Guerra in Medio Oriente. Il leader di Hamas Ismail Haniyeh ucciso in Iran. Hamas: “Attacco sionista, non resterà impunito”. Blinken: “Usa non coinvolti né informati”. Funerali domani a Teheran, sepoltura a Doha

Ismail Haniyeh, leader di Hamas, è stato ucciso a Teheran nella notte tra martedì e mercoledì con una delle sue guardie del corpo. Era andato nella capitale iraniana per assistere al giuramento del neopresidente della Repubblica Islamica, Masoud Pezeshkian. Haniyeh è stato colpito da un missile lanciato da fuori dall’Iran.
L’attentato non è stato rivendicato, ma è stato attribuito a Israele da Hamas, Hezbollah, ribelli Houti, Turchia e dallo stesso Iran.
L’esercito israeliano ha rivendicato l’attacco su una palazzina a Sud di Beirut come risposta alla strage di Majdal Shams, dove un razzo lanciato dal Libano ha ucciso 12 bambini drusi rischiando di far precipitare il conflitto con gli Hezbollah in una guerra “aperta e totale”. Netanyahu aveva promesso: “La risposta a Hezbollah sarà dura”

Dossier – Sentieri di guerra

Usa, Blinken sull’uccisione di Haniyeh: “Non ne sapevamo nulla e non siamo coinvolti”

Il braccio armato di Hamas: “L’uccisione di Haniyeh avrà conseguenze enormi per la regione”

Khamenei: “Nostro dovere vendicare il sangue di Haniyeh, il nemico si prepari a una dura punizione”

Le ultime immagini di Haniyeh in vita, al giuramento del nuovo presidente iraniano

Il Qatar condanna l’omicidio di Haniyeh

Hezbollah: “Condoglianze ad Hamas, l’omicidio di Haniyeh renderà più forte la resistenza”

Media: Haniyeh ucciso da un missile lanciato da fuori dall’Iran

Riunione d’emergenza Iran in residenza di Khamenei

+++ Il leader di Hamas Ismail Haniyeh ucciso in Iran +++

Gallant, non c’è luogo dove Israele non possa colpire

Idf, non cerchiamo guerra ma siamo preparati per farla

Israele: “Comandante di Hezbollah Shukr ucciso a Beirut”

L’Egitto condanna l’uccisione di Haniyeh: “Pericolosa escalation, minati gli sforzi per fermare la guerra a Gaza”

L’Egitto ha condannato l’uccisione del leader di Hamas Ismail Haniyeh a Teheran, parlando di “pericolosa escalation” che potrebbe infiammare la regione. Per il ministero degli Esteri del Cairo, questi attacchi minano “gli strenui sforzi compiuti dall’Egitto e dai suoi partner per fermare la guerra nella Striscia di Gaza” e “indicano l’assenza di volontà politica israeliana di calmare la situazione”. Il Paese arabo ha quindi chiesto al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite di “impedire che la situazione della sicurezza nella regione vada fuori controllo”. Lo riporta la testata The Times of Israel.

Usa, Blinken sull’uccisione di Haniyeh: “Non ne sapevamo nulla e non siamo coinvolti”

Il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha dichiarato in un’intervista a Cna che gli Stati Uniti “non sapevano nulla e non sono stati coinvolti” nell’uccisione del leader di Hamas Ismail Haniyeh, ucciso la notte scorsa a Teheran. “È vitale raggiungere un accordo sul cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi da Gaza”, ha aggiunto Blinken.

Fondi dell’Ue all’Anp, erogata oggi la prima tranche da 150 milioni

Oggi l’Unione Europea ha erogato la prima tranche di sostegno finanziario d’emergenza a breve termine all’Autorità palestinese. “Come annunciato il 19 luglio, l’assistenza dell’Ue contribuisce ad affrontare le esigenze finanziarie più urgenti dell’Anp e sostiene il suo programma di riforme sostanziali e credibili”, ha spiegato la Commissione. Bruxelles oggi ha erogato 150 milioni su un totale di 400; “l’Ue è pienamente impegnata a sostenere l’Autorità palestinese in questi tempi difficili”, ha sottolineato la presidente della Commissione Ursula von der Leyen.

