Con Repubblica alla scoperta della Terra del futuro

“Sarei contento anche soltanto se chi legge questo libro non avesse più dubbi sul fatto che le piante sono vive”. È l’augurio che Stefano Mancuso si fa in apertura del primo volume della collana Terra di Domani, che il direttore del Laboratorio internazionale di Neurobiologia vegetale di Firenze, botanico e saggista di lungo corso ha curato personalmente. Un auspicio che, in senso lato, si potrebbe estendere al mare, al sottosuolo, agli animali, alle montagne e a tutto ciò che è al centro di questa nuova raccolta, in edicola da oggi con Repubblica, in cui sono affiancati gli interventi di scienziati, etologi, naturalisti, biologi di fama internazionale.

Da Edward O. Wilson, due premi Pulitzer per la saggistica, fondatore della sociobiologia ricordato per i suoi studi sulle formiche, a Jane Goodall, una vita dedicata allo studio e alla salvaguardia degli animali, a cominciare dai suoi amati scimpanzé, e che ancora oggi, novantenne, è una fervente sostenitrice di cause ambientaliste e umanitarie. Da Konrad Lorenz, che non ha certo bisogno di presentazioni, a James Lovelock, universalmente noto per aver elaborato la teoria di Gaia, per la quale la vita sulla Terra è una comunità autoregolata di organismi che interagiscono tra loro e con l’ambiente circostante. O a Rachel Carson, di cui tutti conoscono quella Primavera silenziosa, bestseller internazionale e manifesto ambientalista, ma molti meno sanno che fu anche autrice di una trilogia del mare che comprende Il mare intorno a noi, tradotto in 28 lingue, oltre un milione di copie vendute, incluso in questa collana.

Si parte dunque oggi con Botanica di Stefano Mancuso: un viaggio nell’universo vegetale, come recita il sottotitolo, in cui l’autore prende le mosse da un assunto «sconfortante» a cui vuole porre subito rimedio. L’ignoranza su cosa siano le piante è purtroppo diffusa e «accomuna il dotto e l’incolto» in una visione che le vede come «esseri passivi, senza alcuna possibilità di interazione con l’ambiente, senza sensibilità, prive di movimento». Non solo. Oggi ci sono plant scientists, biologi vegetali, biologi molecolari, ma praticamente più nessun botanico, tanto è considerato obsoleto, scrive con rammarico Mancuso, il mondo di questa scienza invece meravigliosa che studia le forme di vita vegetale.

Ma non tutto è perduto. Le piante sono un mondo pieno di storie interessanti e con questo «libretto» lui ce le vuole far conoscere. Perché c’è tanta confusione al riguardo, «provate a chiedere in giro, sono in molti a non ritenere le piante esseri viventi. Eppure, che siano vive lo si apprende (o lo si dovrebbe) nella più tenera infanzia». Rappresentano la maggior parte di tutto ciò che è vivo sulla Terra, Mancuso non si stanca mai di ripeterlo, perché «gli animali sono una minoranza risicata» e gli uomini addirittura «delle tracce irrilevanti». Ma le piante sono anche una miniera inesplorata di possibilità per l’uomo, modello virtuoso da cui possiamo — e dobbiamo — attingere per prendere ispirazione. Prima di tutto in campo farmaceutico, dove il loro aiuto è evidente: più del 90% dei principi medicinali utilizzati dall’uomo derivano infatti, direttamente o indirettamente, da molecole prodotte dalle piante.

E questo, ci fa notare Mancuso, è cosa nota. In altri campi, invece, come quello tecnologico, ci sono possibilità enormi di “ispirazione” dal mondo vegetale. Che aspettiamo allora? «Se questo testo avrà fatto in modo che qualcuno, leggendolo, si converta allo studio delle piante, o anche soltanto le guardi con occhi diversi, allora ne sarà valsa la pena», si augura ancora Mancuso che nella sua carriera di saggista ci ha regalato pietre miliari come Uomini che amano le piante (2014), Plant Revolution (2017), La nazione delle piante (2019) e Fitopolis, la città vivente (2023).

https://repubblicabookshop.it/TERRA-DI-DOMANI.-Collana-composta-da-12-volumi/C100030

In particolare Botanica non è solo un libro, ma un progetto più ampio ideato dall’autore insieme a quattro numi tutelari della musica italiana, i Deproducers (Vittorio Cosma, Riccardo Sinigallia, Gianni Maroccolo e Max Casacci), e Aboca, azienda che ha nella cura delle piante e nel rispetto della natura la sua ragion d’essere. «Insieme organizzammo una conferenza scientifica musicata sul tema delle piante e delle loro caratteristiche meno note» scrive ancora Mancuso. Lo spettacolo andò in scena per oltre due anni ed ebbe il merito di avvicinare moltissime persone al mondo della botanica. «Il libro che avete oggi in mano nasce sulla scorta di quell’esperienza ed è composto di piccoli capitoli dedicati ognuno a uno degli argomenti musicati nello spettacolo».

Capitoli snelli ma ricchi di informazioni «come lo erano le canzoni dello spettacolo che, spero, avvicineranno ancora qualcuno al magnifico mondo delle piante e al loro funzionamento». E noi ce lo auguriamo con lui.

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