Gianni Morandi, gli 80 anni del ragazzo che continua a far cantare l’Italia

Il destino condiviso con Daniel Radfcliffe: l’attore britannico, nonostante i 35 anni, è rimasto il maghetto (Harry Potter), Gianni Morandi l’eterno ragazzo. Chissà se, tecnicamente, a 80 anni – tanti ne compie oggi – si possa ancora parlare di eterno ragazzo.

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A guardare le foto è effettivamente difficile distinguere il presente dal passato a meno che a rivelarlo non sia il bianco e nero della pellicola. Ottant’anni e magari arrivarci così, più o meno indenni, dopo aver attraversato a cento all’ora la Storia d’Italia.

Oltre cinquanta milioni di dischi venduti in tutto il mondo, una lunga lista di film, fiction, programmi tv: Morandi è uno dei personaggi più amati dal pubblico di tutte le età. “Sono stato, più di ogni altra cosa, un uomo fortunato – dice in un’intervista appena rilasciata al settimanale Oggi – ho avuto molto di più di quanto potessi sognare, sin troppo”.

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Morandi nasce a Monghidoro, in provincia di Bologna, l’11 dicembre 1944. Famiglia modesta, con le elementari chiude l’esperienza scolastica (le medie, al suo paese, non c’erano) e avvia quella musicale, canta bene, è un ragazzino ma si esibisce già alle feste dell’Unità, portando a casa qualche soldino. Poi i concorsi per voci nuove, le sagre paesane, infine l’approdo alla Rca. Andavo a cento all’ora è l’esordio vero, poi arriva Fatti mandare dalla mamma, con In ginocchio da te vince il Cantagiro 1964, l’Italia canta e palpita con Non son degno di te, Se non avessi più te e La fisarmonica.

Il successo è tale da ispirare il cinema ed ecco i musicarelli. Sul set di In ginocchio da te conosce Laura Efrikian che sposa in segreto nel 1966: lei è incinta e, per questo, Morandi riesce a rinviare la partenza per il servizio militare, all’epoca obbligatorio. Nello stesso anno vince Canzonissima ma, soprattutto, incide C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones, sono gli anni della protesta contro la guerra del Vietnam e la svolta impegnata di Morandi all’inizio non riscuote grande successo.

All’inizio del 1967 nasce la primogenita di Gianni e Laura, Serena, che purtroppo muore poche ore dopo la nascita. Qualche settimana dopo, lui parte per il servizio militare. Questo non gli impedisce di continuare a essere presente in televisione con la voce registrata nelle sigle di alcuni programmi e di ottenere il settimo Disco d’oro, che significa sette milioni di dischi venduti. Con Scende la pioggia vince Canzonissima nel 1968, nel 1969 vince di nuovo con Ma chi se ne importa ma cominciano anche le prime difficoltà: sono anni difficili, emerge con prepotenza il cantautorato, Morandi viene considerato tradizionalista e commerciale. In più, divorzia da Efrikian. Si risposerà nel 2004 con Anna Dan, da cui avrà il figlio Pietro mentre i due figli più grandi, Marianna e Marco, sono frutto del matrimonio con Efrikian.

Gianni ritrova il successo nel 1977, prima con Sei forte papà, poi con Canzoni stonate, dopo le quali arrivano Grazie perché, Uno su mille e 1950 di Amedeo Minghi. Nel 1981 fonda la Nazionale Italiana Cantanti, squadra tuttora impegnata in attività di solidarietà: Morandi è appassionato di calcio e grande tifoso del Bologna, squadra di cui è presidente onorario dal 2010 al 2014. Nel frattempo alterna l’attività musicale a quella televisiva, torna a vincere a Sanremo nel 1987 con Si può dare di più cantata insieme a Enrico Ruggeri e Umberto Tozzi. Tra i dischi di questo periodo – siamo ancora negli anni Ottanta – c’è l’album Dalla/Morandi inciso insieme all’amico Lucio.

A Sanremo ci torna nel 1995, canta con Barbara Cola In amore e si piazza al secondo posto; il terzo posto lo conquista invece nel 2000 con Innamorato. Del primo decennio del 2000 sono i programmi tv C’era un ragazzo, Uno di noi, Non facciamoci prendere dal panico e Grazie a tutti. Nel 2011 è di nuovo a Sanremo ma stavolta per condurlo; al suo fianco ci sono Belén Rodriguez, Elisabetta Canalis e Luca e Paolo.

Della kermesse canora conduce anche l’edizione successiva, insieme a Rocco Papaleo. Tre anni dopo parte il progetto Capitani coraggiosi che lo vede impegnato in una serie di concerti al Foro Italico di Roma insieme a Claudio Baglioni. Dal progetto nascono l’omonimo singolo e lo show trasmesso da Rai1.

Negli anni recenti Gianni ha collaborato con artisti particolarmente amati dai giovani come Fabio Rovazzi (per la canzone Volare) e Jovanotti: quest’ultimo gli scrive il brano Apri tutte le porte con cui nel 2022 Morandi torna a Sanremo per la settima volta, si aggiudica il terzo posto e raccoglie un successo di pubblico straordinario. Quando sale sul palco ha ancora le mani segnate dal brutto incidente di cui è stato vittima l’anno prima nella sua casa di Monghidoro.

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Ed è ancora Sanremo nel 2023, come co-conduttore accanto a Amadeus dove torna come ospite anche l’anno successivo. L’ultimo appuntamento televisivo, al momento, è quello dell’aprile scorso quando ha condotto su Rai 1 Evviva – La grande bellezza della tv dedicato ai 70 anni della televisione italiana. Ed Evviva è anche il titolo dell’album uscito nel 2023. Evviva Morandi, che a Gianni Minoli ha detto: “Guardarsi allo specchio e dire che sei una persona che non ha perso certi valori, che rispetta gli altri: ecco che cos’è la felicità”.

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