Hamas conferma: funerali di Haniyeh giovedì a Teheran, sepoltura a Doha

Con un comunicato, Hamas ha confermato che i funerali del suo leader Ismail Haniyeh, ucciso nella notte a Teheran, si terranno domani nella capitale iraniana. Il corpo sarà successivamente portato a Doha, in Qatar, e sarà sepolto lì.

Tre giorni di lutto nazionale in Iran per l’assassinio di Haniyeh

La Repubblica Islamica dell’Iran ha annunciato tre giorni di lutto nazionale “in seguito al martirio di Ismail Haniyeh”, leader di Hamas ucciso la notte scorsa a Teheran. Lo ha affermato il governo in una dichiarazione.

Qatar, il primo ministro critica implicitamente Israele: “Come può riuscire una mediazione quando una parte uccide il negoziatore dell’altra parte?”

Riferendosi implicitamente all’omicidio del leader di Hamas Ismail Haniyeh, il primo ministro del Qatar ha dichiarato che “l’approccio degli assassini politici porta a chiedersi come possa avere successo una mediazione se una delle due parti uccide il negoziatore dell’altra parte”.

Il braccio armato di Hamas: “L’uccisione di Haniyeh avrà conseguenze enormi per la regione”

L’uccisione a Teheran di Ismail Haniyeh “porterà la battaglia a nuove dimensioni” e avrà “conseguenze enormi per la regione”. Lo hanno affermato le Brigate Ezzedin al-Qassam, il braccio armato di Hamas.

Haniyeh, probabili funerali domani a Teheran e sepoltura venerdì a Doha

Il funerale del capo politico di Hamas Ismail Haniyeh si terrà probabilmente giovedì a Teheran, in Iran. Lo ha riferito l’agenzia di stampa iraniana Tasnim. Secondo fonti del Qatar citate da Iran International, seguirà la cerimonia di sepoltura venerdì a Doha, in Qatar.

Erdogan sull’assassinio di Haniyeh: “La barbarie sionista non raggiungerà i suoi obiettivi”

L’assassinio di Haniyeh punta a spezzare la volontà dei palestinesi, ma “la barbarie sionista” non raggiungerà i suoi scopi, ha detto il presidente della Turchia Recep Tayyip Erdogan.

Khamenei: “Nostro dovere vendicare il sangue di Haniyeh, il nemico si prepari a una dura punizione”

L’ayatollah Ali Khamenei, Guida suprema dell’Iran, ha detto che “nostro dovere vendicare il sangue di Haniyeh” e aggiunto che “il regime sionista [termine usato per indicare Israele, ndr] affronterà una dura punizione”.

Le ultime immagini di Haniyeh in vita, al giuramento del nuovo presidente iraniano

Poche ore prima di essere ucciso a Teheran, il leader di Hamas Ismail Haniyeh ha partecipato al giuramento del nuovo presidente iraniano Masoud Pezeshkian.

Le ultime immagini di Haniyeh, al giuramento del presidente Pezeshkian

Cisgiordania, sciopero e marcia di protesta contro l’assassinio di Haniyeh

Le fazioni palestinesi della Cisgiordania hanno convocato uno sciopero generale e organizzato per oggi una marcia per protestare contro l’uccisione del leader politico di Hamas Ismail Haniyeh, avvenuta nella notte a Teheran. “Le fazioni nazionali e islamiche in Palestina annunciano uno sciopero generale e marce della rabbia per protestare contro l’assassinio del grande leader nazionale Ismail Haniyeh, avvenuto nel quadro del terrorismo di Stato sionista e della sua guerra di sterminio”, hanno affermato in una dichiarazione congiunta le fazioni palestinesi della Cisgiordania, attribuendo la responsabilità dell’omicidio a Israele.

Il neopresidente iraniano Pezeshkian sull’omicidio di Haniyeh a Teheran: “Azione codarda, difenderemo la nostra integrità territoriale”

Il nuovo presidente iraniano Masoud Pezeshkian ha definito “azione codarda” l’omicidio di Ismail Haniyeh, avvenuto a Teheran dove il leader di Hamas si era recato proprio per assistere all’inaugurazione del mandato di Pezeshkian. “Gli occupanti terroristi [termini con cui i vertici iraniani indicano Israele, ndr] se ne pentiranno. Difenderemo la nostra integrità territoriale e il nostro onore”, ha aggiunto Pezeshkian.

