Malattie autoimmuni, le donne muoiono il doppio degli uomini

In alcune malattie autoimmuni si osserva uno sbilanciamento di genere, nel senso che sono molto più le donne a esserne interessate rispetto agli uomini. Sono più frequenti nella popolazione femminile, per esempio, la sclerosi multipla, il lupus eritematoso sistemico e l’artrite reumatoide. Ma questo sbilanciamento riguarda anche il rischio di morte per cause cardiache associate a queste malattie, afferma uno studio pubblicato su Circulation: Cardiovascular Quality and Outcomes: in media, le donne muoiono il doppio.

Il nesso tra malattie autoimmuni e rischio cardiovascolare

Il dato arriva dall’analisi delle cause di morte di oltre 280 mila persone con malattie autoimmuni, registrate nel corso di oltre vent’anni. Le malattie su cui si sono concentrati erano lupus eritematoso sistemico, artrite reumatoide e sclerosi sistemica. Di queste, riferiscono i ricercatori, circa 127 mila erano legate a malattie cardiovascolari. Un dato di per sé poco sorprendente: solo qualche tempo fa, infatti, sulle pagine della rivista Arteriosclerosis, Thrombosis, and Vascular Biology, una review ricordava lo stretto legame tra malattie autoimmuni e rischio cardiovascolare. In parte perché tanto i processi infiammatori legati alle malattie quanto l’utilizzo di alcune terapie possono favorire processi aterosclerotici che peggiorano la salute vascolare dei pazienti.

I risultati

La nuova ricerca, guidata da Issam Motairek della Cleveland Clinic (Ohio, Usa), ha mostrato infatti come varia la mortalità in questi pazienti, soprattutto per coronaropatie e ictus. In particolare, muoiono per problemi cardiovascolari circa due donne ogni 100 mila con malattia autoimmune, rispetto a circa un uomo ogni 100 mila (per entrambi si osserva una diminuzione negli anni). La mortalità di alcuni eventi cardiovascolari, come arresto cardiaco o aritmia, erano inoltre molto più elevati nelle donne e, se si guarda alla sola artrite reumatoide, le donne muoiono tre volte più degli uomini.

L’importanza di controllare il cuore

Il messaggio che emerge dallo studio è che sia necessario prestare più attenzione alla salute cardiovascolare in chi soffre di malattie autoimmuni, soprattutto nelle donne: “È fondamentale individuare e affrontare precocemente i fattori di rischio cardiovascolare, al momento della diagnosi e in seguito, periodicamente – ha concluso Heba S. Wassif della Cleveland Clinic, tra gli autori del paper -. Man mano che comprendiamo più a fondo il ruolo dell’infiammazione nelle malattie cardiovascolari, dobbiamo tradurre questa conoscenza in strategie di prevenzione mirate per ridurre i decessi correlati alle malattie cardiovascolari nelle donne con malattie infiammatorie immuno-mediate”.

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