L’Europa è un romanzo e si legge al Salone del libro di Torino

Il romanzo come forma della modernità che rappresenta il genere dell’Europa. Che incarna artisticamente e culturalmente la sua identità. Lo scriveva Milan Kundera, che molto ha ragionato sulla forma del romanzo e del suo rapporto con il nostro continente. E ne ha parlato ieri lo scrittore Alessandro Piperno per presentare appunto la sezione “romanzo” di cui è il curatore al Salone del Libro di Torino, al Lingotto dal 15 al 19 maggio.

Un’edizione dedicata dalla direttrice Annalena Benini al tema delle “Parole tra noi leggere”, citando il verso di Eugenio Montale e il titolo del romanzo di Lalla Romano. E dove sarà presente anche Repubblica, con l’Arena Repubblica Robinson, dove passeranno alcuni degli ospiti più attesi della kermesse, insieme a molti altri ancora.

«Oggi che si è tornati a ragionare con forza sul significato e sul valore dell’Europa — ha detto Piperno — sono più che mai felice di raccontare gli incontri di questa sezione. Andremo in cerca della voce profonda dei grandi autori di romanzi che amiamo, e ai quali torniamo con lo stesso piacere e con la stessa ossessione con cui uno talvolta ritorna nel ristorante di tradizione, sapendo che troverà quel piatto lì, e non un altro». I suoi ospiti saranno Paolo Nori che ha scelto di parlare di Delitto e castigo di Dostoevskij, Antonio Franchini con il francese Il re degli ontani di Michel Tournier, e Jhumpa Lahiri con Jude l’oscuro di Thomas Hardy

E poi ancora tante scrittrici e scrittori europei che testimonieranno la ricchezza letteraria di questo continente. Come Yasmina Reza, cui Benini ha affidato la lectio inaugurale del Salone. E l’olandese Jan Brokken, autore dell’amatissimo Anime baltiche, che a Torino porta il suo ultimo lavoro, La scoperta dell’Olanda nell’anno dei Paesi Bassi ospiti dell’edizione. «Ci sarà anche il grande narratore Javier Cercas — ha detto la direttrice — che porterà un libro unico, nato dopo un viaggio in Mongolia a tu per tu con papa Francesco, in cerca di risposte alle domande esistenziali». E uno dei più interessanti scrittori contemporanei in lingua rumena, Mircea Cartarescu, i bestseller di Valérie Perrin e dalla Svizzera Joël Dicker «gradito ritorno al nostro Salone» ha detto Benini. L’“Autore invisibile”, invece, è il ciclo di incontri sulla traduzione editoriale, curati da Ilide Carmignani che festeggia i suoi 25 anni con la lectio del bulgaro Georgi Gospodinov.

Oltre duemila eventi nella sede fieristica del Lingotto e cinquecento sparsi per la città nel Salone off. Con due novità che guardano al pubblico più giovane: il progetto “Romance Pop Up” un nuovo spazio dedicato al genere letterario che si conferma anno dopo anno il vero fenomeno editoriale, cui il Salone ha già dedicato una sezione curata dall’autrice Erin Doom. E la nascita della sezione “Crescere”, affidata allo psicologo Matteo Lancini: «Ci sembrava urgente da offrire al Salone che da sempre si occupa di ragazzi e ragazze, ma anche di disagio del crescere» ha detto Benini. Ospite d’eccezione il rapper Salmo con il libro Sottopelle, viaggio in una storia che fino a oggi era passata solo attraverso le sue canzoni. Confermato anche il ritorno di Zerocalcare.

Molti gli altri invitati musicali che parleranno «ma spero anche che a un certo punto metteranno mano alla chitarra e alla loro voce» ha detto la direttrice. «Ci saranno Antonello Venditti, Ornella Vanoni, Luciano Ligabue, Luca Carboni, Ermal Meta: potremo quasi costruire un piccolo festival». Come anche per il cinema con Toni Servillo ospite per raccontare il suo modo di essere attore. E la “dinastia” Comencini: Cristina e Francesca insieme a Giulia Calenda in dialogo con il curatore Francesco Piccolo su cosa significa vivere il cinema come una presenza quotidiana fin dalla nascita. Infine il legame tra cinema e letteratura: Antonio Scurati, Stefano Bises e Davide Serino parlano con Piccolo della serie M e il pubblico entrerà nel laboratorio della trasposizione cinematografica di un romanzo.

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