Il Qatar condanna l’omicidio di Haniyeh

Il ministero degli Esteri del Qatar “condanna fermamente” l’omicidio del leader di Hamas Ismail Haniyeh, avvenuto la notte scorsa a Teheran, considerandolo una “escalation pericolosa”.
Haniyeh da anni viveva tra Doha e la Turchia.

L’ex capo dei Pasdaran: “Israele pagherà a caro prezzo l’uccisione di Haniyeh”

L’ex comandante delle Guardie rivoluzionarie iraniane Rezaee ha detto che “Israele pagherà un prezzo elevato per l’uccisione del capo di Hamas Ismail Haniyeh”. Lo riportano i media statali iraniani.

Hezbollah: “Condoglianze ad Hamas, l’omicidio di Haniyeh renderà più forte la resistenza”

In un comunicato, gli Hezbollah libanesi fanno le condoglianze ad Hamas per l’assassinio del loro leader politico Ismail Haniyeh – ucciso nella notte in Iran – e dicono che la sua morte “rafforzerà la resistenza” contro Israele.

Gli Houti yemeniti condannano l’omicidio di Haniyeh: “Terrorismo ripugnante”

L’assassinio del leader di Hamas Ismail Haniyeh a Teheran è “un crimine terroristico ripugnante e una flagrante violazione della legge”. Così su X Mohammed Ali al-Houthi, membro dell’ufficio politico di Ansar Allah, il movimento dei ribelli Houti che controllano Sanaa e gran parte dello Yemen settentrionale.

Il figlio di Haniyeh: “Il desiderio di mio padre è stato esaudito, la resistenza non finisce con il suo assassinio”

“Il desiderio di mio padre è stato esaudito”, ha detto Abdul Salam, figlio del leader di Hamas Ismail Haniyeh, riferendosi alla morte da “martire” del padre, ucciso in Iran. “Siamo in una rivoluzione e in una battaglia continua contro il nemico, e la resistenza non finisce con l’assassinio dei leader”. Lo riferisce l’agenzia iraniana Irna.

Media: Haniyeh ucciso da un missile lanciato da fuori dall’Iran

Il missile usato per uccidere il leader di Hamas Ismail Haniyeh in un attacco alla sua residenza a Teheran non è stato lanciato dall’interno dell’Iran ma dall’estero. Lo riporta il media libanese pro-Hezbollah al Mayadeen, citando una fonte iraniana.

Hezbollah: “Shukr era nel sito colpito”. Ma non conferma la morte

Il gruppo sciita filo-Iran Hezbollah ha rilasciato la sua prima dichiarazione sull’assassinio di ieri sera del comandante Fuad Shukr, rivendicato da Israele, affermando che “era presente nell’edificio di Beirut quando è stato colpito”, ma non confermando la sua morte. Le squadre di protezione civile stanno lavorando “diligentemente ma lentamente” per rimuovere le macerie: “Stiamo ancora aspettando il risultato delle operazioni per conoscere il destino del grande comandante e di altri civili”, ha aggiunto Hezbollah.

Turchia: “Fermare Israele o conflitto si amplierà”

Il ministero degli Esteri della Turchia, commentando l’uccisione del leader di Hamas Ismail Haniyeh a Teheran, “afferma che questo dimostra ancora una volta che il governo israeliano di Netanyahu non ha alcuna intenzione di raggiungere la pace” e che “la regione dovrà affrontare conflitti molto più ampi se la comunità internazionale non interverrà per fermare Israele”. Lo riferisce l’agenzia di stampa turca Anadolu. Il ministero degli Esteri turco ha condannato l’omicidio di Haniyeh definendolo “atroce” e “ha affermato che questo punta a espandere il conflitto oltre Gaza su scala regionale”.

Teheran: “Martirio Haniyeh rafforzerà i nostri legami con Palestina”

Il portavoce del Ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanaani, ha dichiarato che il “sangue di Ismail Haniyeh, leader di Hamas assassinato, non sarà mai sprecato”. Citata dai media statali iraniani, la stessa fonte ha sottolineato che “il martirio di Haniyeh a Teheran rafforzerà il legame profondo e indissolubile tra Teheran, la Palestina e la resistenza”.

