Sarabanda su Canale 5: le cinque cose da sapere sul programma (e su Enrico Papi)
Saranno anche passati quasi trent’anni da quei “Enrico, la indovino con una” tipici della trasmissione, ma a Sarabanda la “mooseca” non si è ancora fermata: da questa sera, lunedì 21 luglio, infatti, debutta nel preserale di Canale 5 una nuova edizione del game show, senza vip o celebrità, ancora una volta con la conduzione di Enrico Papi.
Sarabanda, come è nato (e come era finito) il programma
Nato nel 1997, dopo un iniziale – e non molto fortunato – esordio come programma di varietà, Sarabanda si è poi trasformato in quel gioco musicale a premi che tutti hanno imparato a conoscere negli anni. Ispirato dall’americano Name that tune (format peraltro poi ripreso tale e quale anche in Italia e affidato sempre a Papi), dal ’97 al 2005 Sarabanda è stato una presenza fissa su Italia 1, raggiungendo un successo strepitoso ed entrando di diritto nella cultura pop. Poi il declino e la chiusura, un breve revival nel 2009 con Teo Mamucari e Belen Rodriguez, uno speciale nel 2017 con gli indimenticati campioni degli anni d’oro (come l’uomo gatto, Coccinella, Valentina, la professora, Tiramisù) e, infine, quello che sembrava l’oblio.
Enrico Papi: “Torno con Sarabanda per far sorridere”
Celebrity, il ritorno che convince
Ed ecco allora il grande ritorno: dal 25 maggio al 20 luglio 2025 Sarabanda viene riconsegnato al suo legittimo proprietario Papi e riproposto in una versione Celebrity in prima serata su Italia 1, riaccendendo l’interesse per la trasmissione al punto da farla ufficialmente tornare nel suo vecchio format (ovviamente aggiornato) e nella sua vecchia fascia serale a partire dal 21 luglio, stavolta però su Canale 5.
Sarabanda, come funziona il gioco
Così, a partire dalle 18.45, la nuova edizione di Sarabanda vedrà cinque concorrenti sfidarsi a colpi di note e memoria musicale attraverso vari giochi, ora come allora. Torneranno i segmenti “Playlist” nei quali indovinare il titolo della canzone prima degli avversari, “Pentagramma” in cui si giocherà con le frasi più conosciute e amate del patrimonio canoro italiano, ma anche l’“Asta musicale” dove si punterà tutto su una sola nota e su un indovinello per riconoscere il brano. Infine, l’emblematico “7×30” divenuto simbolo della trasmissione, il gioco finale in cui indovinare sette brani in trenta secondi.
L’Uomo gatto di Sarabanda si è sposato
Enrico Papi, da Fantastico al gossip dell’acchiappavip
Dopo trent’anni il quiz è pronto a far cantare gli spettatori con la sua inconfondibile miscela di musica, gioco e spettacolo. Ed è pronto a raggiungere l’obiettivo anche il conduttore Enrico Papi, 60 anni tondi lo scorso 3 giugno. Dopo gli esordi su Rai 1 a Fantastico Bis con Giancarlo Magalli nel 1988 e a Unomattina nel 1990, La banda dello Zecchino d’oro del 1992 lo avvicina definitivamente al mondo della musica, sua passione approfondita negli anni giovanili con lo studio di canto e pianoforte. Poi cronaca rosa con la rubrica Chiacchiere a Italia sera sempre su Rai 1 nel 1995, che lo fa diventare un paparazzo e gli fa guadagnare il soprannome di “acchiappavip”, prima del trasferimento a Mediaset con la rubrica di gossip Papi quotidiani su Canale 5, Tutti in piazza con Gerry Scotti e Alba Parietti e il ruolo di inviato per Verissimo di Cristina Parodi.
Per arrivare infine a Sarabanda, che l’ha consacrato nel firmamento dei conduttori. “Sarabanda è un format che all’inizio della mia carriera ho costruito e modellato su di me, sulla mia passione per la musica e per il gioco, sul mio carattere, sul mio modo di essere e di esprimermi – aveva dichiarato qualche tempo fa – a volte ci sono programmi che diventano parte integrante di te”.
“Sarabanda Celebrity”, il ritorno di Enrico Papi tra nostalgia e tv di risulta
Ma anche Beato tra le donne, il Festival di Sanremo 2001 con Raffaella Carrà, Matricole & meteore, Il gioco dei 9, La pupa e il secchione, La ruota della fortuna (un altro show che ha avuto un recente revival), Guess my age, Italia’s got talent e Scherzi a parte, perché la carriera di Papi è lunga (quasi quarant’anni), sebbene il suo aspetto sia sempre quello di un ragazzino.
Papi: “La musica è nella nostra vita”
Un ragazzino che riesce a stare costantemente al passo con i tempi, proprio come la sua Sarabanda: “Il gioco per me rappresenta innanzitutto un modo per festeggiare – le sue parole – Sarabanda è un programma che mi ha dato la notorietà e la possibilità di farmi conoscere da un vasto pubblico e, allo stesso tempo, di dimostrare che questo è un format ancora riconoscibile e attuale grazie a tre elementi: il primo è la musica, che è presente nella vita di tutti i giorni e di tutti noi, è la nostra linfa vitale. Il secondo elemento è il gioco, un gioco semplice che prevede una sola domanda: qual è il titolo della canzone?, e quindi interattivo anche per chi lo guarda da casa. Infine, il terzo è la spensieratezza. Io sono così, con il mio carattere, e ho voglia di far giocare il pubblico da casa e farlo anche sorridere”.
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