Guerra in Medio Oriente, le news del 30 agosto. Idf: “Ucciso il capo di Hamas a Jenin”. Kamala Harris: “Non cambierò la politica di Biden sulle armi a Israele”

Segui la diretta della guerra tra Israele e Hamas del 31 agosto

Kamala Harris non cambierà la politica di Joe Biden sulla fornitura delle armi a Israele. Lo ha confermato nella sua prima intervista alla Cnn dopo la nomination presidenziale.
Secondo Al Jazeera nove persone sono morte in un attacco a Gaza: sarebbero membri di una stessa famiglia.
Ok alla pausa umanitaria. Le Nazioni Unite hanno raggiunto un accordo provvisorio con le parti del conflitto israelo-palestinese per uno stop che consentirebbe la vaccinazione antipolio nella Striscia di Gaza.

Dossier – Sentieri di guerra

Hamas: “Colloqui verso il collasso per le richieste di Israele”

Borrell: “La missione Aspides va bene ma servono più navi”

Idf: “Ucciso il capo di Hamas a Jenin”

Harris, non cambierò politica di Biden su armi a Israele

Familiari ostaggi, Netanyahu ammetta che vuole lasciarli morire

Le notizie trapelate in merito all’ultimo scontro all’interno del Gabinetto di sicurezza israeliano fra il premier Benjamin Netanyahu e il ministro della Difesa, Yoav Gallant, hanno scatenato la rabbia dei parenti degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas secondo cui il primo ministro dovrebbe dichiarare apertamente di voler rinunciare alla vita degli ostaggi in cambio della presenza dell’Idf nel corridoio Philadelphia al confine fra Gaza ed Egitto. “Le citazioni della riunione del gabinetto dovrebbero impedire il sonno a ogni cittadino israeliano”, ha affermato il forum “Ogni cittadino ora sa che se venisse rapito dal suo letto in pigiama un sabato mattina, il suo primo ministro farebbe di tutto per mantenere il suo posto, anche a costo di lasciarlo morire nei tunnel di Hamas a Gaza”.

Borrell: ho chiesto più risorse navali per la missione nel Mar Rosso, Aspides

L’Alto Rappresentante Ue per la Politica estera, Josep Borrell, ha chiesto agli Stati membri più risorse navali per la missione nel Mar Rosso, Aspides, di fronte ad attacchi “ogni volta più sofisticati” degli Houthi dello Yemen. “Ho chiesto agli Stati membri di aumentare la capacità della missione Aspides”, ha detto dopo il Consiglio informale Difesa, parlando di un “buon” bilancio dei primi sei mesi di missione.

Medioriente: familiari ostaggi, Netanyahu ammetta che vuole lasciarli morire

Le notizie trapelate in merito all’ultimo scontro all’interno del Gabinetto di sicurezza israeliano fra il premier Benjamin Netanyahu e il ministro della Difesa, Yoav Gallant, hanno scatenato la rabbia dei parenti degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas secondo cui il primo ministro dovrebbe dichiarare apertamente di voler rinunciare alla vita degli ostaggi in cambio della presenza dell’Idf nel corridoio Philadelphia al confine fra Gaza ed Egitto. “Le citazioni della riunione del gabinetto dovrebbero impedire il sonno a ogni cittadino israeliano”, ha affermato il forum “Ogni cittadino ora sa che se venisse rapito dal suo letto in pigiama un sabato mattina, il suo primo ministro farebbe di tutto per mantenere il suo posto, anche a costo di lasciarlo morire nei tunnel di Hamas a Gaza”.

Ong Usa, Idf ha attaccato nostro convoglio

Ieri quattro palestinesi sarebbero stati uccisi in un attacco aereo israeliano su un convoglio di aiuti nel sud di Gaza. Lo afferma l’organizzazione umanitaria Anera, con sede negli Stati Uniti. In una dichiarazione riportata dalla Bbc si legge che i “membri della comunità” si trovavano nel veicolo di testa di un convoglio che trasportava cibo e carburante all’ospedale della Mezzaluna Rossa degli Emirati a Rafah dal valico di frontiera di Kerem Shalom e i cui movimenti erano coordinati con l’esercito israeliano. L’esercito ha affermato di aver preso di mira “alcuni aggressori armati” che avevano preso il controllo del veicolo principale. Anera ha dichiarato che nessuno dei suoi dipendenti è rimasto ferito durante l’attacco e che il resto del convoglio ha consegnato con successo gli aiuti.