Funzionario Iran: “Decideremo risposta a omicidio Haniyeh”

Un funzionario iraniano ha dichiarato che le “agenzie di sicurezza” della Repubblica islamica decideranno “la nostra strategia di risposta” all’assassinio del leader di Hamas.

Austin: “Da Usa aiuto a Israele in caso di attacco”

Il segretario alla Difesa degli Stati Uniti Lloyd Austin ha detto che “Washington aiuterà a difendere Israele se verrà attaccato”. Secondo quanto riportato dal quotidiano Times of Israel, in conferenza stampa nelle Filippine Austin ha dichiarato che “una guerra più ampia in Medio Oriente non è inevitabile”. Le parole del segretario alla Difesa degli Stati Uniti si riferiscono alla tensione salita alle stelle nella regione dopo l’assassinio del leader di Hamas Ismail Haniyeh.

Riunione d’emergenza Iran in residenza di Khamenei

L’Iran sta tenendo una riunione di emergenza del suo Consiglio supremo per la sicurezza nazionale presso la residenza del leader supremo Ali Khamenei, un evento che si verifica in circostanze straordinarie. Lo riporta il New York Times, citando due funzionari iraniani. Anche il comandante delle forze Quds, che supervisiona la rete militante di milizie allineate con l’Iran, è presente alla riunione.

La Turchia condanna lo “spregevole assassinio” di Haniyeh

Secondo una fonte ministeriale, la Turchia condanna lo “spregevole assassinio” del capo di Hamas, Ismail Haniyeh.

Houthi,: “Assassinio Haniyeh è atroce crimine terroristico”

“Prendere di mira Ismail Haniyeh è un atroce crimine terroristico e una flagrante violazione delle leggi e dei valori ideali”: lo ha detto il capo del comitato rivoluzionario supremo dei ribelli Houthi dello Yemen, Mohammed Ali al-Houthi, commentando l’uccisione del leader di Hamas. Lo riporta l’agenzia di stampa Reuters sul suo sito.

Abu Mazen, ‘uccisione Haniyeh atto codardo e pericoloso’

“Un atto codardo e uno sviluppo pericoloso”. Così il presidente palestinese Abu Mazen, citato dalla Wafa, ha condannato l’uccisione del capo politico di Hamas a Teheran Ismail Haniyeh.
Abu Mazen ha quindi invitato “il popolo palestinese e le forze popolari all’unità, alla pazienza e alla fermezza di fronte all’occupazione israeliana”.

Israele, ‘sirene di allarme nel nord a confine col Libano’

Le sirene di allarme stanno risuonando nel nord di Israele al confine con il Libano. Lo ha fatto sapere il portavoce militare.

+++ Il leader di Hamas Ismail Haniyeh ucciso in Iran +++

Hamas ha comunicato la morte del suo leader Ismail Haniyeh in seguito a un raid israeliano contro la sua residenza a Teheran. Haniyeh era capo dell’ufficio politico di Hamas dal 2017. Inoltre è stato primo ministro dell’Autorità nazionale palestinese dal 2006 al 2007 e capo dell’amministrazione della Striscia di Gaza dal 2014 al 2017. Haniyeh è stato ucciso insieme a una delle sue guardie del corpo. Le Guardie della Rivoluzione Islamica hanno riferito che la residenza del capo di Hamas “è stata colpita a Teheran e, a seguito di questo incidente, lui e una delle sue guardie sono stati martirizzati”.

La reazione di Hamas: “Attacco sionista che non resterà impunito”

“Il fratello, leader, mujahid Ismail Haniyeh, capo del movimento, è morto in un attacco sionista al suo quartier generale a Teheran dopo aver partecipato all’insediamento del nuovo presidente (iraniano)”, ha affermato il movimento in un comunicato. “L’assassinio del leader di Hamas Ismail Haniyeh in Iran rappresenta una grave escalation che non raggiungerà i suoi obiettivi”, ha dichiarato il funzionario della fazione islamica Sami Abu Zuhri, citato dai media israeliani. Anche Abbas condanna l’attacco, mentre le autorità islamiche e palestinesi chiamano il popolo alla protesta di massa.

