Epstein, per l’Fbi non ci sono prove di ricatti sessuali: “Niente liste di clienti, si è suicidato”

Per il Dipartimento di Giustizia Usa e l’Fbi non ci sono prove che Jeffrey Epstein, finanziere condannato per reati sessuali, abbia ricattato personaggi potenti, tenuto una “lista di clienti” o sia stato assassinato durante la sua breve permanenza nel carcere di Manhattan. L’amministrazione americana sta per diffondere un video, sia in versione grezza che “migliorata”, presentandolo come riscontro del fatto che nessuno sarebbe entrato nell’area della prigione di Manhattan dove Epstein era detenuto la notte in cui morì nel 2019. Il video, dunque, confermerebbe la conclusione del medico legale secondo cui Epstein si è suicidato. “È l’unica persona lì dentro e l’unica che ne esce. Si vede”, ha dichiarato il vicedirettore dell’FBI Dan Bongino a fine maggio.

Le conclusioni del medico legale furono contestate dalla famiglia sopravvissuta di Epstein, che si rivolse a un medico legale di parte il quale, in base alle prove, stabilì che l’omicidio era molto più probabile. Ma il promemoria di due pagine, visionato e riportato da Axios, costituisce il primo documento in cui l’amministrazione Trump contraddice ufficialmente le teorie del complotto sulle attività di Epstein e sulla sua morte.

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