Francesca Pascale: “Silvio Berlusconi è il padre che avrei voluto”

“Silvio Berlusconi non è stato solo un amore forte nel senso vero della parola. Rappresenta molte cose della mia vita: è stato il mio presidente, e lo è ancora, è stato anche il padre che avrei voluto”. È il ricordo di Francesca Pascale, ex compagna del Cavaliere scomparso due anni fa, ospite di Lorella Boccia a UnoMattina Weekly.

Nel rapporto con Berlusconi “ho trovato il mio equilibrio, fatto di presenza, cura, rispetto e quindi oltre all’amore del mio cuore ne ho una profonda stima”, ha detto Pascale, protagonista di un’intervista in cui si è raccontata senza filtri. Un racconto intimo e riflessivo, che ha svelato aspetti inediti del loro legame, spesso al centro dell’attenzione mediatica ma poco compreso nella sua profondità.

Francesca Pascale, classe 1985, originaria di Napoli, ha conosciuto Berlusconi nei primi anni Duemila, quando era ancora molto giovane e attiva in politica con il movimento “Silvio ci manchi”, da lei stessa fondato. Quel primo contatto, apparentemente politico, si trasformò in un rapporto personale sempre più stretto, che la portò ad affiancare l’ex premier in alcuni dei momenti più delicati e controversi della sua carriera pubblica e privata.

Nonostante la differenza d’età – tema ricorrente nel dibattito pubblico – Pascale ha sempre difeso la genuinità e l’autenticità del loro sentimento. “La nostra relazione è stata vera, vissuta nella quotidianità, fatta di piccole cose e di grandi condivisioni. Berlusconi era un uomo capace di affascinare con il suo carisma, ma anche molto attento alla dimensione affettiva”, ha spiegato durante l’intervista.

Dopo la fine della loro relazione, avvenuta nel 2020, Pascale ha mantenuto un profilo relativamente riservato, salvo alcune importanti prese di posizione in ambito sociale e civile. Impegnata attivamente nella difesa dei diritti LGBTQ+, ha sposato nel 2022 la cantante Paola Turci. La loro unione, terminata nell’estate del 2024 dopo circa du anni di matrimonio e cinque di relazione, ha rappresentato un momento simbolico per molte persone, contribuendo a tenere viva l’attenzione sui diritti civili in Italia.

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