Downton Abbey, terzo e ultimo film. Si chiude davvero un’era
Ora che Lady Violet, la più aristocratica delle aristocratiche (interpretata dalla meravigliosa Maggie Smith, scomparsa nel 2024), che si chiedeva cosa fosse un week end – non avendo lavorato un giorno nella sua vita – non c’è più, si chiude davvero l’epopea di Downton Abbey.
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Quello che uscirà il 12 settembre Downton Abbey: Il gran finale sarà il terzo e ultimo film dedicato alla famiglia Crawley, che ci ha fatto sognare e commuovere attraverso gli anni, raccontando i privilegi, le sconfitte, mostrando un mondo che cambia. Il primo trailer del terzo e ultimo film ispirato alla popolarissima serie televisiva britannica, è stato presentato al Comic Con di Las Vegas.
Prodotto da Universal, è stato scritto, come tutte le produzioni precedenti da Julian Fellowes. Sei stagioni della serie, due film, che hanno incassato complessivamente 287 milioni di dollari, Downton Abbey è un fenomeno di costume. A New York fu allestita una mostra, nel 2017, che faceva scoprire ai visitatori le stanze e i costumi. Il mondo dei domestici, Downstairs, e quello della famiglia dei conti di Grantham, Upstairs, che Fellowes aveva saputo raccontare con sapienza ha affascinato mezzo mondo.

Downton Abbey, la lotta di classe riparte dal film
Lady Violet, personaggio amatissimo, era uscita di scena nel 2022 in A New Era, ma in questo ultimo film ritroveremo i protagonisti, tra cui Hugh Bonneville, Michelle Dockery, Joanne Froggatt, Allen Leech, Robert James-Collier, Jim Carter e molti altri. Il premio Oscar Paul Giamatti riprenderà il ruolo della serie, torna nei panni di Harold Levinson, il fratello di Cora (Elizabeth McGovern). New entry del cast sono Joely Richardson, Alessandro Nivola, Simon Russell Beale e Arty Froushan. A New Era era ambientato nel 1928.
Nel trailer del Gran finale, dopo un cartoncino con la scritta “è ora di salutarci”, si vedono Robert, il conte di Grantham e il resto dei Crawley alle corse di Ascot. Bonneville dà un bacio con la mano e trasferisce idealmente quel saluto a Highclare Castle, la splendida dimora storica, nella contea di Hampshire, che dall’Ottocento è la residenza dei conti Carnavon. Nella serie tv e nel film, ha fatto da sfondo alle vicende della famiglia Crawley. In poco tempo è diventata meta di turismo: come resistere alla tentazione di visitare saloni e cucine dove tante cose sono accadute? Carson, il maggiordomo interpretato da Jim Carter, proclama: “Benvenuti nel 1930”, l’anno dopo il crac di Wall Street, in cui la fortuna di famiglia potrebbe aver subito un nuovo duro colpo, dopo quello assestato nella seconda stagione dal fallimento delle ferrovie canadesi in cui Lord Grantham aveva investito tutta l’eredità della moglie Cora.
Nelle altre immagini c’è Guy Dexter (Dominic West) nel West End di Londra, mentre Michelle Dockery (Lady Mary, la nuova capofamiglia) sfila nei saloni fasciata in un abito da sera rosso scarlatto. Alle pareti c’è il ritratto di Lady Violet, la Contessa Madre, simbolo di un’era arrivata al tramonto. Già, perché Downton Abbey aveva raccontato il passaggio da un’epoca in cui la nobiltà poteva vivere di rendita, a quella in cui anche i grandi aristocratici dovevano adattarsi ai tempi che cambiano. Con grande disappunto di Lord Grantham, che aveva capito dalla figlia che bisognava lavorare e cambiare mentalità per sopravvivere e mantenere la tenuta. La prima a capirlo era stata l’algida Lady Mary, che aveva messo mano ai conti, tagliato le spese e concesso la proprietà di famiglia per le riprese di un film. Pecunia non olet.
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