Iraq condanna raid Israele Beirut, “minaccia stabilità”

Anche l’Iraq condanna l’attacco israeliano a Beirut. “Questo attacco è considerato una palese violazione del diritto e delle convenzioni internazionali”, si legge in una nota del ministero degli Affari Esteri iracheno.
“L’Iraq ritiene che questa aggressione rappresenta una seria minaccia alla stabilità della regione e avverte delle sue ripercussioni negative sulla sicurezza e la pace regionale”.
Il raid israeliano è stato già condannato da Iran, Libano, dagli Houthi e da Hamas. Anche le Nazioni Unite si sono dichiarate “profondamente preoccupate” per l’attacco, secondo la coordinatrice speciale delle Nazioni Unite per il Libano, Jeanine Hennis-Plasschaert.

Gallant, non c’è luogo dove Israele non possa colpire

“Stasera, l’Idf ha condotto un’operazione precisa e professionale per eliminare il comandante militare più anziano di Hezbollah. Fuad Shukr ‘Sayyid’ Muhsan ha le mani macchiate del sangue di molti israeliani. Stasera abbiamo dimostrato che il sangue del nostro popolo ha un prezzo e che non c’è posto fuori dalla portata delle nostre forze”. Lo ha scritto su X il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant. “Vorrei esprimere il mio profondo apprezzamento all’Idf, al Capo di Stato Maggiore Generale, ai comandanti e alle truppe dell’Iaf e dell’Idi – ha aggiunto – le vostre capacità non solo garantiscono la nostra sicurezza, ma ci rendono anche molto orgogliosi. Ci consentite di essere forti nell’affrontare i nostri nemici e di garantire la sicurezza del nostro popolo”.

Idf, non cerchiamo guerra ma siamo preparati per farla

Israele non cerca una guerra “ma siamo ben preparati per affrontarla”. Così il portavoce capo dell’esercito delle Forze Armate Israeliane (Idf), ammiraglio Daniel Hagari, commentando, durante una conferenza stampa, l’attacco israeliano a Beirut, nel quale, sempre secondo Israele, sarebbe stato “eliminato” il comandante militare di Hezbollah, Fuad Shukr.
“L’8 ottobre l’organizzazione terroristica Hezbollah ha lanciato una guerra contro Israele, unendosi così all’organizzazione terroristica Hamas. Stiamo combattendo con determinazione”, ha aggiunto Hagari, secondo quanto riporta Cnn.

Governo Libano: “Tre morti e 74 feriti, si cercano dispersi”

Il ministero della Salute libanese ha dichiarato che tre persone, tra cui due bambini, sono state uccise in un attacco israeliano alla periferia meridionale di Beirut che ha provocato anche 74 feriti, aggiornando un precedente bilancio. Il “bilancio non definitivo dell’aggressione israeliana alla periferia sud di Beirut è di tre martiri, tra cui una donna, una bambina e un bambino”, ha dichiarato il ministero, aggiungendo che 74 persone sono state ferite, “mentre continua la ricerca dei dispersi sotto le macerie”.

Israele: “Comandante di Hezbollah Shukr ucciso a Beirut”

L’esercito israeliano ha reso noto che l’alto comandante di Hezbollah Fuad Shukr è stato ucciso in un attacco aereo a Beirut. In una dichiarazione, le forze di difesa israeliane (Idf) hanno detto che Shukr, noto anche come Hajj Mohsin, è il comandante di Hezbollah più anziano ucciso da Israele. Shukr faceva parte del Consiglio della Jihad, il massimo organo militare della milizia sciita sostenuta dall’Iran, ed era considerato il capo della sua divisione strategica.

L’Idf ha spiegato che dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre, Shukr ha gestito gli attacchi di Hezbollah contro Israele, tra cui la strage di Majdal Shams. E ha aggiunto che era “responsabile della maggior parte degli armamenti più avanzati di Hezbollah, tra cui missili a guida di precisione, missili da crociera, missili antinave, razzi a lungo raggio e droni”, oltre che “dell’accumulo di forze, della pianificazione e dell’esecuzione di attacchi terroristici contro lo Stato di Israele”.

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