Autonomia, i vescovi siciliani contro la riforma: “Criticità nel testo, si rischia impatto disastroso per l’isola”

L’Autonomia differenziata rischia di incidere negativamente su un Meridione già afflitto da “squilibri strutturali ed economici”, che potrebbero “colpire in modo grave l’unità nazionale in favore di preoccupanti spinte secessioniste istituzionalizzate”. E’ il giudizio durissimo dei vescovi siciliani sulla legge in discussione alla Camera, già approvata a gennaio in Senato. Per i vescovi, nonostante il testo ponga l’attenzione sull’importanza di “evitare disparità di trattamento sull’intero territorio nazionale”, è “proprio dalle previsioni normative in esso contenute che tale rischio emerge”. E il pericolo è quello di un “impatto disastroso” per l’economia dell’isola, “già in grande sofferenza”.

Diverse, si legge nella nota della Conferenza episcopale siciliana, “sono state le criticità rilevate nella comunicazione al Senato che in parte sono state recepite. Tuttavia ne permangono ancora altre, specialmente in riferimento alla particolare autonomia di cui gode la Sicilia, essendo una regione a statuto speciale ma che non ha visto ancora del tutto attuato quanto contemplato in esso”.

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