Giuseppe Granieri è morto. Pioniere della cultura digitale, aveva 56 anni

È morto Giuseppe Granieri, pioniere della cultura digitale in Italia. Era nato a Potenza nel 1968. Nel 1996 aveva fondato bookcafe.net, uno dei primi siti letterari italiani che coniugava cultura e mondo digitale. Tra i più preparati osservatori delle evoluzioni del web, dalle piattaforme in embrione fino all’avvento dei social media, Granieri aveva avviato collaborazioni con testate come La Stampa, Il Sole 24 Ore e l’Espresso.

Come consulente di direzione o per l’innovazione, ha lavorato in diversi settori, dalla progettazione di musei con Carlo Rambaldi a progetti gestiti dal Ministero dello Sviluppo o aziende come Gambero Rosso. Era inoltre professore a contratto presso l’Università di Urbino Carlo Bo. Dal 2010 al 2013 è stato direttore editoriale di 40k, startup italiana che pubblica libri digitale nel mercato Usa e italiano.

Tra le sue opere più note, ci sono “Blog generation” (Laterza, 2005), “La società digitale” (Laterza, 2006) e “Umanità Accresciuta” (Laterza, 2009), che hanno spiegato, e anche anticipato, molti aspetti della vita digitale. Vent’anni fa, per esempio, Granieri parlava già di intelligenza artificiale e realtà aumentata, e raccontava con largo anticipo la trasformazione del giornalismo nell’epoca dei blog e poi della socializzazione digitale.La notizia della morte di Granieri si è diffusa rapidamente sui social media, dove ci sono tributi di tanti amici e colleghi.

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