Guerra Ucraina – Russia, le news di oggi. Oslo: “La Nato ha 2-3 anni per prepararsi alla guerra con la Russia”. Il Cremlino: “Gli istruttori occidentali sono target”

Continua l’escalation verbale tra Nato e Russia. La Nato ha due o tre anni per prepararsi ad un attacco russo contro l’Alleanza, secondo il generale Eirik Kristoffersen, capo della Difesa norvegese. “Ci vorrà del tempo, il che ci dà una finestra ora per i prossimi due o tre anni per ricostruire le nostre forze e le nostre scorte mentre sosteniamo l’Ucraina”, ha affermato. Altre stime degli alleati parlavano di 3-5 anni.

Dal canto suo il Cremlino si è espresso stamane in merito agli istruttori occidentali su territorio ucraino, ricordando che per Mosca sono target legittimi: “Non godono di immunità”

La guerra in Ucraina, cosa c’è da sapere?

Dossier – Sentieri di guerra | Due anni di guerra

Le notizie in diretta dal conflitto Ucraina-Russia

Oslo: “La Nato ha 2-3 anni per prepararsi alla guerra con la Russia”

Blogger militari: “Bombardata una colonna russa nel Kursk”

Kiev: “Dal 2014 l’aggressione russa ha ucciso 790 bambini”

Kiev, Mosca ha attaccato 2.200 volte nelle ultime 24 ore

Mosca, i leader dei Csi rifiutano l’invito Zelensky al summit Svizzera

Kiev: “Colpito un traghetto in Crimea e il terminal petrolifero russo nel Krai di Krasnodar”

“Dall’inizio di questa giornata, le nostre forze missilistiche hanno colpito un traghetto in Crimea e un terminal petrolifero russo nel Krai di Krasnodar”: lo ha dichiarato lo stato maggiore ucraino citato da Rbc-Ukraine.

Oslo: “La Nato ha 2-3 anni per prepararsi alla guerra con la Russia”

La Nato ha due o tre anni per prepararsi ad un attacco russo contro la Nato: è l’avvertimento del capo della difesa norvegese il generale Eirik Kristoffersen, come riporta il Telegraph. Discutendo della capacità della Russia di ricostruire le sue forze mentre è in guerra in Ucraina, il generale Eirik Kristoffersen ha detto: “Ci vorrà del tempo, il che ci dà una finestra per i prossimi 2-3 anni per ricostruire le nostre forze, le nostre scorte mentre sosteniamo Kiev”. Un lasso di tempo inferiore a stime precedenti: a gennaio il ministro della Difesa tedesco aveva avvertito che la Russia avrebbe potuto attaccare la Nato in 5-8 anni.

Blogger militari: “Bombardata una colonna russa nel Kursk”

Una colonna militare russa composta da 18 mezzi è stata colpita da un bombardamento di droni delle forze ucraine nella regione russa di Kursk, al confine con quella ucraina di Sumy, secondo quanto riportano diversi canali Telegram militari ucraini e russi, senza riferire del numero delle vittime. Il canale russo Dva Majora, che conta oltre 700.000 iscritti, afferma che sono state colpite la testa e la coda della colonna per bloccarla, e poi sono stati colpiti gli altri mezzi. “Le auto nel centro sono riuscite a disperdersi come meglio hanno potuto”, aggiunge la fonte. Un altro canale, di Roman Aliokhin, un ex poliziotto della regione di Kursk che ora si occupa di volontariato per i militari, pubblica un video dell’attacco che sarebbe stato realizzato dagli ucraini e che mostra alcuni mezzi in fiamme. Secondo canali ucraini l’attacco sarebbe stato compiuto con droni kamikaze.

Kiev: “Dal 2014 l’aggressione russa ha ucciso 790 bambini”

Dal 2014, l’aggressione armata della Russia contro l’Ucraina ha causato la morte di almeno 790 bambini. Lo ha dichiarato il commissario per i diritti umani del Parlamento ucraino Dmytro Lubinets in un post su Telegram , citato da Ukrinform. Secondo Lubinets, “dal 2014, almeno 790 bambini sono stati uccisi a causa della guerra della Russia contro l’Ucraina”. Il commissario ha sottolineato che ogni tragedia di questo tipo serve come ulteriore prova del genocidio contro il popolo ucraino, e la comunità internazionale deve agire per ritenere la Russia responsabile dell’uccisione di bambini e per prevenire ulteriori vittime.

Kiev, Mosca ha attaccato 2.200 volte nelle ultime 24 ore

Nelle ultime 24 ore le forze russe hanno attaccato 2.200 volte contro posizioni, città e villaggi ucraini: ha dichiarato Andriy Kovaliov, portavoce dello stato maggiore ucraino, citato da Ukrinform. “Gli occupanti russi hanno lanciato tre attacchi missilistici contro le posizioni delle truppe ucraine e le aree popolate utilizzando 8 missili, 62 attacchi aerei, tra cui 56 bombe aeree guidate, hanno effettuato 2.200 attacchi, di cui 128 con l’uso di sistemi missilistici”, ha affermato, aggiungendo che l’esercito del Cremlino ha perso nell’ultimo giorno 1.290 soldati, portando le perdite totali a circa 512.420.

