Mattarella: “Il mondo abbandona la cooperazione internazionale”

“In un mondo caratterizzato da crescenti tensioni e conflitti, dall’abbandono della cooperazione come elemento fondante della vita internazionale, Slovenia e Italia hanno saputo dimostrare che è possibile scegliere la via della cooperazione”. È un passaggio dell’intervento del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla cerimonia di inaugurazione, in piazza della Transalpina, di Nova Gorica e Gorizia, come prima Capitale europea della cultura transfrontaliera “Go2025!”.

Con l’ingresso della Slovenia nell’Unione europea, “venti anni or sono, i nostri Paesi si sono ricongiunti in un percorso condiviso: la Repubblica Italiana è stata lieta di poter sostenere e accompagnare il processo di adesione, affinché i due popoli si ritrovassero a contribuire a un destino comune – dice ancora il presidente della Repubblica durante il suo intervento – Lavorando fianco a fianco nelle istituzioni europee si è consolidata la fiducia reciproca e vi è maturato senso di appartenenza e di una ulteriore identità: la comune identità europea. Le differenze, le incomprensioni, hanno lasciato il posto a fattori che uniscono. Questo esprime il grande valore storico dell’integrazione europea”.

Nova Gorica e Gorizia “ambiscono celebrare la cultura dei confini. Con Chemnitz, in Germania, Nova Gorica è stata scelta come capitale europea della cultura 2025 e la città slovena ha voluto lanciare con la gemella Gorizia una sfida: proporsi come esperienza di cultura attraverso la frontiera – continua il capo dello Stato – Se la cultura, per definizione, non conosce confini, essa nasce, pur sempre, come espressione di una comunità ma aperta alla conoscenza, alla ricerca comune, a reciproci arricchimenti. Sconfitti gli orrori dell’estremismo nazionalista, che tanto male ha prodotto in Europa – rileva – riemergono i valori della convivenza e dell’accoglienza. Sono i valori che possono opporsi all’oscurantismo della guerra e del conflitto che si è riproposto con l’aggressione russa all’Ucraina. Nulla può far tornare indietro la storia che Slovenia e Italia hanno costruito e costruiscono insieme”, precisa Il capo dello Stato con quello che appare come un riferimento alla vandalizzazione della foiba di Basovizza che ha preceduto l’avvio della manifestazione di oggi a Gorizia-Nova Gorica.

Essere capitale europea della cultura transfrontaliera, “la prima con questa esperienza”, sottolinea Mattarella, “significa avere il coraggio di essere portatori di luce e di fiducia nel futuro del mondo, dove si diffondono ombre, incertezze e paure. Significa che Nova Gorica e Gorizia indicano una strada di autentico progresso”.

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