Ponti 2025. Ce ne saranno quattro in più: 32 giorni off con soli 6 di ferie
L’equivalente di un mese e oltre di ferie. Altrettante occasioni da cogliere per i vacanzieri italiani. Che nel 2025 potranno approfittare di numerosi ponti, in grado di tonificare il turismo interno, congiuntura economica e disponibilità finanziarie permettendo. A stimarlo una indagine di Cna Turismo e Commercio, secondo cui i ponti sono 4 in più rispetto all’anno che si sta per concludere.
Congiunzioni di calendario che ciclicamente si presentano in modo più o meno favorevole, le agognate sequenze di festivi e prefestivi creano opportunità per fine settimana più lunghi e improvvise pause strategiche, senza spreco di ferie, men che meno necessità di richiesta delle medesime. In dettaglio i ponti aggiuntivi rispetto al 2024 fanno perno sull’Epifania, che cade il lunedì; su possibili favorevoli combinazioni Pasqua Alta-25 aprile-1° maggio; sulla Festa della Repubblica del 2 giugno e sull’Immacolata, entrambe di lunedì. Alcuni operatori turistici hanno già promosso campagne promozionali che fanno perno sui ponti. Uno, Weroad, ad esempio lo ha fatto sul trasporto pubblico delle grandi città italiane. Lo scenario prospettato dagli operatori parla della possibilità di beneficiare 32 giorni di vacanza, spendendone solo sei ferie.
Dai ponti 45 mln di pernottamenti e 9 mld
Nel complesso questo mese di feste aggiuntivo spingerà oltre 12 milioni di vacanzieri italiani a pernottare fuori casa, con un media fra tre e quattro notti pro capite a ponte, per 45 milioni di pernottamenti complessivi. Il giro d’affari totale è quantificato in 9 miliardi di euro derivati da sistemazioni alberghiere e mangiare e bere principalmente, ma anche da spese per trasporti, attività esperienziali, iniziative culturali.
Scendendo in dettaglio, l’ormai imminente Epifania cadrà di lunedì, “slittando” in avanti – complice il giorno extra da anno bisestile – di due rispetto al sabato della Befana 2024. Con un effetto ambivalente, perché se da un lato pesa il festivo, che cade in un lavorativo, dall’altro l’Epifania di sabato aveva allungato le vacanze scolastiche 2023-24 fino al 7 gennaio incluso.
Tra primavera e autunno
Passato Carnevale (dal 16 febbraio al 5 marzo, scuole chiuse dal 3 (domenica) al 5, martedì grasso, in primavera, la Pasqua, molto alta, cade il 20 aprile. Con il Lunedì dell’Angelo datato 21, e le feste scolastiche che si protrarranno almeno fino al 22, il venerdì 25 aprile non è poi così lontano da chi volesse azzardare una vacanza di 9 giorni, investendone 3 di ferie – e magari facendone saltare due di lezioni ai figli. Altrimenti, restano il doppio ponte, quello pasquale di default, e il 25-27 aprile. Il primo maggio di giovedì potrebbe a sua volta essere la base di una “quattro giorni” 1-4 maggio “spendendone” solo uno di ferie. Dalla crociera per chi allunga, al ponte in una delle grandi capitali europee, o per un mini-tour capace di svelare un itinerario insolito nell’Italia dei borghi, non c’è periodo migliore.
A giugno, la Festa della Repubblica di lunedì 2 consente il più classico degli allungamenti, proprio all’inizio della stagione balneare piena. Passando all’estate, il Ferragosto al venerdì può aiutare a conquistare un mini-break anche a chi è costretto al lavoro, sempre che non impiegati in quella tipologia di servizi ad alta stagionalità dai quali – giocoforza – è improbabile riuscire a staccarsi proprio nel mezzo del Solleone.
Il gran finale con scavallo nel 2026
Scollinando verso l’autunno, il primo novembre di Ognissanti, sabato, non è l’optimum, al contrario dell’Immacolata, che quest’anno cadeva di domenica e non ha prodotto effetti. Infine Natale: con la tre giorni 24-26 dicembre racchiusa tra mercoledì e venerdì, anche chi non volesse o potesse prendere tante ferie potrebbe giocarsi una “cinque giorni”, 24-28 dicembre, senza usare ferie (salvo la mezza giornata del 24, dove conta) . Altri due giorni (e mezzo per il San Silvestro) e si arriva a Capodanno, che sarà di giovedì: 8 giorni con 2 ferie, più due mezze. Con un ulteriore terza feria piena si sbarca al lunedì 5 gennaio 2026. A quel punto il passo è breve: la Befana è di martedì e l’infilata 24 gennaio-6 febbraio costa “appena” 4 giorni e 2 mezze.
Le patronali delle grandi città
A livello locale, a livello di feste da santo patrono nelle varie città, va peggio di tutti a Milano e a Roma (Sant’Ambrogio, 7 dicembre, e San Pietro e Paolo, 29 giugno, sono di domenica). Va meglio a chi celebra San Giovanni Battista (come Torino, Genova e Firenze), che ricorre di martedì (24 giugno), e consente un break 4 giorni con uno solo di vacanza, così come accadrà a metà luglio a Palermo, in occasione di Santa Rosalia (12-15 luglio). Classico ponte di tre giorni a Napoli per San Gennaro (19 settembre). San Petronio (4 ottobre, Bologna) è di sabato, San Nicola (Bari, 8 maggio) di giovedì.
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