Gastaldello (Capital Group): “Economia mondiale al traino degli Usa”

Lo stato di salute dell’economia globale, il ruolo degli Stati Uniti sotto la seconda amministrazione Trump, l’impatto delle nuove tecnologie e i campioni di domani, quelli che possono offrire le migliori soddisfazioni agli investitori. Ne abbiamo parlato con Roberta Gastaldello, managing Director, head of financial intermediaries Italy di Capital Group.

Wall Street ha reagito subito con entusiasmo all’avvio dell’amministrazione Trump. Cosa attendersi da qui in avanti?

“Ci aspettiamo un’America che sarà la locomotiva della crescita a livello di economia mondiale nell’anno 2025; probabilmente negli ultimi 15-20 anni è la prima volta che gli Stati Uniti sono l’unico vero motore di crescita. È importante ricordare che l’economia americana è molto incentrata sui consumi interni e quindi è meno dipendente di altre dagli scambi commerciali internazionali. La produttività in America continua a crescere tra il 2% e il 3% mediamente ed è il posto nel mondo dove la produttività cresce di più, anche in parte legata all’intelligenza artificiale. Quindi un’economia americana forte, la prima del mondo probabilmente nel 2025, con tante opportunità di investimento”.

Come valutate il potenziale impatto delle politiche di Donald Trump sul dollaro?

“La robusta crescita degli Stati Uniti e l’aumento dei tassi reali potrebbero sostenere un dollaro forte fino alla metà del 2025. Il rafforzamento del dollaro Usa è sostenuto anche da un differenziale positivo dei tassi reali rispetto al resto del mondo, ben al di sopra della media di lungo periodo. La nuova amministrazione alla Casa Bianca potrebbe avere implicazioni sia positive che negative per il dollaro. Nel complesso, tuttavia, riteniamo che il dollaro rimarrà forte per un po’. Le politiche di Trump a favore della crescita, come i tagli alle tasse e l’aumento della spesa pubblica, potrebbero stimolare la crescita economica nel breve termine e, di conseguenza, il dollaro. Tuttavia, c’è il rischio che portino anche a un aumento dell’inflazione, che potrebbe indebolire la valuta nel tempo. Anche le politiche tariffarie e commerciali della nuova amministrazione potrebbero portare a un rafforzamento del dollaro, se altri Paesi fossero costretti a indebolire le loro valute per compensare l’impatto delle tariffe. Inoltre, è probabile che la politica monetaria della Federal Reserve statunitense mantenga un dollaro più forte”.

Sull’azionario ha ancora senso guardare al settore dell’AI oppure si rischia di investire al picco del ciclo?

“L’IA ha completamente catturato l’immaginazione del pubblico e degli investitori e in effetti c’è il rischio di sopravvalutazione. Spesso di tende a sopravvalutare i megatrend nel breve periodo e a sottovalutarli nel lungo periodo. Per alcuni dei motori strutturali del cambiamento, come nel caso degli smartphone o delle auto a guida autonoma, possiamo ragionevolmente fare delle stime basate su dati noti, come la popolazione mondiale o il numero di auto”.

Ma come possiamo misurare il valore di una migliore intelligenza?

“Una delle cose più interessanti dell’IA è che è così difficile prevedere quanto diventerà grande. Proprio perché può assumere un gran numero di compiti umani, il mercato potenziale è enorme. L’intelligenza artificiale creerà opportunità in una serie di luoghi inaspettati. La costruzione di data center richiede enormi risorse fisiche, tra cui rame, attrezzature e molta elettricità. La crescente domanda di queste risorse è stata una manna per l’economia tradizionale, comprese le società di servizi, le aziende industriali e le società minerarie”.

Quali possono essere i campioni globali di oggi e domani in tempi così difficili?

“Le multinazionali si rivolgono a una clientela globale diversificata. Quelle che riescono a scomporsi, a pensare localmente, ad agire agilmente e a lanciare rapidamente i prodotti hanno maggiori probabilità di prosperare nel lungo periodo. Queste aziende agili e adattabili, che noi chiamiamo “campioni globali”, spesso ottengono buoni risultati in quasi tutti gli ambienti”.

Quali sono le loro caratteristiche?

“Hanno la capacità di resistere ai momenti difficili e la flessibilità necessaria per riposizionarsi per avere successo quando le condizioni migliorano. In breve, i campioni globali di domani saranno quelle aziende che combinano una forte leadership con la capacità di adattarsi a qualsiasi incertezza del mercato, di gestire al meglio le dinamiche della supply chain e di innovare rapidamente in risposta alle mutevoli condizioni del mercato”.

Può indicarci alcuni titoli che corrispondono a queste caratteristiche?

“Penso ad esempio Caterpillar, il più grande produttore mondiale di macchine per l’edilizia, ma ha anche una forte attività di generazione di energia. I suoi generatori diesel e a gas svolgono un ruolo cruciale nei data center, che necessitano di un’alimentazione costante e affidabile per garantire l’operatività e prevenire la perdita di dati o l’interruzione del servizio. Segnalo anche Visa e Mastercard, che seguono un approccio iper-locale all’elaborazione dei pagamenti elettronici, che devono essere adattati non solo alle preferenze dei clienti locali, ma anche alle severe normative finanziarie dei governi di tutto il mondo. Di conseguenza, entrambe sono cresciute a un ritmo sostenuto, evolvendosi e adattandosi a una serie di concorrenti in continua evoluzione nel settore fintech”.

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