Raid di elicotteri e dell’artiglieria israeliana contro postazioni di Hezbollah in Libano

Raid di elicotteri e dell’artiglieria israeliana contro postazioni di Hezbollah pronte a lanciare attacchi, a Maryamine e Yaroun, nel sud del Libano, ha reso noto l’Idf. Anche la rete televisiva Al-Mayadeen legata a Hezbollah ha denunciato i raid.

Unicef: rispettare pause combattimenti per vaccinazioni polio

“L’unicef è pronta a iniziare il primo Ciclo di campagna di vaccinazione contro la poliomielite a gaza domenica per raggiungere circa 640.000 Bambini. Tutte le parti devono rispettare le pause umanitarie specifiche per area per impedire alla poliomielite di diffondersi a gaza e nella regione.
È Molto semplice. Se i combattimenti non si fermano, i vaccinatori antipolio non saranno in grado di raggiungere i bambini”, ha scritto catherine russell, direttrice esecutiva dell’unicef su x in vista della campagna di vaccinazione di massa contro la poliomielite pianificata a gaza.

Negoziati su Gaza, delegazione Israele rientrata da Doha

La delegazione negoziale israeliana è tornata dal Qatar dopo essere volata a Doha martedì per i colloqui volti a raggiungere un accordo per un cessate il fuoco e la liberazione di ostaggi. Fonti israeliane hanno fatto sapere che non ci sono stati progressi per quanto riguarda le linee rosse indicate dal premier Benjamin Netanyahu, tra cui le ispezioni sulla rotta Netzarim, la presenza dei soldati dell’Idf sul corridoio Filadelfia e la gestione del valico di Rafah.

Idf, colpiti lanciarazzi Hezbollah in sud Libano

L’Idf ha reso noto di aver colpito, per la seconda volta nella giornata di oggi, diversi lanciarazzi di Hezbollah nel Libano meridionale, preparati per attacchi contro Israele. Secondo quanto riferito dall’esercito le postazioni sono state colpiti a Marimin e Yaroun. Lo riportano i media israeliani.

Media, ‘accoltellati diversi turisti a Taba, in Egitto’

Diversi turisti sono stati accoltellati nella città egiziana di Taba, al confine con Israele. Lo riferisce al Arabiya che cita la tv egiziana Al-Qahera News. Non ci sono al momento altri dettagli.

Hamas: “Colloqui verso il collasso per le richieste di Israele”

I negoziati tra Israele e Hamas stanno “andando verso il collasso”: lo ha dichiarato una fonte anonima di alto livello del gruppo palestinese al media filo-Hezbollah Al-Mayadeen, rilanciato da Times of Israel. Secondo il funzionario, i recenti incontri in Qatar non sono riusciti a portare a una svolta poiché Israele insiste nel mantenere una presenza sul corridoio di Filadelfia, mentre non è disposto a rinunciare al veto sulle identità di 65 prigionieri palestinesi che scontano l’ergastolo per essere rilasciati come parte di un accordo.
“I negoziati stanno andando verso il collasso a causa del rifiuto di Israele di rispondere alle proposte dei mediatori di occuparsi delle questioni attuali”, afferma la fonte aggiungendo che Egitto, Qatar e Stati Uniti sarebbero “frustrati” dalle richieste di Gerusalemme.

Borrell: “La missione Aspides va bene ma servono più navi”

“La missione Aspides va a gonfie vele ma abbiamo bisogno di più navi, più forze e ho chiesto agli Stati membri di aumentare le capacità”. Lo ha detto l’alto rappresentante Josep Borrell al termine dell’informale difesa. “La missione finora ha protetto 214 vascelli ma le navi che attraversano lo stretto di Suez diminuiscono: Aspides certamente contribuisce alla sicurezza della navigazione ma serve far di più”, ha aggiunto.

