Turismo, cresce il movimento outdoor
Cresce il desiderio di natura e libertà e monta il turismo outdoor. La percentuale di italiani che hanno in previsione una vacanza all’aria aperta passa, infatti, dal 15% del 2023 al 23% del 2025 e, trainata in primis dal boom registrato da agriturismi e villaggi turistici, sfiora ormai un quarto del mercato. A rilevarlo uno studio condotto nel mese di giugno 2025 da Istituto Piepoli per conto dello specialista dell’ospitalità ‘en plein air’ Human Company che ha coinvolto un campione rappresentativo di oltre 2.500 persone dai18 anni d’età in su.
Se, a livello di destinazione, il mare continua a raccogliere il 55% delle preferenze degli amanti dell’outdoor, davanti a montagna (18%) e città d’arte (16%), in termini di ‘esperienza’ le scelte dei viaggiatori ‘open air’ si orientano sempre più verso vacanze enogastronomiche (12%), itinerari ‘slow’ (7%), attività sportive (5%) e, perfino, viaggi a carattere religioso (2%). Il mese prediletto dai viaggiatori outdoor per andare in vacanza è, a sua volta, agosto (37%) seguito da luglio (34%). Complici considerazioni di carattere economico (34%), preoccupazioni legate ai rischi di sovraffollamento (28%) e previsioni meteo favorevoli (36%), i mesi di settembre (27%) e giugno (19%) registrano aumenti di presenze rispetto al 2024 nell’ordine dell’8% e del 5%. Con il 15% di consensi, la Puglia guida, invece, la classifica regionale, precedendo Toscana (13%) e Calabria (12%).
Aumenta, infine, anche la spesa media attesa per le vacanze outdoor che passa da 2.000 euro del 2024 a 2.700 euro del 2025 (+35%), ben al di sopra del budget generale, stimato in circa 1.950 euro. A conferma di una connotazione sempre più premium assunta ormai dal turismo all’aria aperta.
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