Le acrobazie veneziane di Finzi Pasca
È la specialità del regista svizzero Daniele Finzi Pasca: fin dai due lavori con il Cirque du soleil e le tre cerimonie olimpiche, racconta — senza parole — storie e avventure con molti colpi di scena e effetti speciali, per cui si vedono volare sirene, palombari che nuotano nel cielo, bagnanti che passeggiano serenamente in fondo al mare, conchiglie che respirano. Proprio come accade in Titizé — A venetian dream, spettacolo esemplare del teatro di Finzi Pasca: ufficialmente è dedicato a Venezia e ai suoi caratteristici souvenir, maschere, merletti, i ponti, la poesia della laguna; ma quello che conta è il linguaggio misto, che agisce in scena.
Teatro acrobatico, commedia dell’arte, clowneria, danza, musica, dieci straordinari interpreti compongono un sogno a occhi aperti, che ha il doppio gusto di un gioco infantile da adulti, dove lasciarsi andare al piacere di rendere reali illusioni e di incantare con l’ironia, le abilità vocali controtenorili o i fantasiosi costumi di Giovanna Buzzi. Non per niente ha già totalizzato 50 mila spettatori. Realizzato con il Teatro del Veneto e i dieci acrobati-attori della Compagnia Finzi Pasca, in partnership con Gli ipocriti Melina Balsamo, dopo essere stato applaudito agli Arcimboldi di Milano e al Campania Festival torna al Teatro Goldoni di Venezia dal 9 luglio dove resterà tutta l’estate, fino a settembre. E se non è una favola questa…
Titizé. A venetian dream
Regia di Daniele Finzi Pasca

Voto: tre stelle su cinque
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