Dietro i cappelli l’orrore del mondo. Tramonto di László Nemes è ora in streaming su MYmovies ONE

Nel 2015 un semi sconosciuto regista ungherese firmava un esordio al lungometraggio destinato a conquistare i più prestigiosi riconoscimenti nelle maggiori kermesse cinematografiche dell’anno.

Quel regista era László Nemes – apprezzato autore di cortometraggi – e il film era Il figlio di Saul: racconto intenso e durissimo, portava sullo schermo l’orrore dei campi di sterminio attraverso la storia di un uomo deportato ad Auschwitz intento a garantire una degna sepoltura al figlio.

Premiato agli Oscar, ai Golden Globes, a Cannes, ai BAFTA, ai David di Donatello e ai Critics Choice Award, il lungometraggio si distinse per la scelta di mettere a fuoco lo sguardo del protagonista, lasciando su uno sfondo sfumato la violenza costantemente suggerita dell’ambiente circostante.

Per la sua seconda opera, presentata a Venezia, Nemes decide di utilizzare il medesimo espediente registico per raccontare questa volta il crollo dell’Impero austro-ungarico e l’avvento della Prima guerra mondiale.

Sceglie quindi di girare anche il suo Tramonto su pellicola 35mm e si munisce di camera a mano per seguire senza sosta i passi dell’inquieta protagonista: l’attrice ungherese Juli Jakab nei panni della giovane Irisz Leiter.

Orfana di entrambi i genitori, Irisz fa ritorno a Budapest decisa a ricostruire la storia dimenticata della sua famiglia: per farlo intende partire dall’antica e leggendaria cappelleria che un tempo apparteneva al padre e alla madre.

Da qui ha inizio una storia turbolenta, onirica e misteriosa ambientata fra le mura e le strade di una capitale ungherese decadente, insidiosa e violenta.

Lunghi ed elaborati piani sequenza ci conducono in un caotico vortice di intrighi oscuri ed enigmatici che annunciano il declino di una società in subbuglio.

Quasi come in un videogioco, il regista ci induce a immedesimarci a fondo con la protagonista inquadrandola quasi sempre di spalle, per assorbirne completamente il punto di vista. Attorno a lei bisbigli, rumori, esplosioni, e personaggi ambigui si susseguono freneticamente, mentre il mistero al centro della narrazione sembra sempre più irrisolvibile.

I frammenti dell’identità familiare di Irisz, nascosti negli spazi bui della città, emergono lentamente mentre tutt’intorno gli edifici bruciano, le bombe esplodono, la vita si distrugge.

A impreziosire questo racconto metaforico e impetuoso dell’avvicinarsi sanguinario della guerra mondiale, i costumi firmati da Györgyi Szakács.

MYmovies ONE, il grande cinema d’autore in streaming. Ovunque, quando vuoi.

Aspirante modista figlia di cappellai affermati, Irisiz si muove infatti un universo in cui il copricapo assume un valore simbolico e identitario significativo: un cappello può essere sfoggio di eleganza e ricchezza, eccentricità o aggressività; e può persino consentire di mimetizzarsi in un corpo diverso dal proprio.

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