La gastronomia delizia anche il ‘parlato’
Oltre a deliziare il palato e a inebriare l’olfatto, in molte culture la buona cucina lusinga l’udito e scalda il cuore attraverso idiomi unici, capaci di evocare emozioni, sensazioni e, soprattutto, sentimenti. A ricordarcelo gli esperti linguistici della app per l’apprendimento delle lingue Babbel che, in partnership con gli specialisti dei ‘meal kit’ HelloFresh, hanno selezionato alcune delle espressioni culinarie più originali utilizzate in tutto il mondo per esprimere il proprio compiacimento nei confronti di qualcuno.
Il motto ‘being as cool as a cucumber’ – letteralmente, ‘essere freddi come un cetriolo’ – è, per esempio, un tipico modo di dire inglese che associa la freschezza naturale del cetriolo – che rimane tale anche nelle giornate più calde – all’imperturbabilità di una persona ovvero alla sua capacità di mantenere la calma anche nelle situazioni più calde e stressanti. Fa riferimento, invece, alle qualità intrinseche del bignè alla crema – in francese ‘chou à la crème’ – l’espressione ‘mon petit chou’ – letteralmente ‘mio piccolo pasticcino – utilizzata per esprimere tenerezza e dolcezza.
Il detto ‘Un caffè viene ricordato per quarant’anni’ – dal turco ‘Bir kahvenin kurk yil hatiri vardir’ – evidenzia, a sua volta, l’importanza dei piccoli gesti altruistici ovvero l’impatto profondo e duraturo che possono avere nelle relazioni interpersonali le azioni semplici e sincere. La frase tedesca ‘Jemandem das salz in der suppe sein’, che si traduce come ‘essere il sale nella zuppa di qualcuno’, sottolinea il ruolo essenziale e insostituibile ricoperto da una persona nel dare sapore e valore alla propria esistenza.

La frase idiomatica spagnola ‘mi media naranja’ – letteralmente ‘la mia mezza arancia’ – corrisponde, invece, all’italiana ‘la mia dolce metà’ e richiama la capacità di due individui di completarsi reciprocamente. In Italia come in Francia e in Spagna le persone semplici, oneste e generose sono definite comunemente ‘buone come il pane’ con evidenti richiami positivi tanto di carattere laico quanto di natura religiosa.
‘Riso da festa’ dal portoghese ‘arroz de festa’ viene utilizzato, infine, per descrivere persone socievoli, capaci di andare d’accordo con tutti facilmente e senza forzature. L’espressione rimanda a un dolce tipico lusitano che, preparato in occasione delle feste più importanti, veniva consumato rigorosamente in compagnia di amici e familiari. Senza distinzioni.
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