Sam Claflin, il fascino della vendetta. Chi è l’attore del Conte di Montecristo
Prestanza fisica, disciplina da ex sportivo e sense of humour britannico. Tre qualità che hanno fatto di Sam Claflin, Edmond Dantès nell’ultima versione televisiva kolossal (Rai 1) de Il conte di Montecristo, firmata da Bille August, uno degli attori più interessanti della sua generazione. Nato a Ipswich, nel Suffolk, nel 1986, ha intrapreso un percorso professionale inusuale.
Come tanti colleghi – ad esempio John David Washington – il primo sogno era quello di diventare un campione sportivo. Claflin era un calciatore piuttosto dotato, ma un infortunio lo costrinse a ritirarsi, mettendolo in crisi prima di fargli scoprire una nuova passione. È comunque rimasto un tifoso appassionato del Norwich City FC.
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Da lì, l’ascesa è stata inarrestabile: qualche studio alla London Academy of Music & Dramatic Art, il debutto televisivo in serie come I pilastri della Terra, tratta dai libri di Ken Follett. Le adolescenti di tutto il mondo lo hanno scoperto in Pirati dei Caraibi – Oltre i confini del mare, dove aveva il difficile compito di “sostituire” Orlando Bloom. Interpretava un prete diafano e idealista, innamorato della giovane sirena catturata da Barbanera e Jack Sparrow: un ruolo fin troppo buonista, che rendeva difficile il confronto con il carisma di Johnny Depp.
L’anno dopo, eccolo nei panni del Principe William nel kolossal Biancaneve e il cacciatore, che si rivelò un disastro mediatico di proporzioni bibliche. Fu lì che lo incontrammo per la prima volta, in un castello affittato per le interviste. Il regista Rupert Sanders, sposato, aveva avuto una sbandata per la protagonista Kristen Stewart, catalizzando l’attenzione mediatica. Nell’imbarazzo generale – con Kristen Stewart (Biancaneve) elusiva, Chris Hemsworth (il cacciatore) stranito e Charlize Theron (la strega cattiva) ansiosa di fuggire – Claflin era l’unico davvero felice di conversare con la stampa, accompagnando la sua biografia con una sana dose di umorismo. Il suo personaggio di principe “moscio” conteneva già il germe di quell’autoironia e di quella capacità di incarnare ruoli ambigui o negativi che hanno poi lanciato la sua carriera.
Il consolidamento della fama è arrivato con Hunger Games, nel ruolo di Finnick Odair, mentre con Io prima di te, in cui interpretava un tetraplegico – ruolo per cui si è preparato meticolosamente – è diventato un’icona romantica, meno muscolare di Chris Hemsworth o Henry Cavill. Per non farsi incasellare, ha scelto il ruolo odioso di una sorta di Drugo in frac in Posh di Lone Scherfig, sulla vita degenerata dell’élite universitaria di Oxford.
Nella storia di vendetta de Il conte di Montecristo, Sam Claflin consegna un protagonista la cui rivalsa non porta felicità, ma perdita di umanità. “Penso che si possa arrivare a fare le cose che fa Edmond Dantès. Non mi sono trovato in una situazione come la sua, ma mi sono identificato – ha spiegato Claflin in conferenza stampa – Capisco come essere maltrattati, il dolore e la perdita possano avere effetti folli. Ma io credo piuttosto nelle seconde possibilità: si cresce, si migliora. Dantès è ossessionato perché i suoi aguzzini non si sono pentiti”.
Tra i prossimi progetti di Claflin ci sono il thriller All the devils are here e la serie metafisica Lazarus, con Bill Nighy.
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