Stellantis, consegne mondiali in calo. I primi effetti dei dazi valgono 300 milioni
MILANO – Pesa l’effetto della guerra commerciale su Stellantis. Nel secondo trimestre 2025 la casa italo-francese ha effettuato a livello mondiale 1,4 milioni di consegne, con un calo del 6% rispetto all’anno precedente. Il management punta il dito contro “le pause di produzione legate alle imposizioni dei dazi nordamericani”. Proprio a causa delle tariffe e della “perdita di produzione già programmata legata all’attuazione del piano di risposta dell’azienda”, Stellantis stima un maggior esborso di 300 milioni.
A questo, si aggiunge un impatto ridotto, ma negativo, della transizione dei prodotti nell’Europa allargata, dove diversi importanti modelli sono in fase di accelerazione dopo i recenti lanci, oppure in attesa di avvii di produzione previsti per la seconda metà del 2025. In Borsa il titolo parte pesante, in calo del 3% a 7,67 euro.
Stellantis, l’assemblea ratifica la nomina dell’ad Antonio Filosa
Ricavi semestrali stimati a 74,3 miliardi
Per l’intero semestre, Stellantis stima di raggiungere ricavi globali pari a 74,3 miliardi di euro e perdite nette per 2,3 miliardi, mentre il risultato operativo rettificato risulta positivo per 0,5 miliardi.
La pubblicazione dei dati preliminari ha colto di sorpresa il mercato, dato che l’appuntamento della semestrale era in agenda per il 29 luglio. In assenza di una guidance finanziaria, sospesa dall’azienda il 30 aprile 2025, le previsioni degli analisti finanziari costituiscono attualmente il parametro principale per le aspettative dei mercati. Il gruppo, guidato dal neo ceo Antonio Filosa, ha deciso di pubblicare i preliminari per “colmare la differenza tra le previsioni degli analisti e la performance dell’azienda per il periodo”.
Ostermann (cfo): “Numeri sotto il nostro potenziale”
Parlando agli analisti, il cfo Doug Ostermann ha definito i risultati del primo semestre “chiaramente molto al di sotto del potenziale” del gruppo. “Abbiamo ancora molto lavoro da fare per poter progredire nella ripresa commerciale”, aggiunge il manager, precisando che “dal punto di vista direzionale ci sono stati passi avanti rispetto alla seconda metà dello scorso anno”.
Stellantis interrompe il programma sull’idrogeno. “Non ci sono le colonnine di ricarica”
Male Nord America ed Europa
A livello geografico, nei tre mesi chiusi il 30 giugno 2025 in Nord America le consegne sono diminuite di circa 109 mila unità rispetto allo stesso periodo del 2024, con un calo del 25% su base annua, per diversi fattori che includono “la riduzione della produzione e delle spedizioni di veicoli importati, maggiormente colpiti dai dazi e delle minori vendite alle flotte aziendali”. In Europa sono scese a circa 50 mila unità (-6% anno su anno), principalmente a causa dei fattori di transizione dei prodotti.
Nelle altre regioni, Stellantis ha aumentato le consegne del 22% a complessivamente 71 mila unità, grazie soprattutto al balso del 30% in Medio Oriente e Africa e del 20% in Sud America. Infine, continua a detenere la leadership in Sud America, con un aumento di 43 mila unità su base annua, beneficiando della crescita del settore, soprattutto in Argentina e Brasile.
Condividi questo contenuto: