Alex Britti: “Spiato dalla mia ex moglie? È una brutta storia e c’è di mezzo mio figlio”
ROMA – Alex Britti preferisce “non dire niente” del caso che lo ha visto coinvolto negli ultimi giorni “perché parliamo di mio figlio. È una storia brutta e complicatissima. Le indagini sono in corso”. A Roma per presentare il nuovo singolo Solo una volta con Clementino, e il concerto alle Terme di Caracalla del 22 giugno (“l’unico palco che mi mancava nella mia città, oltre all’autogrill sul raccordo”). Britti risponde così a chi gli chiede un commento sul processo che vede coinvolta l’ex compagna, Nicole Pravadelli che, nel 2022, avrebbe spiato l’artista con un dispositivo per il controllo a distanza dei bambini per ottenere l’affido esclusivo del figlio dopo la separazione.
Alex Britti spiato in casa dall’ex moglie Nicole Pravadelli con la baby-cam del figlio
Archiviata la risposta Britti però ha parlato di Sanremo, dove, racconta “mi sono presentato varie volte negli ultimi anni, ma non mi vogliono. Sconto il fatto di essere un indipendente puro senza major alle spalle e di essere un cantautore, ho un modo di fare musica che non va tanto di moda”. Il cantautore festeggia i 27 anni dalla pubblicazione di It.Pop, il disco che gli diede il successo, che torna in una nuova veste con i brani riproposti in duetto, nel progetto Feat.Pop, “che vedrà la luce poco a poco e potrebbe terminare nell’arco di sei mesi o anche di più, perché non ho fretta e non ho niente da dimostrare” e dopo Oggi sono io con Marco Mengoni, è ora il turno di Solo una volta con Clementino.
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E su Lucio Corsi (l’artista arrivato secondo lo scorso Sanremo) e il cantautorato spiega: “Per me cantautore è Francesco De Gregori. Lucio Corsi? Sì, è bravo, è un cantautore, ma un cantautore di oggi: molto Instagram. Arriva prima il suo personaggio, la sua faccia truccata di bianco, c’è un grande lavoro anche di immagine. Io faccio parte di un’altra generazione e se mi parli di cantautori non penso a Lucio Corsi: e voglio continuare a pensare a De Gregori”.
Lucio Corsi: “Non vivo l’Eurovision come una competizione, la musica live è un’altra cosa”
Infine, sulle nuove generazioni ammette: “A mio figlio piace Alfa con cui condivido le sonorità. Scrive canzoni molto dirette, semplici che nascondono una profondità sana”. Per chiudere con il suo duetto dei sogni: “Il primo artista che ho visto dal vivo: Renato Zero. Lo stimo e ha una carriera pazzesca. Sono stato anche suo ospite al concerto del Circo Massimo”.
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