Food & Beverage: gli italiani scelgono il cashless

Digital batte cash 2 a 1, almeno in materia di pagamenti di cibo e bevande. Quando si tratta di pagare il conto del bar o della pizzeria, del takeaway o dell’home delivery, il 67% degli italiani prediligerebbe ormai bancomat, carta di credito, app, wallet o soluzioni smart rispetto al contante, appannaggio ormai solo di una persona su tre. A rilevarlo uno studio condotto da OnePoll per conto dello specialista globale nei pagamenti digitali e nella finanza integrata Adyen che ha coinvolto tra il 9 e il 13 maggio un campione di mille italiani dai 18 anni d’età in su. In particolare, regina dei pagamenti cashless sarebbe ancora la carta di debito/credito ma wallet come Apple pay e Google pay sarebbero in rapida ascesa.

Motivazione determinante ai fini dell’adozione di strumenti digitali per il pagamento di cibo e bevande sarebbe la rapidità della transazione, indicata dal 26% degli intervistati, preceduta solo dalla facilità d’uso con il 29%. A dispetto del boom dei pagamenti cashless, peraltro, il contatto umano resterebbe elemento chiave per la ‘customer satisfaction’: il 61% dei rispondenti – over 45 anni e giovanissimi, in primis – preferisce ancora pagare in cassa con un operatore. Collegati ai programmi di fedeltà e apprezzati dal 39% del campione con un picco nella fascia 25-34 anni (52%), gli sconti risultano essere, a loro volta, l’incentivo più efficace per accelerare ulteriormente la transizione verso il digitale. Il cashback convincerebbe soprattutto la fascia 35-44 anni (36%) mentre la raccolta punti (indicata dal 25% del campione), otterrebbe i maggiori consensi tra i 18-24enni (37%). La dematerializzazione del contante, infine, non poteva ‘risparmiare’ le mance: pur rimanendo prevalentemente in contante (52% del campione), la loro versione digitale verrebbe utilizzata ormai da quasi 4 italiani su 10 (37%). Non serve il resto.

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