Chi era Felix Baumgartner: il lancio dalla stratosfera e la ricerca di imprese estreme
Uno dei più audaci pionieri dell’avventura estrema, una figura scolpita nel mito della conquista umana dei limiti, quella di Felix Baumgartner, morto all’età di 56 anni per un malore sul parapendio. Ma soprattutto, il protagonista di un salto indimenticabile da 39 mila metri.
Gli inizi: dal paracadutismo al base jumping
Nato a Salisburgo nel 1969, iniziò a lanciarsi col paracadute a soli 16 anni e presto entrò nell’esercito austriaco, dove affinò la sua bravura nei voli e nelle acrobazie aeree. Fin da giovane Baumgartner era attratto dal rischio e dalla sfida. Negli anni ’90 decollò nel panorama mondiale dei base jumpers, lanciandosi da icone come le Petronas Towers e la statua di Cristo Redentore a Rio. Fu anche il primo a planare sopra il Canale della Manica in caduta libera con una vela alare.
Morto Baumgartner: nei suoi video una vita a moltissimi metri sopra il cielo, fino all’ultimo
Il salto dalla stratosfera
La sua impresa più celebre fu senza dubbio il salto dalla stratosfera, a 38.969 metri, sopra il deserto del New Mexico del 14 ottobre 2012. In quell’evento globale, trasmesso in diretta, raggiunse una velocità supersonica di circa 1.357 km/h (Mach 1.25), stabilendo tre record mondiali: altezza di uscita, velocità di caduta e durata del volo in caduta libera. E superando per primo in caduta libera la velocità del suono. Il progetto Red Bull Stratos fu il frutto di anni di preparazione meticolosa, superamento della claustrofobia indotta dalla tuta pressurizzata e lavoro con psicologi e ingegneri, incluso il veterano Joe Kittinger.
Il salto dalla stratosfera come l’ha visto Baumgartner
Carisma e impatto mediatico
Baumgartner divenne un’icona globale: dai rally alla 24 Ore del Nürburgring su una Audi R8 LMS, ha inseguito ogni tipo di sfida che rappresentasse l’essenza dell’adrenalina estrema: “Il mio eroe era Neil Armstrong. Sono sempre stato interessato a cose che a detta di tutti erano impossibili: mi son sempre chiesto se qualcosa è impossibile perché è davvero fuori dalla nostra portata, o se è impossibile solo perché pensiamo che lo sia”. Negli ultimi anni ha vissuto prevalentemente tra Svizzera e Italia, insieme alla compagna Mihaela Radulescu.
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