La Royal Ballet and Opera (Rbo) di Londra ha cancellato una tournée prevista per il 2026 in Israele, dove avrebbe dovuto portare una produzione della Tosca di Puccini da mettere in scena all’Israeli Opera di Tel Aviv. La decisione di annullare lo spettacolo è stata presa, afferma un comunicato, dopo accuse di “complicità con il genocidio portato avanti dalle forze armate israeliane a Gaza”. Più di 200 dipendenti della prestigiosa compagnia di danza classica e lirica londinese hanno firmato una lettera di protesta per la collaborazione con Israele.

I firmatari, riporta il Guardian, includono cantanti, ballerini, musicisti e altri membri dello staff dal settore creativo, tecnico e amministrativo della Royal Ballet and Opera. Una quarantina di loro ha firmato la lettera con il proprio nome, il resto ha preferito mantenere l’anonimato per timore di ripercussioni. In particolare, la lettera contesta la cooperazione con l’Opera di Israele per l’allestimento della Turandot. “Un’iniziativa del genere non può essere vista come neutrale”, afferma la lettera. “È un deliberato allineamento, simbolico e materiale, con un governo che sta commettendo crimini contro l’umanità”. Il teatro lirico di Tel Aviv, conclude il testo della protesta, “offre pubblicamente biglietti gratis ai soldati israeliani in riconoscimento del lavoro che svolgono a Gaza”.

I firmatari esprimono inoltre solidarietà a Daniel Perry, una comparsa che durante uno show a Londra il 19 luglio ha esibito una bandiera palestinese.; e criticano Oliver Mears, il direttore del Royal Ballet and Opera, “per avere cercato di strappare la bandiera a Perry davanti al pubblico” e per avere poi dichiarato che la comparsa non lavorerà mai più per il teatro lirico londinese. La lettera ricorda che la compagnia ha organizzato concerti di solidarietà con l’Ucraina dopo l’invasione russa; “In quella occasione abbiamo capito che il silenzio è inaccettabile. Che cosa c’è di diverso nella guerra di Gaza?”