Milano-Cortina 2026, biglietti verso quota un milione e mezzo
Vanno una ruba i biglietti delle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026: mancano solo 294 giorni all’inaugurazione del 6 febbraio a San Siro e le richieste arrivano da tutto il mondo, Stati Uniti in testa. Dopo la prima fase (prenotati circa 700.000 tagliandi) l’8 aprile è scattata la vendita libera, aperta a tutti e non solo a chi si era iscritto. Obiettivo, arrivare a quota 1.500.000: traguardo che può essere raggiunto (abbastanza) in fretta. “La vendita sta andando benissimo” assicura Giovanni Malagò, presidente della Fondazione olimpica. Bisogna passare dal sito ufficiale dei Giochi (www.milanocortina2026.com), per evitare il bagarinaggio.
Così come vanno bene i pacchetti della Hospitality messi in vendita dalla On Location, la società legata al Cio e che si era occupata anche di Parigi 2024: certo, lì i prezzi-fra hotel, biglietti, ristoranti, eccetera-sono molto alti. Così come vanno a ruba gli appartamenti a Cortina e dintorni: ma è sempre stato così con le Olimpiadi e c’è anche chi specula. Alla Fondazione mancano ancora un centinaio di milioni dagli sponsor per arrivare a quota 500: Malagò e l’ad Andrea Varnier ci stanno lavorando.
Grande entusiasmo anche per i tedofori (appena svelata la torcia): ne servono 10.502, ci sono al momento più di 20.000 domande. Anche il progetto dei volontari sta andando a gonfie vele, moltissime le domande. La Fondazione, che si occupa della parte organizzativa e non delle strade, ha l’obiettivo di chiudere il bilancio in pareggio: si aspetta un intervento del governo per modificare la legge sulla governance olimpica, altro motivo di attrito fra Malagò e Abodi, ormai separati da un abisso. Inoltre entro l’estate ci dovrà essere un altro Dpcm, sempre del governo, per coprire gli extracosti, come richiesto più volte da Giuseppe Sala, sindaco di Milano: alcune spese (vedi il Palasport di Santa Giulia che ospiterà l’hockey ghiaccio maschile) sono schizzate alle stelle, serviranno altri 100 milioni. Difficile prevedere adesso quanto costeranno in tutto i Giochi: di sicuro, non poco. Di sicuro molto di più di quello che si pensava (e sperava) nell’estate 2019 quando il Cio li diede all’Italia.
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