Giappone, Monte Fuji ancora senza neve a fine ottobre, mai successo. Meteo: “Prima sbiancata il 6 novembre”
Il Monte Fuji, simbolo del Giappone, quest’autunno attende ancora le prime nevicate. Si tratta di un evento senza precedenti, a questo punto della stagione, almeno da quando la data del primo imbiancamento pre-invernale viene registrato ufficialmente, e cioè da 130 anni. Secondo uno dei siti meteo nipponici, però l’attesa sta per finire, e l’iconico vulcano potrebbe ritrovare la corona bianca con la quale – da Murakami in poi – viene mostrato ogniqualvolta se ne desideri alimentare la fama, nella prossima settimana.
Tra piste immacolate e yen debole è l’anno giusto per sciare in Giappone
In media, la cima di questo vulcano che raggiunge i 3.776 metri inizia a essere ricoperta di neve il 2 ottobre e l’anno scorso i primi fiocchi furono avvistati il ??5 ottobre. Ma quest’anno, a causa delle alte temperature, non si è ancora osservata alcuna nevicata il 31 ottobre, la prima volta da quando sono iniziate le registrazioni nel 1894. L’ultimo arrivo di fiocchi era stato fino ad allora osservato il 26 ottobre, nel 1955 e nel 2016. “Sono probabili precipitazioni vicino al Monte Fuji il 6 novembre”, ha detto giovedì il sito di previsioni meteorologiche tenki.jp, gestito dalla Japan Meteorological Association.
“Con un afflusso di aria fredda, la pioggia si trasformerà in neve vicino alla vetta”, secondo questo sito. “Il tempo si schiarirà gradualmente e la mattina del 7 novembre si potrà osservare la prima neve sulla montagna.”
Vicino al lago Kawaguchi, le cui sponde offrono una vista mozzafiato sul vulcano, Hugo Koide, un turista francese, ha raccontato all’agenzia di stampa France Presse di essere “piuttosto scioccato nel vedere che in questo periodo dell’anno non c’è neve”.
Giappone. Sul sentiero del Fuji, che ha lo stesso problema di overtourism della Via dell’Amore, numero chiuso e ticket hanno funzionato
“Indosso una maglietta e pantaloncini. Non dà la stessa impressione”, dice Jason Le, un visitatore australiano. “Le temperature sono state elevate quest’estate”, come a settembre, “che hanno impedito qualsiasi presenza di aria fredda” favorevole alla nevicata, ha spiegato Yutaka Katsuta, meteorologo del servizio meteorologico locale a Kofu, nel centro del Paese. Secondo lui, forse, il cambiamento climatico è in parte responsabile di questo ritardo.
Nel 2024, il Giappone ha vissuto la sua estate più calda da quando i dati meteo vengono registrati, eguagliando il record del 2023. Le temperature miti hanno colpito altre regioni montuose del mondo, con molte stazioni sciistiche sempre più costrette ad affrontare la realtà del cambiamento climatico. Ciò spinge anche la città di Sapporo, sull’isola di Hokkaido nel nord del Giappone, a prendere in considerazione la possibilità di ridurre la portata del suo annuale festival della neve.
Condividi questo contenuto: