Fwu, fallisce il piano di rientro. L’esperto: “Non versate più un euro”. Sui riscatti tempi incerti
La vicenda di Fwu prende una piega poco rassicurante per gli oltre 110mila clienti italiani. Il piano di rientro della compagnia di assicurazione è infatti fallito e adesso l’autorità di vigilanza del Lussemburgo ha presentato al tribunale la domanda per sciogliere e mettere in liquidazione coatta la compagnia. I riscatti dovrebbero essere al sicuro. Sui tempi in cui si rivedranno questi soldi c’è invece incertezza totale.
Cos’è successo
Fwu è una compagnia assicurativa tedesca che il tribunale di Monaco di Baviera ha commissariato ormai da mesi, capofila di Fwu Life Insurance Lussemburgo e Fwu Life Insurance Austria. Questa società, tra l’altro, da inizio dicembre 2024 è sotto procedura di insolvenza sempre in Germania. Proprio la controllata lussemburghese è quella in cui hanno investito quasi tutti i clienti italiani, titolari di polizze vita con settemila euro investiti in media.
Il piano di risanamento di quest’ultima è dunque fallito: non sono stati trovati i fondi che avrebbero dovuto rimettere a posto le casse, coprire le passività assicurative e rispettare i criteri di legge. E la prima conseguenza di tutto ciò è che l’autorità ha chiesto lo scioglimento e la liquidazione coatta della compagnia presso il tribunale del Lussemburgo.
Non cambia invece la situazione di blocco dei riscatti: i risparmiatori non possono riprendersi il proprio denaro e non potranno farlo “fino a decisione giudiziaria”. Proprio come avvenne con Eurovita nel 2023, anche se quella vicenda si concluse poi nel migliore dei modi, mentre il futuro di Fwu appare assai più nebuloso.
Cosa fare adesso?
È la domanda che si stanno ponendo i tanti clienti di Fwu di cui – come detto – molti di nazionalità italiana. La strada è accidentata e, soprattutto, non consente scorciatoie. Perché l’opzione del riscatto non è percorribile almeno per il momenti. Dunque “è opportuno che i clienti di Fwu sospendano qualsiasi pagamento di ulteriori premi, perché vi è ormai il concreto rischio che tali versamenti siano destinati a un ‘buco nero’ rispetto al quale sarà difficile ottenere la restituzione” consiglia Antonio Pinto, avvocato e responsabile del settore Prodotti finanziari di Confconsumatori.
Negli ultimi giorni infatti la società aveva addirittura inviato agli investitori delle mail di sollecito di pagamento, con tanto di piano di rientro. Messaggi che secondo Pinto “non hanno alcun fondamento. Infatti questo comunicato dell’autorità legittima, anche giuridicamente, i clienti a non versare ulteriori premi alle scadenze, perché dimostra che la Fwu è ormai incapace di poter adempiere regolarmente ai propri obblighi contrattuali verso gli stessi clienti”.
Nel frattempo si può solo sperare. Potendo contare su uno spiraglio di luce: in Lussemburgo infatti il patrimonio dei clienti di Fwu è custodito da una banca depositaria terza, la Caceis Investor Services, che fa parte del gruppo Credit Agricole. Significa che i soldi degli investitori non si sono volatilizzati ma si trovano in mani sicure. “I riscatti dovrebbero essere garantiti – spiega a Repubblica Antonio Pinto – specificando sempre che il riscatto non corrisponde alla cifra versata: bisogna infatti togliere i costi di polizza e le eventuali perdite subite durante l’investimento”. Di certo il riscatto è inferiore alla cifra che si incasserebbe se la polizza andasse a scadenza ma, considerata la situazione non certo agevole, questo sarebbe davvero il male minore.
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