Nastri d’argento, cinque premi a Francesca Comencini. “Diamanti” film dell’anno. Tutti i vincitori

Va a Diamanti di Ferzan Ozpetek il Nastro dell’anno assegnato dal Direttivo dei giornalisti cinematografici ma sono le donne registe che vincono alla 79esima edizione dei Nastri d’Argento che verranno consegnati lunedì 16 giugno al Maxxi di Roma: a Francesca Comencini ben cinque Nastri per Il tempo che ci vuole e a Greta Scarano con La vita da grandi il Nastro d’argento per il miglior esordio dell’anno.

Un vero trionfo per Comencini: al suo film il voto dei giornalisti cinematografici ha assegnato i Nastri per il miglior film, per la sua sceneggiatura e per i suoi interpreti Romana Maggiora Vergano che vince come migliore protagonista in ex aequo con Valeria Golino per Fuori, Fabrizio Gifuni migliore attore protagonista e per le casting director Laura Muccino (premiata anche per Le assaggiatrici di Silvio Soldini) e Sara Casani.

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Ed è al femminile anche il miglior esordio alla regia di questa 79ma edizione che tra l’altro premia, con La vita da grandi, non solo Greta Scarano, ancora un’attrice passata dietro la macchina da presa, ma anche il suo protagonista Yuri Tuci, miglior attore di commedia ex aequo con Pietro Castellitto nel ruolo di Riccardo Schicchi: Nastro d’argento per il migliore attore commedia al suo ruolo in Diva Futura, in concorso all’ultima Mostra di Venezia, storia dell’agenzia che lanciò Moana Pozzi, Eva Henger e Cicciolina immaginando che un inno alla libertà sessuale aprisse più che la strada al porno, una rivoluzione nel costume.

La vita da grandi, il trailer

E ancora un Nastro d’Argento per Fuori per le attrici non protagoniste Matilda De Angelis e Elodie, che si aggiunge al premio per Valeria Golino miglior protagonista ex aequo, nella toccante vicenda umana di Goliarda Sapienza portata sul grande schermo da Mario Martone. Attore non protagonista di quest’anno Francesco Di Leva, nel difficile ruolo del marito e padre manipolatore e violento in Familia di Francesco Costabile.

Con l’annuncio dei premi votati da oltre 90 giornalisti il tradizionale riconoscimento al Film dell’anno va a Diamanti di Ferzan Ozpetek, premiato eccezionalmente in tutte le categorie, a cominciare dalle attrici – ben 18 – che hanno avuto un Nastro speciale (guarnito per l’occasione da un simbolico ‘diamante’), agli attori, fino alle professionalità che dietro le quinte hanno reso possibile un racconto ambientato nel backstage di un set, tra i tessuti e i segreti di una sartoria teatrale.

Con i Nastri alla carriera i giornalisti festeggiano due maestri del cinema italiano come Cristina Comencini che ha regalato quest’anno le emozioni de Il treno dei bambini, dal romanzo di Viola Ardone e Marco Tullio Giordana, nell’anno del suo La vita accanto. Tra i film più votati dopo Il tempo che ci vuole, si aggiudica 3 Nastri d’argento Parthenope di Paolo Sorrentino che vince per la migliore fotografia di Daria D’Antonio, il miglior montaggio di Cristiano Travaglioli (premiato anche per Familia) e la colonna sonora di Lele Marchitelli, premi ai quali si aggiunge il prestigioso ‘Biraghi’ per i più giovani attori di successo all’interprete del film Celeste Dalla Porta, attraverso la quale Sorrentino rende omaggio alla bellezza della sua Napoli, che vince insieme allo straordinario protagonista di Familia Francesco Gheghi, premiato anche per il cameo dell’anno in Fuori di Mario Martone.

A Gabriele Mainetti la migliore regia dell’anno per La città proibita, film che ottiene il Nastro anche per il sonoro in presa diretta di Angelo Bonanni premiato anche per Hey Joe di Claudio Giovannesi.

Con Diamanti un riconoscimento corale va anche a un altro dei film più amati dell’anno: FolleMente di Paolo Genovese, migliore commedia 2025, che riceve il premio per il regista segnalando con la produzione e con Pilar Fogliati, migliore attrice di commedia, anche il cast dei protagonisti. A Paolo Genovese va inoltre il Premio Hamilton – Behind the camera, prestigioso riconoscimento nato a Los Angeles, da anni nel palmarès dei Nastri d’argento.

