Bei: 7,9 miliardi di euro nel 2024 per 102 progetti sostenibili nel mondo
La Banca europea per gli investimenti (Bei) ha firmato nel 2024 contratti per 7,9 miliardi di euro destinati a 102 progetti nei Paesi partner fuori dall’Ue, con il 60% delle risorse dedicate a interventi per clima e ambiente. E quanto emerge dal rapporto “Global Impact 2024”, che analizza le attività internazionali della Bei.
Una quota significativa, pari a 6,7 miliardi, rientra nell’ambizioso piano Global Gateway lanciato dall’Ue per rafforzare connessioni sostenibili e strategiche con il resto del mondo. L’obiettivo del Gateway è mobilitare 300 miliardi entro il 2027 e la Bei intende coprirne circa un terzo.
Tra i risultati attesi dai progetti firmati quest’anno: 7,1 milioni di famiglie con accesso a elettricità pulita, 1,8 milioni di persone servite con acqua potabile sicura, 800.000 posti di lavoro sostenuti nelle Pmi e oltre 600.000 persone con servizi sanitari migliorati. L’impatto atteso in termini di riduzione di CO2 è stimato in oltre 2 milioni di tonnellate all’anno, con più di 15.000 GWh/anno di energia da fonti rinnovabili generata grazie ai progetti finanziati.

La Bei ha destinato circa 28% dei fondi a iniziative con contributi rilevanti per la parità di genere, confermando la volontà di allinearsi con gli obiettivi di sviluppo sostenibile (Sdg) delle Nazioni Unite.
Il sostegno all’Ucraina resta una priorità assoluta: dal 2022 la Bei ha erogato più di 2,2 miliardi di euro per sostenere la ricostruzione di scuole, ospedali, reti idriche e riscaldamento. Nel 2024 ha firmato ulteriori 266 milioni di nuovi contratti e approvato l’Energy Rescue Plan da 600 milioni. La banca ha anche lanciato pacchetti di finanziamento dedicati al settore privato per garantire liquidità alle Pmi ucraine e sostenere il commercio con l’Ue.
A livello geografico, la strategia Bei Global si articola in interventi calibrati sulle esigenze delle diverse aree: 1,3 miliardi per i Balcani e l’Europa orientale (trasporti, energia, preparazione all’adesione), 1,5 miliardi nell’area Mediterranea (con la ricostruzione post-terremoto in Marocco e investimenti in Tunisia), 2,1 miliardi in Africa subsahariana (metà dei quali su progetti legati a clima e ambiente) e 2,5 miliardi tra America Latina, Caraibi, Asia e Pacifico, con focus su rinnovabili, idrogeno verde e infrastrutture digitali.
Condividi questo contenuto: