L’India, dal 2023 il Paese più popoloso del mondo (un miliardo, 429 milioni abitanti), ha intensificato la sua campagna per ospitare i Giochi olimpici e paralimpici estivi del 2036, in seguito ai colloqui ad alto livello con il Cio che si sono tenuti a Losanna. Tutto questo nell’ambito del processo di “dialogo continuo”voluto dalla nuova dirigenza, Kirsty Coventry in testa. Una delegazione guidata dal presidente dell’Associazione Olimpica Indiana, PT Usha, e dal Ministro dello Sport del Gujarat, Harsh Sanghavi, ha illustrato la posizione del Paese durante l’incontro. Ahmedabad, la metropoli più grande del Gujarat (oltre 8 milioni di abitanti), è stata proposta come città ospitante per candidatura indiana, formalizzata nell’ottobre dello scorso anno con la presentazione di una lettera d’intenti al Cio. L’India ha già presentato anche la candidatura per ospitare i Giochi del Commonwealth del 2030, sempre nella stessa città.

La visita faceva parte del processo di “Dialogo Continuo” del Cio, una fase iniziale di discussioni non vincolanti con le parti interessate. Sebbene non fosse presente a Losanna, Nita Ambani, membro Cio, filantropa miliardaria e direttrice di Reliance Industries ha svolto un ruolo chiave nel promuovere la candidatura olimpica del suo Paese. La sua influenza negli ambienti olimpici è stata considerata una risorsa fondamentale, in particolare durante la presidenza di Thomas Bach. La candidatura dell’India, che ha il pieno appoggio del Premier Modi, rimane una delle più importanti in un panorama già affollato. Tra le altre città, o Paesi in lizza, figurano infatti Nusantara (Indonesia), Istanbul (Turchia), Doha (Qatar), Riad (Arabia Saudita), Budapest (Ungheria). Qualche altra città, anche europea, si potrebbe aggiungere più avanti. Il Cio ha tempo per decidere. La Germania invece è ancora indecisa se puntare sul 2036 o sul 2040. Si pensa ad un referendum popolare dopo che negli anni passati c’erano state non poche bocciature.