Verso Cannes 2025, al Festival Tom Cruise, Wes Anderson e Mario Martone
Si avvicina il rumore dell’elicottero di Tom Cruise. Ammesso che il divo voglia fare un’entrata alla Croisette in stile Mission impossibile. The Final Reckoning l’ennesimo capitolo della saga con un budget da 400 milioni di dollari.E’ sempre più vicina l’idea del lancio dell’ultima impresa dell’agente Ethan Hunt al Festival di Cannes, probabilmente il film con il maggiore tasso di spettacolarità ad approdare alla rassegna francese. Che, quest’anno, promette un’edizione mastodontica. La presidente di giuria Juliette Binoche, già presidente dell’Accademia del cinema europeo, ancora molto amata a Hollywood, avrà il compito di tenere insieme nella scelta dei vincitore le varie sensibilità. Finendo probabilmente per decidere, si spera, semplicemente il film migliore per la Palma d’oro. Di sicuro è stato fortunato il viaggio di Anora di Sean Baker che lo scorso anno è partita dalla Costa Azzurra con il premio massimo che ha poi trasformato in Oscar. Ma sono tnti i titoli che hanno avuto fortuna, tra loro Flow, The Substance ed Emilia Perèz, putroppoi poi travolto da polemiche laterali.
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Con sano provincialismo, i titoli italiani sono sempre per noi i più attesi. Il più accredittato, finora è Fuori di Mario Martone che racconta un momento particolare della vita della scrittrice Goliarda Sapienza (interpretata da Valeria Golino che lo scorso anno proprio a Cannes ha presentato la serie tratta dal romanzo di Sapienza L’arte della gioia) finita in carcere per un gesto folle e che a Rebibbia incontrando alcune giovani detenute fa un’esperienza di rinascita che una volta fuori diventerà un legame autentico di amicizia tra donne (Matilda De Angelis e Elodie).
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Sparsi tra le sezioni, non necessariamente in concorso, potrebbe esserci il film di Nicolangelo Gelormini, La Gioia, il nuovo film di Nicola Gelormini con Valeria Golino, protagonista del suo debutto Fortuna, nel cast che comprende Saul Nanni, Jasmine Trinca e Francesco Colella, la storia liberamente ispirata ad un fatto di cronaca.
In forse l’atteso Duse di Pietro Marcello, con Valeria Bruni Tedeschi nel ruolo della leggendaria diva teatrale Eleonora Duse, al fianco di Noémie Merlant.
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Il ponte con l’America sembra destinato a rafforzarsi a Cannes quest’anno: certa la presenza di Nouvelle Vague di Richard Linklater, omaggio al movimento iconico del cinema oltralpe degli anni ’60, dedicato in particolare alla nascita del film manifesto Fino all’ultimo respiro di Jean Luc Godard scritto con Chabrol e Truffaut e interpretato da Jean Paul Belmondo e Jean Seberg. Sarebbe stato una possibile scelta come film d’apertura, di recente infatti Frémaux ha privilegiato film francesi, approfittando di un’uscita in sala contemporanea al festival.
Data ormai per certa la presenza dell’attesissimo Father Mother Sister Brother, il nuovo film di Jim Jarmusch, che alla Croisette ha consegnato gioielli come Peterson, stavolta con Cate Blanchett, Adam Driver e Tom Waits.Il flm racconta tre storie separate riguardano tutte le relazioni tra figli adulti, il loro genitore (o genitori) un po’ distanti e tra loro. Ognuna delle tre parti è ambientata nel presente e ciascuna in un paese diverso. Father è ambientato nel Nord-Est degli Stati Uniti, Mother a Dublino, Irlanda, e Sister Brother a Parigi, Francia.
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Potrebbe esserci anche Wes Anderson, altro frequentatore assiduo, con il nuovo film The Phoenician Scheme, un thriller di spionaggio che segue un rapporto padre-figlia teso all’interno dell’azienda di famiglia con Benicio del Toro, Mia Threapleton, Bill Murray, Willem Dafoe, Benedict Cumberbatch, Tom Hanks e Scarlett Johansson.
