Morten Harket, frontman degli A-ha racconta: “Ho il Parkinson”

Nel1985 Take On Me arrivò in cima alle classifiche di mezzo mondo. A cantarla era Morten Harket, frontman degli A-ha, una delle band norvegesi più famose. Ma ora Harket, che ha 65 anni, ha deciso di raccontare la sua diagnosi di Parkinson. L’annuncio è arrivato sul sito ufficiale del gruppo attraverso un lungo articolo firmato dal biografo Jan Omdahl (The Swing of Things), che ha rivelato anche i due delicati interventi di neurochirurgia subiti dal cantante presso la Mayo Clinic negli Stati Uniti.

“Non ho avuto problemi ad accettare la diagnosi – ha spiegato Harket – ma avevo bisogno di tempo. Con il tempo, ho fatto mia la filosofia di mio padre, che ha 94 anni: Uso quello che funziona”.

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Fino ad oggi, la notizia era rimasta riservata a una ristretta cerchia di familiari e amici. “È una malattia che ho tenuto dentro, per proteggere il mio spazio creativo”, ha spiegato il cantante. Ma alla fine, ha scelto di parlarne” perché ha aggiunto, “tenere segreto qualcosa di così personale alla lunga pesa più che renderlo pubblico”.

Harket ha rccontato di convivere con la malattia da tempo, e che oggi si affida a una combinazione di farmaci, sonno regolare, attenzione all’alimentazione e stimolazione cerebrale profonda (Dbs, Deep Brain Stimulation), tecnica che prevede l’impianto di elettrodi nel cervello per attenuare i sintomi motori della patologia.

E sulla possibilità di cantare ancora, l’artista ha risposto: “Non lo so, non sento il desiderio di farlo, e per me questo è un segnale”. Il Parkinson, ha spiegato Harket, ha alterato non solo il controllo motorio, ma anche il rapporto profondo con la sua voce, da sempre il suo strumento più personale. “La domanda non è se riesco a eseguire tecnicamente una canzone, ma se riesco ancora a esprimermi con la voce”.

Con gli A-ha, Harket ha scritto alcune delle canzoni più brillanti del pop anni Ottanta: dall’album Hunting High and Low al successo mondiale di The Living Daylights, colonna sonora di 007. Ha affiancato alla carriera di gruppo anche quella da solista e, nel 1996, ha condotto l’Eurovision Song Contest a Oslo. Nel 1992 è stato insignito – insieme ai colleghi Magne Furuholmen e Pål Waaktaar – del titolo di cavaliere dell’Ordine Reale di Sant’Olav, per i meriti artistici ottenuti nel portare la musica norvegese sulla scena internazionale

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