“Articolo 1”, un doc sulle morti sul lavoro dai reportage di Marco Patucchi
Per anni ha tenuto sul nostro giornale la rubrica Morire di lavoro, dedicata alle morti e agli incidenti sul luogo di professione, ora il progetto del collega Marco Patucchi diventa un film documentario, Articolo 1 prodotto da L’Alveare Producecinema srl, casa di produzione fondata nel 2002 da Paola Rota e Paolo Bianchini, in collaborazione con Rai Documentari, diretta da Fabrizio Zappi.
Si intitola Articolo 1 (con chiaro riferimento alla Costituzione “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro”) il fil che Luca Bianchini sta girando a Fondi, in provincia di Latina. Bianchini ha curato anche il soggetto che prende spunto dai reportage del giornalista e scrittore Marco Patucchi. “Per oltre tre anni ho scritto ogni giorno per ‘Repubblica’, nella rubrica online Morire di lavoro, le storie dei caduti dei cantieri, delle fabbriche, dei grandi centri di logistica. Il racconto delle vite di ciascuna vittima, evitando che si trasformassero in banali dati statistici – spiega il giornalista – Una Spoon River composta di affetti, passioni, sentimenti, luoghi, immagini, vuoti incolmabili per chi resta: vite altrimenti invisibili e dimenticate. Nel nostro Paese una media di tre lavoratori al giorno non fa ritorno a casa e Morire di lavoro, così come questo film che racconta alcune di quelle storie, sono un memento ininterrotto rivolto a istituzioni e politica”.
A febbraio 2024 i morti sul lavoro sono stati 119, il 19% in più rispetto allo stesso periodo del 2023. E le malattie professionali denunciate, seppur in aumento rispetto agli anni precedenti (più 19,7%, per un totale di 72.754 casi), sono ancora ampiamente sottostimate, sebbene decine di migliaia di persone soffrano a causa delle patologie contratte in ambito lavorativo. “Abbiamo scelto di iniziare le riprese concentrandoci sulla storia di Raffaella – dice il regista – unico testimone vivente dei casi che andremo a trattare. La sua è una storia drammatica. Questa donna è costretta su una sedia a rotelle per colpa dei turni massacranti a cui era sottoposta. Sarà un lavoro lungo, che si baserà innanzitutto sul dialogo, perché il nostro obiettivo è quello di riuscire ad andare oltre la superficie delle cose”. I set successivi riguarderanno Massa Carrara, i porti della Toscana, Pavia e Padova.
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