Sono più protetto dopo la malattia o dopo il vaccino?
Gentile lettore,
prima di tutto va detto che ci sono delle malattie, per esempio tetano e pertosse, a seguito delle quali si ottiene un’immunità che non vale per tutta la vita e quindi, anche correndo il rischio dato dalla mancata vaccinazione, non otteniamo il risultato di essere protetti e ci esponiamo al rischio di contrarre infezioni gravi. Non vale quindi davvero la pena di scommettere sull’immunità che ci dà la malattia. Ma in generale perché dobbiamo correre un rischio se possiamo evitarlo?
Le vaccinazioni abbassano le difese immunitarie?
La vaccinazione si fa su un soggetto sano, o comunque una persona che non ha ancora contratto quella patologia infettiva, per mantenerlo tale. Ci sono patologie che comunemente sono considerate lievi, come l’influenza, ma che in realtà comportano un carico di complicanze e decessi ogni anno: per questo è importante aderire alla vaccinazione.

Un altro esempio è quello del morbillo. Il morbillo è una malattia che, se contratta, fa sviluppare immunità a lungo termine. I recenti casi mortali di morbillo in bambini non vaccinati negli Stati Uniti ci fanno però capire che questa malattia, talvolta, comporta complicanze gravi e fatali. Un rischio che non ha senso correre in presenza di vaccinazioni sicure ed efficaci, anche per il valore sociale insito nelle vaccinazioni: in molti casi vaccinandoci proteggiamo anche le persone attorno a noi.
Si può fare il vaccino del morbillo a quattro anni?
*Luigi Vezzosi è Segretario nazionale Siti (Società Italiana di Igiene).
Le informazioni riportate vanno intese esclusivamente a scopo informativo: non rappresentano in alcun modo una consulenza medica e non possono sostituire diagnosi o indicazioni di trattamento consigliati dal proprio medico o da uno specialista.
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