Tumore al pancreas, si tenta la strada della radioterapia interna
Tumore al pancreas: si è concluso uno studio internazionale al San Camillo Forlanini di Roma, ospedale secondo al mondo per arruolamenti con 13 malati. Lo studio, TRIPP-FFX, è una sperimentazione di fase II rivolta a pazienti affetti da carcinoma pancreatico localmente avanzato e non operabile e ha coinvolto 15 ospedali in Europa ed in Australia per un totale di 84 pazienti.
Un dispositivo interno al Fosforo-32
La sperimentazione ha testato per la prima volta l’impianto di un dispositivo, il cui nome è OncoSil, direttamente nel tumore, in associazione al trattamento chemioterapico. Il device, che rilascia micro-particelle radioattive al Fosforo-32, viene impiantato nel pancreas per via endoscopica, quindi senza intervento chirurgico e funziona come una vera e propria “radioterapia interna”. Solo dopo l’impianto, infatti, il dispositivo comincia a emettere radiazioni che danneggiano le cellule tumorali dall’interno. L’obiettivo dello studio è migliorare l’efficacia del trattamento del tumore al pancreas, una delle neoplasie più aggressive e difficili da trattare.
I risultati nei prossimi 12 mesi
Un aspetto particolarmente significativo dello studio è stato l’approccio multidisciplinare adottato, che ha visto il coinvolgimento attivo e coordinato di diverse figure professionali – chirurghi, oncologi, radiologi, medici nucleari, gastroenterologi, fisici sanitari, anatomopatologi, farmacisti e data manager – a conferma della qualità e complessità di una ricerca clinica di alto livello. I risultati sull’efficacia del trattamento saranno disponibili nei prossimi 12 mesi. Nel frattempo, i dati raccolti indicano un’eccellente tollerabilità della procedura, senza complicanze rilevanti per i pazienti.
La ricerca può essere pubblica
“Questo studio dimostra che anche nelle grandi strutture pubbliche si può fare ricerca clinica avanzata, rigorosa e innovativa. Il nostro coinvolgimento nello studio è motivo di grande orgoglio per l’ospedale e per tutto il team. È solo grazie alla competenza e alla sinergia tra professionisti che si possono raggiungere traguardi di questo livello, offrendo nuove speranze ai pazienti affetti da patologie complesse come il tumore del pancreas”, ha commentato Carlo Garufi, Direttore dell’Oncologia Medica del San Camillo Forlanini.
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