Vacanze all’estero, gli italiani non temono le barriere linguistiche

Seppur preoccupati dalla necessità di comunicare in una lingua straniera, gli italiani non si farebbero condizionare dalle barriere linguistiche nell’organizzazione delle proprie vacanze estive. A rivelarlo uno studio condotto da OnePoll per conto della piattaforma digitale per l’apprendimento delle lingue Babbel che ha coinvolto un campione rappresentativo di oltre 6.000 persone sparse tra Europa (Italia, Spagna, Francia, Germania e Regno Unito) e Stati Uniti. In particolare, la conoscenza mediocre di una lingua straniera rappresenterebbe la principale fonte di ‘ansia da viaggio’ degli italiani (28% degli intervistati), davanti a problemi di budget (27%) e di forma fisica (26%), ma, per l’82% del campione, non costituirebbe un ostacolo tale da compromettere l’organizzazione delle proprie vacanze, anzi: i viaggiatori italiani sarebbero in assoluto i più coraggiosi e disinvolti precedendo francesi (62%), tedeschi (65%), spagnoli (68%), inglesi (69%) e statunitensi (68%).

A dedicarsi allo studio della lingua straniera del Paese che visiteranno durante la pausa estiva almeno una settimana prima di partire sarebbero quasi 4 italiani su 10 (38% degli intervistati). A impegnarsi maggiormente all’apprendimento delle lingue sarebbero, inoltre, gli appartenenti alla Generazione Z (58%), seguiti da Millennial (53%) e X Gen (44%). In netta contrapposizione troviamo, invece, i Boomer che, nel 78% dei casi, non intenderebbero dedicarvi tempo ed energie.

Tra le maggiori opportunità che, secondo lo studio, si potrebbero cogliere all’estero grazie alla conoscenza delle lingue locali troviamo, infine, maggiore sicurezza di sé (43%) predisposizione alle amicizie (35%), autenticità delle esperienze (29%), vantaggi economici (18%) e flirt romantici (5%).

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