Crosetto: “Abbiamo chiesto più navi per la missione Aspides”

L’Italia ha chiesto ai partner di fornire più navi per rafforzare la missione Aspides nel Mar Rosso a protezione delle vie commerciali. Lo ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto a Bruxelles per il Consiglio informale. “Abbiamo concordato che le tre navi sono insufficienti per monitorare uno spazio così grande”, ha notato. “Mi auguro che i Paesi europei rispondano, nonostante gli impegni sui vari fronti, siccome non intravedo miglioramenti. Questo tratto di mare è vitale per alcuni Stati membri, non per tutti, ma è giusto che condividiamo le difficoltà, così come fatto in Ucraina”

Regno Unito: “Molto preoccupati” per metodi di Israele in Cisgiordania

Il governo britannico si è detto “profondamente preoccupato” per i “metodi” usati da Israele nell’operazione militare condotta in Cisgiordania. Lo ha affermato un portavoce del Foreign Office, che ha rinnovato la richiesta allo Stato ebraico di “dar prova di moderazione, di aderire al diritto internazionale e di reprimere le azioni di coloro che cercano di infiammare le tensioni”

Al Jazeera: “L’Idf si ritira da Khan Yunis dopo 22 giorni”

Le forze israeliane si sono ritirate dalle aree orientali di Khan Younis dopo un’operazione militare di 22 giorni. Lo riporta Al Jazeera secondo cui l’Idf “ha lasciato dietro di sè distruzione”. Finora la Protezione civile ha recuperato almeno nove corpi

Idf: “Ucciso il capo di Hamas a Jenin”

Le forze israeliane hanno ucciso nelle ultime ore il capo di Hamas a Jenin (Cisgiordania), Wassem Hazem, e altri due due terroristi che si trovavano con lui: lo hanno reso noto in un comunicato congiunto l’esercito (Idf) , l’agenzia di sicurezza e la polizia del Paese. L’operazione è avvenuta nell’area della Samaria settentrionale. “Hazem era coinvolto nell’esecuzione e nella direzione di attentati con armi da fuoco e bombe, e sviluppava continuamente le attività terroristiche nell’area della Giudea e della Samaria”, si legge nella nota

Idf colpisce un convoglio umanitario. “Assalitori armati”

Le Forze di difesa israeliane hanno effettuato un attacco aereo su un convoglio di aiuti umanitari a Gaza: l’attacco era mirato ad “assalitori armati” che cercavano di dirottare il convoglio stesso. Secondo l’ente di beneficenza che ha organizzato gli aiuti, la Ong Usa Anera, le persone uccise nell’attacco erano dipendenti della compagnia di trasporti con cui stava collaborando. Il convoglio organizzato dalla Ong statunitense, scrive il Guardian, trasportava rifornimenti medici e carburante a un ospedale gestito dagli Emirati a Rafah giovedì sera al momento dell’attacco. Il suo percorso era stato coordinato in anticipo con l’Idf. La direttrice nazionale di Anera per la Palestina, Sandra Rasheed, ha affermato: “Questo è un incidente scioccante. Il convoglio, coordinato da Anera e approvato dalle autorità israeliane, includeva un dipendente di Anera che fortunatamente è rimasto illeso”. Secondo notizie non confermate provenienti da Gaza, nell’attacco aereo sarebbero morte cinque persone. Una dichiarazione dell’Idf ha confermato che il percorso era stato coordinato, ma ha affermato che “durante il movimento del convoglio, alcuni aggressori armati hanno preso il controllo del veicolo nella parte anteriore del convoglio (una Jeep) e hanno iniziato a guidarlo”

Media: “Il capo dello Shin Bet aveva avvertito Netanyahu su una guerra imminente”

Il capo dello Shin Bet, Ronen Bar, aveva avvertito il primo ministro Benjamin Netanyahu già nel luglio del 2023 che senza un cambiamento nella gestione del Paese si sarebbe arrivati a una guerra. Lo riferisce Ynet all’indomani delle parole del leader dell’opposizione Yair Lapid, che di fronte a una commissione d’inchiesta civile indipendente ha detto che ci sono stati diversi casi prima del 7 ottobre in cui funzionari della sicurezza avevano avvertito Netanyahu che le politiche perseguite dal suo governo avevano eroso la deterrenza israeliana. Secondo Ynet, il 23 luglio 2023, un giorno prima che il governo votasse a favore del primo importante passaggio della contestata riforma del sistema giudziario, Bar chiese un incontro con Netanyahu e lo avvertì che i nemici di Israele ‘vedevano debolezza nella società israeliana e quindi un’opportunità per lanciare un attacco che avrebbe portato alla guerra. Lo stesso Bar avrebbe avvertito anche il capo dell’opposizione, Lapid. Ynet aggiunge tuttavia che sebbene Bar fosse certo che Israele si stesse dirigendo verso la guerra, probabilmente si riferiva a una guerra nel nord con Hezbollah, o a un’escalation in Cisgiordania in una terza Intifada che poteva poi espandersi, piuttosto che a una guerra con Hamas. In risposta a Ynet, l’ufficio del primo ministro afferma che Netanyahu “non ha ricevuto alcun avvertimento sulla guerra a Gaza, non nella presunta data indicata nell’articolo e non un minuto prima delle 6:29 del mattino del 7 ottobre”

