I farmaci per dimagrire riducono le complicazioni chirurgiche per i pazienti diabetici

Gli agonisti di Glp-1 sono farmaci sviluppati per migliorare il controllo glicemico delle persone che soffrono di diabete. Stanno rivelando benefici inaspettati anche in altri campi, come quello della lotta all’obesità, o la prevenzione di ictus e infarti. E un nuovo studio pubblicato sulla rivista Annals of Surgery sembra indicare un altro, inatteso, effetto positivo: la terapia con agonisti di Glp-1 sarebbe associata ad un minore rischio di ricoveri e complicazioni post-operatorie, almeno nei pazienti diabetici.

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La ricerca

Lo studio è frutto del lavoro di un team di ricercatori della Columbia University e del Weill Cornell Medicine di New York, ed è stato realizzato analizzando le cartelle cliniche di oltre 21mila pazienti diabetici. In totale, i ricercatori hanno potuto studiare in questo modo l’esito più di 74mila procedure chirurgiche, di cui circa il 27% effettuate su persone in terapia con agonisti di Glp-1. E hanno quindi potuto valutare in che modo cambiasse il rischio di complicazioni e di riammissione ospedaliera tra i pazienti che assumevano il farmaco e persone comparabili per età e condizioni di salute, che seguivano però una diversa terapia antidiabetica.

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Meno complicazioni con i nuovi farmaci

I risultati sembrano indicare che l’utilizzo di agonisti di Glp-1 potrebbe influenzare positivamente il decorso post-operatorio. I pazienti in terapia con questi farmaci hanno mostrato infatti un rischio di nuovi ricoveri in ospedale nei 30 giorni successivi all’intervento inferiore del 12% a quello dei pazienti che non li assumevano. E anche una riduzione del 29% del rischio di riapertura delle ferite, e un rischio inferiore del 56% per la formazione di ematomi. Non sono invece emerse differenze sostanziali per quanto riguarda l’incidenza di infezioni o di sanguinamenti post-operatori.

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Un meccanismo tutto da indagare

Le possibili cause della correlazione emersa nello studio non sono chiare. Non si tratterebbe però – a detta degli autori – di un effetto legato al miglior controllo glicemico prodotto dall’assunzione degli analoghi di Glp-1: anche se il diabete è infatti, di per sé, un fattore di rischio noto per la guarigione delle ferite chirurgiche, nel caso dei pazienti analizzati dallo studio i livelli di glucosio nel sangue sono risultati in media più alti tra quelli che assumevano gli agonisti di Glp-1. Precedenti ricerche suggerivano che questi farmaci potrebbero prevenire la coagulazione anormale del sangue, migliorare la formazione di nuovi vasi sanguigni e ridurre l’infiammazione. Per dimostrare che siano queste caratteristiche a migliorare la guarigione post-chirurgica dei pazienti serviranno però nuove ricerche ad hoc. Per ora, comunque, gli autori dello studio sono al lavoro per verificare se i benefici emersi nella loro ricerca possono essere confermati in caso di pazienti non diabetici.

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