My French Film Festival 2025, in streaming su MYmovies un intero mese dedicato al cinema francofono

E anche in questo inizio 2025 abbiamo un altro promemoria nell’annuario cinematografico. Sono infatti quindici gli anni di vita, progetto e diffusione del MyFrenchFilmFestival, manifestazione dedicata al cinema francofono che dai nostri schermi personali abbraccia tutto il mondo: 200 paesi, 50 piattaforme, 8 lingue (sottotitoli in arabo, inglese, tedesco, italiano, giapponese, mandarino, portoghese e spagnolo), sono i numeri e la copertura di un evento esclusivamente online che più tangibile di così non si può.

Per l’Italia sarà ancora una volta MYmovies ONE il servizio streaming ad ospitare il festival, con ben 15 titoli tra lunghi, medi e corti, titoli che vanno dalla più recente produzione francese ai cult degli anni ’90, passando per la sarabanda dei generi e le pulsioni della contemporaneità.

3 FILM DA CUI PARTIRE

Si comincia con Katell Quillévéré, sceneggiatrice e regista dietro gli amori di Suzanne e i dilemmi di Riparare i viventi, che nel 2023 ha firmato Le temps d’aimer, melodramma balneare ambientato nella confusa Francia del 1947: presentato al festival di Cannes, il film ha per protagonista Anaïs Demoustier nei panni di una cameriera-madre che incontra lo studente-ricco François interpretato da Vincent Lacoste, con i due che finiscono non solo per innamorarsi ma anche schiudere i segreti dell’altro.

Di segreti ne ha anche il personaggio-maschera al centro delle tante storie d’amore e nessuna reale (forse) di L’homme aux mille visages, indagine sul filo del beffardo e della paranoia di Sonia Kronlund, che investita da una ricerca estetica presto superata dalla sorellanza femminile si mette sulle tracce di Ricardo, Alexandre o Daniel; argentino o brasiliano; chirurgo o ingegnere; sempre e comunque truffatore di donne ai quattro angoli del globo.

Vite sparate al limite o vite che girano in tondo ne è zeppo Les apprentis di Pierre Salvadori, sia davanti che dietro lo schermo. Davanti: due nullafacenti, Antoine e Fred, si adoperano per passare da una disavventura all’altra, sempre pronti a ricevere e a dare, sempre insieme nonostante non abbiano nulla in due. Dietro: Antoine è François Cluzet, icona francese conosciuto d’Oltralpe soprattutto per Quasi amici, Fred è Guillaume Depardieu figlio del maudit Gérard e scomparso nel 2008 dopo una serie di problemi di salute.

ANCORA LUNGOMETRAGGI

L’adolescenza, Marte, la violenza di genere – questi i centri di gravità degli altri tre lungometraggi presenti in catalogo, a dimostrare ancora una volta la ricchezza del cinema francese. La fille de son père di Erwan Le Duc è il racconto leggero e complicato del duo padre-figlia Étienne-Valérie e di come si evolverà una volta che lei sarà partita per gli studi, Mars Express di Jérémie Périn racconta attraverso un’animazione stilizzata ed evocativa una storia hard boiled ambientata sul Pianeta Rosso abitato da umani e androdi, Quitter la nuit di Delphine Girard amplia il suo corto Une sœur per farci sentire cosa succede a tutti protagonisti di un’aggressione dopo il fatto in sé e per sé.

SPAZIO AI CORTI

La sezione corti non è da meno nell’offrire sguardi altri e forme disparate, mettendo insieme la scrittura affilata del formato breve e la forza evocativa dello stupore concentrato in pochi minuti. Da annotare, in questo caso, l’ornitologia e il rap di Les mystérieuses aventures de claude conseil per la regia di Marie-Lola Terver e Paul Jousselin, gli stralunati incontri di Montsouris a firma Guil Sela e il cantiere-zona di guerra di Apnées diretto da Nicolas Panay.

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