Mosca, i leader dei Csi rifiutano l’invito Zelensky al summit Svizzera

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, e i suoi “amici occidentali” avrebbero chiamato e “implorato” personalmente i leader dei Paesi della Comunità degli stati indipendenti (Csi) di partecipare alla conferenza di pace in Svizzera, ricevendo un secco rifiuto. Lo ha detto il viceministro russo degli Esteri, Mikhail Galuzin, durante un’intervista rilasciata alla Tass. “È stata utilizzata l’artiglieria pesante – ha spiegato Galuzin – Zelensky e i suoi ‘amici’ occidentali hanno iniziato a chiamare e supplicare personalmente i leader degli stati della Csi perché partecipassero” al summit “Sappiamo che nessuno di loro ha ceduto a tale richiesta”.

Scholz: “L’uso delle armi per colpire in Russia non contribuirà all’eescalation”

Non comporta rischi di escalation la scelta della Germania di consentire a Kiev l’uso di armi tedesche per colpire il territorio russo. A dirsene convinto, in un’intervista ad Antenne Bayern, è stato il cancelliere Olaf Scholz, commentando il cambiamento di rotta del suo governo.
“Siamo certi che questo non favorirà una escalation perché – come detto anche dal presidente americano – si tratta solo di essere in grado di difendere una grande città come Kharkiv, per esempio. E credo sia chiaro a tutti che questo debba essere possibile”. La decisione – ha poi assicurato Scholz – è stata presa con “attenzione” assieme ad “amici e alleati”.
“E i cittadini tedeschi possono contare sul fatto che non lascerò che alcuna forma di pressione mi spinga a prendere una decisione che non è giusta né adeguata al momento”, ha affermato. Ciò che è necessario fare a livello politico “non dipende dalla prossima partecipazione ai talk show ma da ciò che può ragionevolmente essere fatto”.

Mosca: “Attaccata una base militare ucraina nell’Est”

Le forze armate russe hanno attaccato una struttura militare della Guardia nazionale ucraina a Dnipropetrovsk nelle prime ore del mattino. Lo riferisce Ria Novosti citando il coordinatore militare locale. Dal canto suo il governatore regionale ucraino Sergei Lysak conferma l’attacco ma riferisce che ad essere colpiti sono stati dei condomini e strutture civili. La contraerea ha abbattuto due missili e i detriti hanno ferito alcuni civili, tra cui un neonato di un mese.

Ucciso dai russi combattente georgiano

l combattente georgiano Khvicha Gvindzhishvili è stato ucciso in azione nella guerra in Ucraina. Lo riferisce Echo of the Caucasus, che cita il capo del gruppo georgiano delle forze speciali ucraine, Vano Nadiradze.
La notizia è rilanciata da Ukrinform. Gvindzhishvili stava combattendo a Kharkiv. Secondo i dati disponibili, finora più di 60 soldati georgiani sono stati uccisi a causa dell’aggressione russa in Ucraina.

Sanzioni Usa contro l’Iran per i droni alla Russia

Il Dipartimento di Stato americano comunica che Washington ha imposto sanzioni a “quattro entità e un individuo iraniani collegati allo sviluppo, alla produzione e alla proliferazione di veicoli aerei senza pilota che il regime” di Teheran “fornisce alla Russia e suoi partner per prolungare il conflitto” in Ucraina “e destabilizzare la regione”. Il portavoce del dipartimento Matthew Miller spiega che tali misure “sono state emesse in concomitanza con l’imposizione di sanzioni da parte dell’Ue contro individui ed entità coinvolte nell’industria iraniana” dei droni. Miller specifica che le misure Usa colpiscono quattro entità associate alla compagnia Rayan Roshd Afzar e un dirigente dell’Iran Aviation Industries Organization.

Mosca, 20 droni Kiev abbattuti su regione russa Kursk

Le autorità di Mosca affermano che 20 droni delle forze di Kiev sono stati distrutti nella giornata di ieri sulla regione russa di Kursk, al confine con l’Ucraina. Lo rendono noto i media locali.

Ungheria, senza Russia conferenza di pace non ha senso

Il ministro degli esteri ungherese Peter Szijjarto ha detto che Budapest non ha ancora deciso sulla partecipazione alla conferenza sul conflitto armato in Ucraina in programma a metà giugno in Svizzera, dal momento che si pone la questione sul senso di una tale riunione senza la partecipazione delle due parti belligeranti. Citato dai media serbi, Szijjarto ha osservato che l’Ungheria apprezza gli sforzi della Svizzera in direzione della pace, ma che al riguardo vi sono dei dubbi. “La questione è se abbia senso una conferenza di pace senza la presenza delle due parti in conflitto. E se le due parti non sono rappresentate, penso che sia legittimo porsi la domanda se una tale conferenza abbia un senso guardando all’obiettivo finale, che è il raggiungimento della pace”, ha detto Szijjarto. A suo dire, una conferenza di pace ha senso e offre reali speranze di pace solo se le due parti in conflitto, Ucraina e Russia, siedono ai tavoli negoziali. La conferenza in Svizzera è in programma il 15 e 16 giugno, con la partecipazione di decine di Paesi, ma senza la Russia.

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