Idf: “Colpita una cellula terroristica in Cisgiordania”

Un aereo dell’esercito israeliano (Idf) ha colpito nella notte una cellula terroristica nella zona di Jenin, in Cisgiordania, nel corso di un’operazione antiterrorismo: lo rende noto l’Idf su Telegram

Harris: “Dobbiamo ottenere un accordo su Gaza”

“Dobbiamo ottenere un accordo” sul cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi: lo ha detto Kamala Harris alla Cnn nella sua prima intervista dopo la nomination presidenziale. “Io e il presidente lavoriamo giorno e notte per un accordo”, ha aggiunto, ribadendo il diritto di Israele a difendersi e rilanciando la soluzione dei due stati.

Harris: sostengo soluzione a due Stati

La vicepresidente Harris ha ribadito il suo sostegno alla “soluzione dei due stati” tra Israele e Gaza in un’intervista esclusiva rilasciata a Dana Bash della CNN.
“Sono incrollabile nel mio impegno per la difesa di Israele e la sua capacità di difendersi. E questo non cambierà”, ha detto.
Il vicepresidente ha anche detto che bisogna “raggiungere un accordo che riguardi la liberazione degli ostaggi”.

Medio Oriente, Harris: “Troppe vittime, ma politica armi non cambia”

“Noi dobbiamo trovare un accordo.
Liberiamo gli ostaggi, otteniamo il cessate il fuoco, non si cambia la politica in termini di armi. Troppi palestinesi innocenti sono stati uccisi, e noi dobbiamo arrivare a un accordo. Eravamo a Doha, dobbiamo farcela”. Lo ha detto Kamala Harris, parlando della crisi a Gaza nell’intervista alla Cnn.

Harris, non cambierò politica di Biden su armi a Israele

Kamala Harris ha confermato nella sua prima intervista dopo la nomination presidenziale che non cambierà la politica di Joe Biden sulla fornitura delle armi a Israele. Nessun embargo, quindi.

Attacco di Israele contro palazzo a Gaza

Attacco israeliano contro un edificio residenziale. Lo rende noto Al Jazeera. Uccisi nove membri della stessa famiglia. Tra le vittime ci sarebbero dei bambini.

Onu: Ok a pausa umanitaria a Gaza per vaccini antipolio

Le Nazioni Unite hanno raggiunto un accordo provvisorio con le parti del conflitto israelo-palestinese per una pausa umanitaria che consentirebbe la vaccinazione antipolio nella Striscia di Gaza. Lo ha detto ai giornalisti – riporta la Tass – il rappresentante dell’OMS per la Cisgiordania e Gaza, Richard Peeperkorn. “Abbiamo un impegno preliminare per politiche umanitarie specifiche, durante la campagna di vaccinazione – ha detto – invitiamo tutte le parti a sospendere i combattimenti per consentire ai bambini e alle famiglie di accedere in sicurezza alle strutture sanitarie”.

Usa, Israele ammette spari per errore su veicolo Wfp

Israele ha comunicato agli Stati Uniti che una prima verifica ha rilevato che sono stati sparati colpi contro un veicolo del Programma Alimentare Mondiale (Wfp) chiaramente contrassegnato nella Striscia di Gaza a seguito di un “errore di comunicazione” tra unità militari israeliane. Lo ha affermato il vice inviato degli Stati Uniti alle Nazioni Unite.
“Li abbiamo esortati a correggere immediatamente i problemi all’interno del loro sistema”, ha detto il vice ambasciatore statunitense all’ONU Robert Wood a una riunione del Consiglio di sicurezza dell’ONU su Gaza. “Israele non deve solo assumersi la responsabilità dei propri errori, ma anche adottare misure concrete per garantire che l’IDF non spari di nuovo al personale dell’ONU”.

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