Giornata contro il bullismo, cinque serie tv e al cinema torna “Il ragazzo dai pantaloni rosa”
Chi sono i bulli? Come si combatte la prepotenza? Perché nell’adolescenza, quando la propria identità si sta formando, le insicurezze ci portano a fare e dire cose di cui possiamo pentirci? E perché la rete, i social hanno amplificato tutto questo? In occasione della Giornata contro il bullismo e il cyberbullismo, istituita nel 2017su iniziativa del ministero dell’Istruzione il 7 febbraio, ecco alcuni spunti dal cinema e dalla serialità per approfondire questi temi. Una piccola guida per giovani spettatori (divisa tra titoli adatti ai ragazzi più giovani e altri a quelli più grandi) ma anche, o forse soprattutto, per i genitori e gli insegnanti.
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Partiamo con il cartoon To be in onda su su Rai 3 (venerdì 7 febbraio alle 16,10) e poi su Rai Gulp e Raiplay proprio in occasione della Giornata. Una produzione italiana (Graphilm in collaborazione con Rai Kids), con la regia di Maurizio Forestieri che in una mezz’ora fa fare agli spettatori un viaggio dentro un mondo molto simile a quello che vivono tanti ragazzi. Jamila è una ragazzina magrolina e un po’ insicura che frequenta il primo anno di liceo, vive nel suo mondo fatto di bellezza e pittura, e fa fatica a integrarsi in un gruppo che dedica molte ore della sua giornata in un metaverso chiamato Beautyverse. Lì, grazie a una app, chiunque può apparire come vuole, Jamila non è mai voluta entrare in quel mondo ma quando gli amici la convincono a fare un giro per partecipare al “King and Queen Party Event” scopre che la sua arte prende vita. Nel metaverso incontra il più popolare della scuola, che in combutta con un’altra ragazza particolarmente brava ad hackerare i profili, vuole farle un brutto scherzo, ma anche un ragazzo misterioso, che parla per versi e citazioni.
“Prima che autori, io e Maurizio (Forestieri, ndr) siamo genitori: oggi gli standard estetici sono irraggiungibili e generano ansia, oltre che una distorta percezione di sé – ha detto Anna Lucia Pisanelli di Graphilm, autrice del soggetto e della sceneggiatura insieme al regista, alla presentazione di fronte a un gruppo di studenti romani – questo film vuole stimolare la riflessione sull’importanza dell’essere rispetto all’apparire e anche sul fatto che è possibile, come accade ai protagonisti, farsi scivolare addosso il bullismo”.
‘Di4ri’, la seconda stagione della serie italiana la più vista di Netflix
Di4ri (Netflix)
Pensata per ragazzi delle medie la serie Di4ri, arrivata alla seconda stagione, è stata apprezzata molto anche all’estero. Racconta di un gruppo di studenti delle medie che vivono in un’isola tra due cittadine immaginarie, Marina Grande e Marina Piccola. Il bullismo e il cyberbullismo, l’amicizia e la lealtà con gli amici, i sentimenti sono al centro delle vicende di questi ragazzi e gli errori di alcuni di loro possono far riflettere e identificarsi. Tra i giovani protagonisti c’è anche Andrea Arru (Pietro nella serie) che ha portato una toccante testimonianza a Le Iene, su cosa significa vivere sulla propria pelle il bullismo e reagire nel modo più sbagliato.
Crush – la storia di Stella (Raiplay)
Stessa produzione (l’italiana Stand by me) per Crush – la storia di Stella, la stagione della serie antologica dedicata ai tormenti dei ragazzi che affronta il tema del sexting e del cyberbullismo. Stella ha 13 anni, una famiglia separata ma affettuosa alle spalle, un gruppo di amici fidati e un sogno nel cassetto: diventare giornalista. Quando un ragazzo di cui si è innamorata condivide una sua immagine intima, Stella finisce in un vortice di commenti e una tempesta social che la paralizza. Nella serie c’è come guest star la youtuber e influencer Eleonora Olivieri che interpreta sé stessa.
