Gruppo d’Amico: 10 navi, oltre 5mila tonnellate di CO2 risparmiate in 2 anni
Il gruppo d’Amico ha risparmiato oltre 5.200 tonnellate di C02 in meno di due anni grazie a una serie di interventi di efficientamento energetico su dieci navi della propria flotta. Un risultato certificato dal rilascio di crediti di carbonio “Gold Standard”, ottenuti nell’ambito di un progetto innovativo avviato nel 2022 e ora riconosciuto a livello internazionale. L’iniziativa, sviluppata con il supporto tecnico e strategico di The FReMCo Group e la verifica di Rina, rappresenta il primo caso nel trasporto marittimo ad aver generato crediti secondo la metodologia “Retrofit Energy Efficiency Measures in Shipping”, uno standard rigoroso che garantisce riduzioni credibili e misurabili delle emissioni di gas serra.
Le navi coinvolte — 4 bulk carrier e 6 product tanker — hanno beneficiato di una combinazione di misure tecnologiche, tra cui Propeller boss cap fin (Pbcf), Eco Nozzles e pulizia periodica dell’elica. Il progetto, monitorato dal 2022 al 2024, stima ulteriori risparmi fino a 13.500 tonnellate di CO2 entro il 2027, data di conclusione del primo ciclo di accredito. “Fin dall’inizio abbiamo creduto nel valore tecnico e ambientale di questo progetto, investendo in una serie di interventi mirati per migliorare l’efficienza energetica della nostra flotta”, dichiara Cesare D’Apì, direttore tecnico del gruppo d’Amico. “I risultati non sono semplici stime, ma dati misurati con precisione e ora certificati secondo i più alti standard. È la dimostrazione che la transizione energetica nello shipping è possibile e concreta”.
I crediti ottenuti non sono associati ad alcun impegno nazionale, in quanto le navi operano esclusivamente in acque internazionali e non rientrano nei Nationally determined contributions (Ndc) degli Stati. Il progetto, classificato come “micro-scala” sia dal Gold Standard che dalle Nazioni Unite, ha seguito un processo di validazione indipendente condotto da SustainCert, con l’obiettivo di garantire massima trasparenza e tracciabilità. Tra le tecnologie adottate figurano anche la pittura siliconica delle eliche, l’utilizzo di vernici a bassa rugosità, sistemi di power limitation, l’installazione di luci Led e altri dispositivi di retrofit che migliorano l’efficienza senza alterare le operazioni.
Margaret Kim, ceo di Gold Standard, definisce il progetto “un passo significativo verso la decarbonizzazione del settore marittimo”, sottolineando “l’importanza di sistemi di certificazione affidabili”. Anche Alison Morris, presidente di FReMCo, promuove l’iniziativa: “Sempre più aziende cercano soluzioni per ridurre le emissioni Scope 3. I crediti di d’Amico sono perfettamente in linea con questa tendenza”.
Il progetto contribuisce anche a tre Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sdg) delle Nazioni Unite: il 13 (Azione per il clima), il 12 (Consumo e produzione responsabili) e il 4 (Istruzione di qualità), grazie anche alle attività di sensibilizzazione promosse dal gruppo sul tema dell’efficienza energetica nel settore marittimo. Il dipartimento performance and decarbonization di d’Amico, guidato da Luigi Mennella, ha avuto un ruolo chiave nella raccolta e validazione dei dati: “Il nostro lavoro è stato fondamentale per garantire l’affidabilità tecnica e scientifica del progetto”, commenta Mennella.
Mattia Ferrachiatto, head of carbon di Brs Shipbrokers, partner dell’iniziativa, evidenzia il valore strategico del risultato: “Questo progetto dimostra che sostenibilità e competitività non sono in contrasto. Abbiamo supportato diversi armatori nell’identificare strumenti internazionali in grado di generare valore economico e ambientale”. Infine, Konstantin Rachev, senior lead auditor di Rina, conclude: “Durante la fase di verifica non è stata emessa alcuna richiesta di azione correttiva. È un risultato raro, che riflette l’impegno e la serietà del Gruppo d’Amico”.
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