Covid, cresce la variante Stratus. Tra i sintomi la raucedine

Il virus del Covid non si fa impressionare dal caldo e torna a far parlare di sé. Si fa largo una nuova variante: si chiama Xfg ed è stata ribattezzata Stratus dagli esperti. Ha già soppiantando Nimbus. Ritenuto più abile a eludere gli anticorpi, il nuovo lignaggio sempre più diffuso in Europa e nel Sudest, ed è monitorato attentamente dall’Oms, che ha già prodotto una valutazione del rischio (al momento basso) legata alla sua diffusione. Circolerà in estate e tra i sintomi segnalati, ne spicca soprattutto uno, non “convenzionale”: la raucedine. Ma non è l’unico.

L’ultimo report del Ministero della Salute sul Covid parla di 305 contagi e 2 morti dal 19 al 25 giugno. L’Oms sta già lavorando su questa nuova variante e con il Technical Advisory Group sull’evoluzione del virus (Tag-Ve) ha realizzato la prima valutazione del rischio- Per fortuna al momento è stato valutato “basso a livello globale”. L’unico modo per fare prevenzione resta l’immunizzazione. La premessa dell’Oms è che “si prevede che i vaccini Covid attualmente approvati rimangano efficaci contro questa variante” per proteggere dalla “malattia sintomatica e grave”. Intanto, fa sapere l’Oms, diversi Paesi nella regione del Sudest asiatico hanno segnalato un aumento simultaneo di nuovi casi e ricoveri, nelle aree dove XFG è stata ampiamente rilevata. Comunque finora non risulta che questa variante porti a malattie più gravi o decessi rispetto ad altre in circolazione.

L’identikit di Stratus

L’Oms ha realizzato anche un “identikit” di Stratus. Si tratta di un ricombinante (c’è chi le chiama varianti ‘Frankenstein’) dei lignaggi LF.7 e LP.8.1.2. Il primo campione raccolto il 27 gennaio 2025. XFG è dal 25 giugno una delle 7 Vum monitorate dall’Oms. Confrontandola con JN.1 e con Nimbus, che attualmente è la variante dominante, “è possibile identificare profili di mutazioni distinti nella proteina Spike”. Fra le mutazioni di Stratus ce ne sono alcune specifiche che, secondo quanto dimostrato dai ricercatori, “migliorano l’elusione degli anticorpi”, si segnala nel documento Oms. Quindi sulla carta questa nuova variante potrebbe essere più in grado di eludere il sistema immunitario. Ma al momento non ha un profilo particolarmente problematico.

I sintomi

È in India che Stratus si è imposta presto come variante dominante: qui Nimbus, infatti, è rimasta molto rara. I medici indiani, secondo quanto riportano i media locali, hanno evidenziato un sintomo che sembra caratterizzare maggiormente queste nuove varianti, tra cui appunto Stratus, sia la raucedine. Infatti, una delle caratteristiche più sorprendenti dell’attuale ondata Covid nel Paese asiatico è la frequente segnalazione di voce roca tra i pazienti. A differenza delle ondate del passato in cui la perdita di gusto e olfatto erano i segni distintivi dell’infezione, ora i malati lamentano tosse secca, irritazione e mal di gola, insieme appunto alla raucedine.

Un’osservazione simile arriva dal Regno Unito, dove sta circolando in particolare Nimbus: si riporta che un sintomo chiave che potrebbe indicare il contagio da Covid è un forte mal di gola, come la sensazione di una lama di rasoio e un dolore molto intenso quando si deglutisce, spesso localizzato nella parte posteriore della gola. Altri sintomi comuni, sono stanchezza, tosse lieve, febbre, dolori muscolari e congestione, stante l’elevata variabilità delle manifestazioni Covid.

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