Tappeti, gioielli, scarpe di pitone: a Chigi il forziere dei regali ricevuti da Giorgia Meloni

A Palazzo Chigi c’è una stanza dove sono stipati i regali ricevuti da Giorgia Meloni in 31 mesi di governo: oltre 270, una media di 9 al mese. Tappeti libici, scarpe di pitone blu di una stilista saudita, vasi, gioielli e portagioielli, uno scrittoio in valigetta rossa. Frutto delle missioni o delle visite di Stato, omaggi per il compleanno come il foulard donato ad Abu Dhabi dal premier albanese Edi Rama per il 48 esimo della premier.

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L’inventario è stato diffuso dopo un’interrogazione del deputato di Italia Viva Francesco Bonifazi. Per legge, la premier non può tenere i regali per sè, ma potrebbe farci una mostra o devolverli in beneficenza. Quelli di valore superiore a 300 euro vanno riconsegnati al cerimoniale di Palazzo Chigi che li registra.

Il primo regalo – del presidente indiano Narendra Modi – risale al G20 di Bali di novembre 2022, si tratta della veste tradizionale delle donne del Kerala, l’ultimo è del 7 marzo scorso quando la direttrice generale del Cern di Ginevra Fabiola Giannotti ha donato alla premier una chiavetta usb e un cavo ad alta conduzione.

Ma non mancano le curiosità. Dalla statuetta di Javier Milei con la motosega in mano, gentile presente del presidente argentino in visita a Roma, a un sacco di riso del Pakistan, a dei piccoli cammelli libici. C’è anche una statua di pezza, il regalo del dem Michele Emiliano.

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