Nastro d’argento speciale a Luca Zingaretti per La casa degli sguardi, il suo protagonista Gianmarco Franchini premiato dalla Fondazione Nobis sempre attenta a valorizzare il talento dei giovani. Ad Andrea Segre, anche regista del film, e Marco Pettenello per Berlinguer – La grande ambizione il Nastro Siae per la sceneggiatura. Sempre in tema di scrittura il Nastro per il miglior soggetto originale è andato a Enrico Audenino e Valerio Mastandrea per Nonostante.

Infine i Nastri d’Argento assegnano una menzione speciale alla qualità de Gli immortali di Anne Riitta Ciccone. Votati dai giornalisti i Nastri d’argento a Tonino Zera per la migliore scenografia e a Massimo Cantini Parrini per i costumi entrambi per Le Déluge – Gli ultimi giorni di Maria Antonietta. Per la musica Nastro d’argento per la migliore canzone originale a Canta ancora scritta e interpretata da Arisa con le musiche di Giuseppe Barbera, dal film Il ragazzo dai pantaloni rosa di Margherita Ferri. E al giovanissimo protagonista Samuele Carrino il Premio Nuovo Imaie che va quest’anno anche a Ludovica Nasti già premiata da Nuovo Imaie per la serialità e per la prima volta alle prese, nel cinema, con la leggerezza della commedia ne La storia del Frank e della Nina di Paola Randi.

Tutti i vincitori

Film dell’anno

Diamanti di Ferzan Ozpetek

Nastri d’argento alla carriera

Cristina Comencini – Marco Tullio Giordana

Miglior film

Il tempo che ci vuole di Francesca Comencini

Miglior regia

Gabriele Mainetti per La città proibita

Miglior esordio

Greta Scarano per La vita da grandi

Miglior commedia

FolleMente di Paolo Genovese

Soggetto

Nonostante – Enrico Audenino, Valerio Mastandrea

Sceneggiatura

Il tempo che ci vuole – Francesca Comencini

Attrice protagonista (ex aequo)

Valeria Golino – Fuori

Romana Maggiora Vergano – Il tempo che ci vuole

Attore protagonista

Fabrizio Gifuni – Il tempo che ci vuole

Attrice non protagonista

Matilda De Angelis, Elodie – Fuori

Attore non protagonista

Francesco Di Leva – Familia

Attrice commedia

Pilar Fogliati – FolleMente

Attore commedia (ex aequo)

Pietro Castellitto – Diva futura

Yuri Tuci – La vita da grandi

Casting director

Laura Muccino – Le assaggiatrici

e con Sara Casani – Il tempo che ci vuole

Fotografia

Daria D’Antonio – Parthenope

Scenografia

Tonino Zera – Le déluge – Gli ultimi giorni di Maria Antonietta

Costumi

Massimo Cantini Parrini – Le déluge – Gli ultimi giorni di Maria Antonietta

Montaggio

Cristiano Travaglioli – Familia, Parthenope

Sonoro

Angelo Bonanni – Hey Joe, La città proibita

Colonna sonora

Lele Marchitelli – Parthenope

Canzone originale

Canta ancora – Il ragazzo dai pantaloni rosa

interpretata da Arisa, testi di Arisa, musiche di Giuseppe Barbera

Premi speciali

Nastro d’argento speciale

Luca Zingaretti – La casa degli sguardi

Nastro d’argento Siae per la sceneggiatura

Andrea Segre e Marco Pettenello – Berlinguer – La grande ambizione

Premio Bnl Bnp Paribas

Familia di Francesco Costabile

Premi Guglielmo Biraghi

Celeste Dalla Porta – Parthenope

Francesco Gheghi – Familia

Premio Graziella Bonacchi

Rachele Potrich – Vermiglio

Premio Nastri d’argento – Fondazione Claudio Nobis

Gianmarco Franchini

Premio Nastri d’argento – Nuovo Imaie

Ludovica Nasti – La storia del Frank e della Nina

Samuele Carrino – Il ragazzo dai pantaloni rosa

Premio Nino Manfredi

Barbara Ronchi

Nastri d’argento Hamilton Behind the Camera

Paolo Genovese – FolleMente

Cameo dell’anno

Francesco Gheghi – Fuori

Menzione speciale

Anne Riitta Ciccone – Gli immortali

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