Mieloma multiplo, la nuova frontiera delle cure personalizzate

In un’epoca in cui la medicina sta ridefinendo i confini della lotta al cancro, una nuova rivoluzione si fa strada: trasformare il mieloma multiplo da malattia potenzialmente letale a condizione cronica e gestibile. Non si parla più solo di allungare la vita, ma di migliorarne la qualità, puntando a trattamenti personalizzati e strategie di prevenzione innovative.

In Italia, oltre 34.000 persone convivono con il mieloma multiplo, un tumore del midollo osseo tra i più diffusi. Ogni anno si registrano più di 5.700 nuovi casi, un numero in crescita, complice l’aumento dell’età media della popolazione. Per affrontare questa sfida, a Roma si tiene la 6ª Soho Italy Annual Conference, un evento di rilevanza internazionale promosso dall’Italian Society of Hematologic Oncology, che riunisce oltre 500 specialisti e 80 relatori internazionali. Una piattaforma unica dove si ridefiniscono gli standard della cura. Soho Italy nasce nel 2018, dall’alleanza tra l’Istituto romagnolo per lo studio dei tumori “Dino Amadori” Irst Irccs di Meldola e il prestigioso Md Anderson Cancer Center di Houston, per promuovere la collaborazione scientifica tra Italia e Usa nelle neoplasie ematologiche.

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Il futuro della cura

“Il mieloma multiplo è un tumore che si origina nelle plasmacellule che si moltiplicano nel midollo osseo e talora in altre parti del corpo”, spiega Claudio Cerchione, dirigente medico e ricercatore dell’Irst Irccs di Meldola. “Colpisce soprattutto persone over 60 e perciò l’incidenza tende ad aumentare, proprio come l’età media della popolazione”. Fino a pochi anni fa, il mieloma multiplo rappresentava una condanna con alti tassi di mortalità. Oggi, grazie all’innovazione terapeutica, lo scenario è cambiato radicalmente. “Puntiamo ad eradicare malattie come il mieloma multiplo e non più solo ad un semplice allungamento della sopravvivenza, che comunque risulta in costante aumento”, prosegue lo specialista.

Terapie su misura

Come? Con una cura sempre più personalizzata. “Il presente e il futuro sono rappresentati dalla personalizzazione delle cure”, aggiunge Cerchione. “Negli ultimi anni sono nati trattamenti più mirati ed efficaci, dagli anticorpi monoclonali agli anticorpi bispecifici, fino alle Car-T, ovvero le immunoterapie di nuova generazione”. Non solo. Sono disponibili farmaci rivoluzionari, come gli inibitori di Xpo1 e chemioterapie innovative, in grado di rallentare significativamente la progressione del tumore. “La malattia minima residua (mrd) è ora un obiettivo terapeutico nella pratica clinica ordinaria, non più solo un parametro da ricercatori”.

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La profilazione molecolare

In altre parole, l’obiettivo non è solo combattere la malattia, ma adattare l’intensità del trattamento alle esigenze di ciascun paziente, migliorando così la qualità della vita. “Stiamo avviando progetti sperimentali basati sulla profilazione molecolare per ottimizzare ulteriormente le terapie personalizzate”, conclude Cerchione.

Prevenire per curare meglio: la nuova frontiera

Ma la vera rivoluzione nel campo del mieloma multiplo potrebbe arrivare dalla prevenzione. E non si tratta solo di prevenzione primaria, ma di identificazione precoce delle persone a rischio. “Consiste nell’individuare gli uomini e le donne considerati a forte rischio d’insorgenza della malattia”, spiega Giovanni Martinelli, dell’Istituto di ematologia “Seràgnoli” di Bologna. “Esistono infatti delle patologie che rappresentano un primissimo step del cancro”. Tra queste, la Mgus (gammopatia monoclonale di incerto significato), presente nel 10% della popolazione adulta. “Nella maggior parte dei casi è asintomatica e indolente, ma rappresenta una condizione che potrebbe evolvere.”

La sfida dello screening

E poi c’è lo smoldering myeloma, il mieloma asintomatico, altra condizione da monitorare. “La nuova rivoluzione del mieloma multiplo è riuscire a effettuare uno screening tra tutte le persone colpite da queste condizioni e avviarle quanto prima a percorsi personalizzati di sorveglianza”, sottolinea Martinelli.

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Il mieloma multiplo diventa più gestibile

Grazie all’innovazione terapeutica e a strategie di prevenzione sempre più precise, il mieloma multiplo sta diventando una condizione cronica gestibile. Il futuro si gioca tutto su cura personalizzata, sorveglianza attiva e trattamenti mirati, in grado di garantire non solo più anni di vita, ma anni vissuti al meglio.

La sfida continua, ma per la prima volta l’obiettivo non è più solo curare, ma prendersi cura in modo intelligente e personalizzato, cambiando il destino di migliaia di pazienti.

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