Spike Lee, presidente di giuria nel 2021, potrebbe tornare con il film A24 Highest 2 Lowest, remake del thriller crime di Akira Kurosawa Anatomia di un rapimento con Denzel Washington nel ruolo che fu nel ’63 del grande Toshiro Mifune. E in quel film potrebbe esserci anche un pezzo d’Italia: Spike Lee ha voluto un brano di Adriano nel 1972 e considerato da molti il primo esperimento di rap nella storia della musica: Prisencolinensinainciusol.
Altro omaggio a un grande autore italiano: una nuova versione dei Pugni in tasca di Marco Bellocchio del ’63, che è stato rifatto dal brasiliano Karim A’nouz con Elle Fanning, Riley Keough, Callum Turner e Pamela Anderson con il titolo Rosebush Pruning ed è una coproduzione anche italiana con Germania, Spagna, Gran Bretagna e Usa.
Cannes sarebbe pronta ad accogliere un’attrice ambiziosa e volitiva, Kristen Stewart questa volta al suo debutto da regista con The Chronology of Water, con Imogen Poots e adattato dal bestseller di memorie del 2011 di Lidia Yuknavitch. Emma Stone e Joaquin Phoenix sono la coppi della commedia nera e western Eddington di Ari Aster, storia di uno.sceriffo dalle alte ambizioni.
Olivia Wilde, Cooper Hoffman e Charli XCX sono i protagonisti del thriller erotico di Gregg Araki I Want Your Sex mentre Josh O’Connor è un ladro d’arte (ancora dopo il film di Alice Rohrwacher) in The Mastermind di Kelly Reichardt, ambientato sullo sfondo della guerra del Vietnam.
Altro nome certo nel concorso è quello dei fratelli belgi Dardenne, in corsa per la terza Palma d’oro con il loro dramma sociale The Young Mother’s Home.
E, ancora Joachim Trier con il dramma familiare Sentimental Value con protagonista Renate Reinsve, la star rivelazione di La peggiore persona del mondo.
E Rebecca Zlotowski con Vie Privée, thriller ambientato a Parigi con Jodie Foster e Daniel Auteuil, per il ritorno di Fatih Akin con Amrum, ambientato nel 1945, che vede nuovamente il regista collaborare con Diane Kruger,.
Molto atteso anche il ritorno di Julia Ducournau con Alpha, già Palma d’oro con Titane, con protagonisti Golshifteh Farahani e Tahar Rahim. Racconta di una bambina di 11 anni (di nome Alpha) in una città immaginaria degli anni ’80 ispirata a New York. Mentre l’epidemia di AIDS si diffonde in tutto il mondo, uno dei suoi genitori si ammala, costringendola a confrontarsi per la prima volta con la perdita e la propria mortalità.
E’ un dramma familiare ungherese ambientato nel dopoguerra Orphan di Lazlo Nemes. Ancor in forse la presenza del russo Kirill Serebrennikov che dovrebbe tornare in concorso con La scomparsa di Josef Mengele, adattamento dal romanzo omonimo di Olivier Guez con August Diehl nel ruolo del medico-torturatore nazista fuggito in Argentina alla fine della guerra.
Lynne Ramsay dovrebbe tornare con il suo quinto lungometraggio. adattamento cinematografico del libro Die, My Lov, con Jennifer Lawrence, Robert Pattinson, LaKeith Stanfield, Sissy Spacek e Nick Nolte. Ambientato in una fattoria nella campagna del Montana, racconta di una donna con problemi di salute mentale, mentre il suo matrimonio va in pezzi.
Infine potrebbe esserci Chloé Zhao, la regista Leone d’oro e premio Oscar per Nomadland con Hamnet, il romanzo di narrativa storica bestseller del New York Times firmato dalla scrittrice britannica Maggie O’Farre e incentrato sulla storia del figlio giovanissimo di Shakespeare.
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