Abodi: “I 275 milioni per i Giochi del Mediterraneo saranno spesi bene”
“Torniamo a Roma con sensazioni estremamente positive per tutto quello che riguarda gli investimenti che sono stati destinati dal governo e mi preme ricordare l’opera appassionata dell’allora ministro Fitto che è stato determinante nella collaborazione per l’individuazione delle risorse necessarie, 275 milioni che saranno utilizzati bene, che saranno un’eredità formidabile per quanto riguarda questi Giochi del Mediterraneo (21 agosto-3 settembre 2026), diffusi nella Regione”: lo ha affermato il ministro dello Sport, Andrea Abodi, dopo aver visitato a Taranto alcuni impianti che saranno utilizzati per i Giochi del Mediterraneo Taranto 2026.
“A queste risorse – ha aggiunto – credo che se ne aggiungeranno altre regionali per opere che non saranno riconducibili direttamente ai Giochi ma che comunque consentiranno il miglioramento delle infrastrutture pubbliche e quindi l’offerta sportiva, raccogliendo la sfida direi costituzionale di rendere lo sport sempre più a disposizione delle comunità”. Il ministro ha ricordato che si tratta di “41 opere e che sono 21 i Comuni interessati. Questo anno e mezzo che ci separa dai Giochi sarà un cantiere continuo, una presenza costante da parte nostra. Io cercherò di venire anche con altri colleghi ministri almeno una volta al mese, un mese e mezzo, non tanto per controllare perché siamo tranquilli e sereni del lavoro che fa la struttura commissariale, ma perché occorre ripristinare il apporto fiduciario che ci deve essere tra cittadino e le istituzioni”. Un rapporto, ha concluso Abodi, “che passa non attraverso le parole o le suggestioni ma attraverso i fatti, come quelli che si stanno determinando. Non si tratta di miracoli perché i miracoli li fa nostro Signore, ma semplicemente di affermare le capacità di una classe dirigente, che fa semplicemente il suo dovere con passione, competenza, determinazione, nel rispetto e nella complementarietà dei ruoli”.
“Abbiamo realizzato le progettazioni, tanti lavori sono partiti e in questo momento siamo esattamente al 67,4% tra lavori in corso e appalti aggiudicati. Le gare d’appalto in corso che si aggiudicano a breve, nei prossimi giorni, sono per altri 30 milioni, mentre i primi erano 184-185 milioni. Le progettazioni da approvare sono quelle del secondo masterplan, pari al 21,5%”: lo ha spiegato il commissario straordinario e presidente del comitato organizzatore dei Giochi del Mediterraneo, Massimo Ferrarese, a margine della visita ad alcuni impianti con Abodi. “Abbiamo in tutto – ha aggiunto – 27 opere tra lavori in corso e appalti aggiudicati, 8 opere di progettazione da approvare e 6 opere rimaste di gare d’appalto in corso. Siamo partiti col primo lotto dello stadio Iacovone di Taranto che ormai volge al termine, siamo alle battute finali per la demolizione per poi partire a breve con la ricostruzione”.
Quanto alle altre opere, il commissario ha precisato che è stata “fatta la bonifica dagli ordigni bellici nel cantiere per la costruzione delle piscine e che in questi giorni si partirà con la bonifica dall’amianto al Pala Ricciardi e la demolizione della piscina che insiste nell’area”. Inoltre, “sta per partire la gara per il centro nautico, contestualmente la gara per il primo lotto dello stadio di Lecce e in tanti Comuni sono partiti i cantieri, come a Francavilla Fontana, a Brindisi e a Conversano, nel Barese. Infine, a maggio partiranno i lavori della casa del tennis nel centro sportivo Magna Grecia, a Taranto”.
Ferrarese ha ammesso che in questi mesi “ci sono stati momenti di agitazione che sono stati risolti. I Giochi erano indietro, abbiamo dovuto fare una maratona con la nostra struttura commissariale, lavorando giorno e notte per recuperare il tempo perso. Non è una cosa semplice realizzare opere per 275 milioni in un anno e mezzo, ma dobbiamo essere ottimisti”. I Giochi del Mediterraneo sono importanti e impegnativi: il governo ci tiene anche per il piano Mattei sull’Africa. Una mini-Olimpiade che va organizzata nel migliore dei modi.
Milano-Cortina 2026, in vendita i biglietti delle Paralimpiadi
Milano- Cortina 2026 celebra il meno un anno alle Paralimpiadi invernali con tanti appuntamenti che coinvolgeranno la Fondazione insieme al Comitato internazionale paralimpico (Ipc) e al Comitato italiano paralimpico (Cip). Il countdown scatterà il 6 marzo, a un anno dalla cerimonia di apertura che si terrà all’Arena di Verona ma le celebrazioni per il ‘One Year to Go’, informa una nota della Fondazione, partono già il 5 marzo. Mercoledì prossimo, nella sede del Comitato organizzatore a Milano, si svolgerà una conferenza stampa del presidente di Ipc, Andrew Parsons, e del presidente e vicepresidente della fondazione, Giovanni Malagò e Luca Pancalli, che sono presidenti rispettivamente del Coni e del Cip, che vedrà anche la partecipazione dei cinque nuovi ambassador di Milano Cortina 2026 – Martina Caironi, Simone Barlaam e gli azzurri del para ice hockey Andrea Macrì, Gabriele Lanza e Alessandro Andreoni – che verranno annunciati proprio in occasione del One Year to Go ai Giochi Paralimpici. Il 6 marzo, ad un anno dalla Cerimonia di apertura, prenderà il via la vendita libera dei biglietti per i Giochi paralimpici, con prezzi a partire da 10 euro per gli Under 14. Oltre 200.000 biglietti saranno disponibili a meno di 35 euro.
Marchetti: “Finale Champions fuori dall’Europa non fa parte dei programmi”
“La finale della Champions League fuori dall’Europa? Non ne abbiamo mai parlato e non fa parte dei programmi”: così il vicesegretario generale dell’Uefa, Giorgio Marchetti, a ‘La Politica nel Pallone’ su Rai Gr Parlamento che è della stessa idea anche per quanto riguarda l’abolizione dei tempi supplementari nelle gare ad eliminazione diretta. “Non c’è in agenda alcuna decisione, è lecito e doveroso però guardare in tutte le direzioni per capire se si possa farne a meno o no. Ma bisogna capire cosa ne pensano tutti coloro che hanno un interesse diretto nelle competizioni”, ha aggiunto Marchetti durante la trasmissione di Emilio Mancuso.
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