Roberto Bolle, 50 anni di danza e magia in tv
L’intuizione formidabile è stata portare la sua arte in tv; divo a teatro, étoile mondiale, una popstar nei programmi in cui ha trasmesso la sua passione per la danza. Roberto Bolle dal 2016 su Rai 1 ha fatto una magia, avvicinando al balletto il grande pubblico, dimostrando come l’arte e la bellezza possono arrivare a tutti. Il 29 aprile, Giornata mondiale della danza, torna su Rai 1 con Viva la danza, condotto da Serena Rossi “con artisti nazionali e internazionali” ha spiegato a 5 minuti ospite di Bruno Vespa “Saremo poi a Verona, a Palazzo Ducale, alla Cà d’Oro, a Palazzo Barberini a Roma. Grazie al ministero della Cultura riusciamo a portare in luoghi iconici del nostro Paese la danza e la bellezza”.
Un legame, quello col piccolo schermo, nato nel 2016 quando portò su Rai1 La mia danza libera. Dal 2018 al 2023 con Danza con me ha festeggiato il Capodanno su Rai1, di anno in anno portando nel suo show ospiti come Matteo Garrone, Roberto Benigni, Virginia Raffaele, Geppi Cucciari, Cesare Cremonini, Alberto Angela, Vasco Rossi , Ornella Vanoni solo per citarne alcuni, coinvolti in uno spettacolo unico. Un grande varietà in cui ha saputo mescolare pezzi classici, sperimentazione e ironia. Poi c’è stato Ballo in bianco con cui ha portato in scena, accompagnato da migliaia di ballerini, la più grande lezione di danza dal centro di Milano. Viva la danza, con cui torna in tv, ormai è un marchio di fabbrica.
Étoile del Teatro alla Scala di Milano e Principal Dancer dell’American Ballet Theatre di New York, Guest Artist al Royal Ballet, Bolle ha compiuto 50 anni il 26 marzo. Grande disciplina, fisico pazzesco, alla vigilia del compleanno aveva raccontato a Natalia Aspesi come gli piace anche il ruolo di ‘divulgatore’ della danza. “Da un po’ di anni ho iniziato una serie di altre iniziative che non sono strettamente legate all’essere ballerino. Sicuramente continuerò a portarle avanti a cominciare da OnDance, che è la festa della danza. E poi ho fatto tanti programmi televisivi” aveva spiegato nell’intervista su d – la Repubblica delle donne “Se in futuro ne avrò ancora la possibilità, sarò felice di proseguire. Tutti questi progetti sono legati alla divulgazione della danza, ai suoi valori, a quello che ho costruito, per cui ho lavorato e sono riuscito a entrare nel cuore e nelle case delle persone”. E aveva parlato dei dolori fisici, sopportati “proprio perché alla fine la bellezza della danza, quello che riesce a darti, ti fa sopportare anche il dolore. Che negli anni, tra l’altro, aumenta. Alcuni giorni magari è più ai piedi, altri alla schiena… Ci sono anche dolori nuovi che arrivano. C’è una grande sopportazione nei ballerini».

Danzare a 50 anni non è da tutti, Bolle ha un corpo incredibile. Vespa gli chiede come riesca a mantenere il fisico da giovanotto. “Madre natura mi ha aiutato – ha risposto – Ma c’è anche una grande disciplina dietro, il lavoro quotidiano con le lezioni, le ore di prove, l’alimentazione controllata, persino le ore di riposo sono controllate. La mia giornata inizia alle 10 della mattina con la lezione che dura un’ora e mezza, sbarra, centro e salti, poi ci sono le prove, due ore al mattino e tre nel pomeriggio – ha proseguito – Sono sempre un allievo, sono sempre pronto a imparare”. A giugno interpreterà Onegin, a settembre ritorna alla Scala con il Bolero. “Il mio repertorio si trasforma con ruoli che non hanno solo una bellezza – ha spiegato – hanno una forza interpretativa e una presenza scenica molto diversa da quando chiaramente avevo vent’anni”. Ha ricordato i primi anni alla Scala di Milano. “Avevo 12, 13 anni. Ho sofferto molto la nostalgia, la mancanza della famiglia, ma è stato per me un momento molto formativo perché mi ha dato quella grinta e quella volontà necessaria per arrivare, per voler essere ballerino”.
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