Milano-Cortina 2026, impianti sportivi pronti. Ora la volata finale

Mancano solo 188 giorni alle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026, inaugurazione a San Siro. La volata finale con il massimo impegno della Fondazione olimpica, presidente Giovanni Malagò, che si occupa della parte organizzativa.

Nei prossimi giorni, intanto, la Società Infrastrutture Milano Cortina (Simico) pubblicherà un nuovo aggiornamento della piattaforma “Open Milano Cortina 2026”, corredato da note metodologiche “per offrire una lettura più chiara, completa e trasparente dello stato di avanzamento del piano delle Opere Olimpiche. L’aggiornamento, predisposto dopo un breve ‘iato tecnico’, vuole “migliorare la fruibilità e l’accessibilità dei dati per i cittadini, rendendo più agevole la comprensione dell’articolato sistema infrastrutturale connesso all’organizzazione dei Giochi”.

Tra i principali elementi “che emergeranno, si conferma un dato fondamentale: tutte le opere sportive previste dal Piano saranno completate entro l’inizio delle Olimpiadi invernali del 2026”, sottolinea Simico che dice così di proseguire “nel proprio impegno per garantire la massima trasparenza ed alti standard di condivisione delle informazioni in vista dell’evento iridato”. Nessun problema, quindi, si potrà gareggiare, nessun rischio di spostamento delle gare come successo già a Baselga di Pinè, con il pattinaggio di velocità trasferito alla Fiera di Rho. La Società Pizzarotti di Parma, che ha vinto il bando, sta completando l’opera della pista di bob di Cortina, impresa che sembrava quasi impossibile tempo fa. Il Palasport di Santa Giulia a Milano ospiterà uno degli eventi più attesi, soprattutto in Usa, l’hockey su ghiaccio con i campioni della Nhl.

Anche gli altri impianti sportivi, piste incluse, saranno pronti e collaudati dalle varie Federazioni internazionali. Il Cio ora ha fiducia nell’Italia e in chi organizza, dopo non pochi dubbi iniziali. E’ arrivato anche un altro sponsor olimpico, Fincantieri, e un ruolo importante lo ha avuto il manager Malagò nella ricerca di risorse, quantomai necessarie. Il governo, sotto la regia di Abodi cui spetta la delega olimpica, ha fatto la sua parte e la farà anche dopo quando andrà chiuso il bilancio. La vendita dei biglietti pare vada bene, soprattutto in alcune Nazioni, anche se adesso ci vorrà il rush finale in Italia. Insomma, dopo una partenza lenta e piena di problemi (inutile dare sempre al Covid…), ora la macchina olimpica sta marciando a pieno ritmo. Certo, alcune opere infrastrutturali (strade, eccetera) non saranno pronte per i Giochi: verranno completate solo più avanti, fra qualche anno. Ma questo era facilmente prevedibile, siamo in Italia no? Qualche disagio quindi nei trasporti a febbraio 2026, va pur messo nel conto.

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