FdI apre lo sportello per uomini maltrattati e gli hater attaccano la senatrice dem Valente
Lo sportello di ascolto per uomini maltrattati aperto nel VI municipio, l’unico della Capitale a guida centrodestra, continua a far discutere. Questa volta a suon di esposti e accuse di “istigazione all’odio” rivolte alla senatrice del Pd Valeria Valente. L’ex presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere ha infatti duramente criticato l’iniziativa inaugurata nel territorio governato da Nicola Franco (FdI).
Uno sportello nato da una delibera in cui si parla tanto di stalking quanto di alienazione parentale ai danni dei padri separati cui le ex mogli vieterebbero di vedere i figli. Una presunta sindrome che per la comunità scientifica internazionale non esiste e che però nella delibera viene citata espressamente.
Il VI municipio a guida centrodestra è lo stesso in cui la maggioranza si è spaccata per un atto che chiedeva più consultori e che ha promosso nelle sue sedi istituzionali una raccolta firme per obbligare le donne che vogliono abortire ad ascoltare il cuore che batte del feto e che ha provato a portare in consiglio una mozione anti-aborto. Certo, di prossima inaugurazione è anche un centro antiviolenza dedicato alle donne, ma i precedenti rimangono.
La senatrice Valente, in un post sui social, ha definito l’ultima novità dello sportello per uomini maltrattati “un attacco alle donne”, soprattutto perché “di fatto propone, ancora una volta, una visione mistificante della realtà, alimentando una narrazione distorta e falsa: che esiste solo una violenza neutra e che non esiste una violenza specifica e diversa, che è quella agita dagli uomini nei confronti delle donne”. Infine, ha aggiunto l’esponente dem, “la violenza fondata sulla cultura del possesso e del controllo deve essere chiamata con il suo vero e unico nome: violenza maschile contro le donne”.
Sotto al suo post sono piovuti commenti critici da parte di diversi uomini, ma soprattutto l’avvocato Angelo Pisani ha deciso di presentare un esposto alla Procura di Napoli per “istigazione all’odio o alla discriminazione – omofobia, abuso della funzione pubblica, diffamazione aggravata ai danni di soggetti vulnerabili e associazioni”, come lui stesso ha scritto sui social diffondendo il contenuto dell’esposto. Pisani è l’ideatore del progetto “1523 contro la violenza sugli uomini”.
Alla notizia della denuncia, si è alzata la levata di scudi in sua difesa: “Con un’intimidazione nei confronti della senatrice Valeria Valente, qualcuno intende negare quanto abbiamo imparato sulla nostra pelle di donne e di uomini in questi anni e cioè che la violenza maschile contro le donne non è una violenza comune e che negarne la specificità è un attacco a tutto quanto abbiamo conquistato e costruito, come società, in questi anni”, hanno commentato i componenti del gruppo Pd in commissione parlamentare sul Femminicidio e violenza Cecilia D’Elia, Sara Ferrari, Antonella Forattini, Valentina Ghio, Filippo Sensi.
“Siamo con te Valeria, andiamo avanti nelle nostre battaglie per difendere le donne dalla violenza maschile e bene hai fatto a criticare la ridicola iniziativa di uno sportello per uomini maltrattati – ha aggiunto la capogruppo di Avs alla Camera Luana Zanella – L’esposto contro di te è una vigliaccata che non fermerà né te né nessuna di noi”.
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