Mattia Carrano, due volte adolescente in Prisma: “Fiero di far parte di una serie che ha aiutato i ragazzi a fare coming out”
Prisma (Raiplay)
Le due stagioni di Prisma, la serie scritta e diretta da Ludovico Bessegato, affrontano temi controversi dell’adolescenza a partire dalla propria identità sentimentale e di genere. Tra i tanti personaggi c’è quello interpretato da Chiara Bordi, diventata la prima finalista di Miss Italia con una protesi alla gamba. Nella serie interpreta Carola, liceale di Latina, con tante amiche, una vita sentimentale ricca, la cui quotidianità viene sconvolta quando un video intimo in cui tradisce il fidanzato ad una festa viene condiviso e diventa virale. “Carola in alcuni momenti vorrebbe scomparire, vorrebbe che nessuno la notasse più e questo si traduce in un linguaggio del corpo diverso da prima – ci aveva spiegato l’attrice – Lei che era una ragazza festaiola, che amava divertirsi, deve fare uno sforzo enorme per uscire. Ho letto tante storie di ragazze a cui è accaduto qualcosa di simile e parlando con le mie amiche ho scoperto che, anche nella mia cerchia ristretta, è capitato che non ci fosse un pieno consenso mentre si è in intimità. Forme e luoghi diversi ma sempre con una matrice patriarcale”. Un altro spunto che insieme a quello sulla disabilità fa riflettere.
Skam 5, il trailer. La serie più amata dai ragazzi riparte da Elia
Skam – Italia (Netflix)
Sempre dello stesso autore è Skam – Italia, (+13) sei stagioni per l’adattamento italiano di un format norvegese. Protagonisti i ragazzi di un liceo romano alle prese con le tante questioni legate all’età, in ogni stagione diventa protagonista uno degli studenti con le sue problematiche. Nella quinta il protagonista è Elia, bello, simpatico, intelligente, popolare, è il cantante della band della scuola eppure non riesce a legare con nessuna ragazza. Il tema dell’ansia da prestazione legata alle dimensioni del pene – ha l’ipoplasia peniena – si intrecciano con il tema del bullismo di cui Elia diventa vittima. Un tema che ha fatto molto discutere sui social all’uscita della stagione dimostrando come fosse un tema importante da affrontare.
Tredici (Netflix)
È ancora più tosta, ed è infatti indicata ai ragazzi oltre i 16 anni, la serie Tredici tratta dal romanzo 13 di Jay Asher. È la storia della diciassettenne Hannah Backer, il cui suicido sconvolge studenti, insegnanti e genitori del liceo Liberty High e in particolare Clay Jensen, che grazie all’amico Tony Padilla entra in possesso di tredici cassette registrate in cui Anna spiega quali sono stati i motivi e le persone che l’hanno portata all’estremo gesto. Un serie dura che ha avuto successo, ma anche critiche e che nelle stagioni successive la prima ha lavorato per mettere in risalto la necessità di parlare del tema e aiutare i ragazzi che vivono momenti di disagio.
‘Il ragazzo dai pantaloni rosa’, la storia di Andrea Spezzacatena è ora un film
Al cinema per un giorno Il ragazzo dai pantaloni rosa
Torna infine per un giorno nelle sale il film caso di questo autunno Il ragazzo dai pantaloni rosa, ispirato alla storia vera di Andrea Spezzacatena, il primo caso noto in Italia di suicidio di un minorenne causato da bullismo e cyberbullismo. Il film con Claudia Pandolfi nei panni della mamma di Andrea grazie al passaparola ha avuto un incasso importante arrivando ai 9 milioni e mezzo di euro. Per il ritorno in sala la vera mamma Teresa Manes incontra di nuovo il pubblico insieme alla regista.
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