Addio al sociologo e giornalista Guido Bolaffi, tra i più grandi esperti di immigrazione italiani

Il sociologo e giornalista Guido Bolaffi, tra i maggiori esperti dei problemi legati all’immigrazione in Italia, è morto improvvisamente ieri a Roma all’età di 78 anni. L’annuncio della scomparsa è stato dato oggi dalla moglie Carla, dai figli Beatrice e Giulio e dai fratelli Giorgio e Angelo, filosofo: stamattina la cerimonia funebre al Tempietto Egizio del cimitero romano del Verano.

Nato a Roma il 31 maggio 1946, dopo la laureato in lettere all’Università di Roma La Sapienza nel 1969 e il diploma di specializzazione in sociologia e ricerca sociale nel 1972, Guido Bolaffi iniziò la carriera come direttore dell’ufficio studi della Cgil nazionale. Dopo l’esperienza nel sindacato, ha lavorato con la pubblica amministrazione. Dal 1993 al 2001 è stato di capo dipartimento del ministero per gli Affari Sociali. Capo di gabinetto del ministero per la Solidarietà Sociale ha presieduto il gruppo interministeriale preposto all’elaborazione della legge sull’immigrazione Turco-Napolitano (1998) e il comitato per i minori stranieri non accompagnati. Nel 2001 è stato nominato dal ministro Roberto Maroni capo dipartimento del ministero delle Politiche Sociali e, ad interim, del Ministero del lavoro e della previdenza sociale. Nel 2009 è stato anche consulente del comitato parlamentare Schengen e nel 2010 del comitato per l’Islam italiano del ministero dell’Interno.

Tra i primi studiosi italiani a occuparsi in maniera sistematica dei problemi legati all’immigrazione, Bolaffi ha pubblicato sul tema diversi libri: Il corpo straniero (Guida, 1986), Una politica per gli immigrati (Il Mulino, 1998) e Immigrazione. Cause, problemi, soluzioni (con Giuseppe Terranova Editoriale Scientifica, 2019). Con il saggio I confini del patto, Torino. Il governo dell’immigrazione in Italia (Einaudi, 2001), ha sostenuto che “il vero problema dell’Italia non sta tanto nel pericolo di collisione tra razze, culture e religioni, quanto piuttosto nell’incapacità delle istituzioni e delle nuove classi dirigenti di fissare i termini di un nuovo patto sociale, tra noi e loro, fatto di diritti e di doveri”.

Guido Bolaffi ha svolto anche un’intensa attività pubblicistica scrivendo per Repubblica, Corriere della Sera, Il Sole 24 Ore e le riviste Il Mulino e Vita e Pensiero. Ha diretto il quotidiano online in italiano e inglese sulle politiche del welfare West, oltre a collaborare con la Rai per varie trasmissioni di approfondimento sui temi dei migranti.

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